Stacy Rasgon, analista presso la Bernstein Research, qualche giorno fa ha pubblicato uno studio non troppo ottimista sul futuro di Intel nel settore Mobile, in cui si pone parecchi interrogativi soprattutto riguardo il successo nel mercato dei Tablet.

 

 

Non essendo qui per parlare prettamente di finanza ed investimenti, in quanto esistono altri portatili specializzati, vorrei soffermarmi su un passo di questo studio, il quale mette in luce un interessante novità: “Intel's guidance for 2014 incorporates the financial consequences of scaling the tablets strategy. The company has guided to flattish revenues, and gross margins of ~60%, which include a ~150 bps hit from the tablet subsidies, with a goal to move 40M tablets (up from ~10M in 2013). Now much of the math we have seen along these lines has been somewhat simplistic (e.g. "150 bps of GM on $53B in revenue is ~$800M/year in subsidies). In actuality, the math doesn't work that way (indeed, this simplistic math understates the true magnitude of the costs as we will illustrate in a moment). Rather, "contra-revenues" take away from the top line - in other words, without the contrarevenues, Intel's own revenues would be higher (under the assumption that they would still be able to sell their tablet chips), and gross margins would be consequently higher as a result of the higher revenues. However, working through the math properly yields a somewhat strange result. In fact, accounting for a 150bps hit to gross margins, strictly due to "contra-revenues," would imply over $2B in rebates taken off the 2014 financials (e.g. Intel's revenues would need to be $2B higher, on the same COGS base, to drive gross margins 150 bps higher than guidance). This would imply an average subsidy of over $51 per tablet, MUCH higher than Intel's stated $20 or so, and which on the surface seems absurd”.

Come ben sappiamo, Intel ha intenzione di equipaggiare nel 2014 la bellezza di 40 milioni di tablet, e per far questo la casa di Santa Clara si è detta pronta a coprire le spese di integrazione degli OEM che sceglieranno i SoC Atom. Questo si traduce, per Intel, in una spesa di circa 20$ per tablet, almeno secondo i proclami ufficiali. Secondo Stacy Rasgon, invece, Intel dovrà sborsare almeno 51$ per ogni terminale equipaggiato con SoC Atom, non 20$, e questo può significare due cose: o il budget per l'integrazione è stato sottostimato, ed i SoC Intel non vengono venduti sottocosto (a circa 20$ cadauno), oppure i SoC Atom vengono venduti sottocosto (20$ invece che 50$), e a questa perdita bisogna aggiungere altri 20$ per aiutare gli OEM.

Un'altra cosa interessante da considerare è la superficie del Die dei Soc Bay-Trail, pari a 102 mmq. Confrontandola con i 177 mmq delle CPU Haswell i5/i7 è davvero molto elevata, soprattutto se prendiamo in esame i prezzi di vendita. Il processore i5 Haswell meno costoso, l'i5-4430, ha un prezzo di listino ufficiale pari a 187$. L'Atom Z3740 ha un prezzo di listino ufficiale pari a 34$ (ma in realtà viene venduto a circa 20$ agli OEM). Considerando, teoricamente, che il 100% dei chip prodotti sia pienamente funzionante, produrre un SoC Bay Trail costerebbe ad Intel circa 10-12$ (costo Wafer/numero chip per wafer), a cui vanno comunque aggiunte le spese di Design sostenute, il costo delle maschere, costo dell'elettricità, ecc (per un totale di circa 50$ per SoC, fino al rientro dei costi totali sostenuti per lo sviluppo di Bay Trail, cosa che probabilmente non avverrà mai).

Se i conti di Stacy Rasgon sono giusti, Intel si dovrà svenare, nel vero senso della parola, per equipaggiare i 40 mln di tablet di cui si è parlato.