Qualche settimana fa era stato pubblicato dalla testata Digitimes il rumor riguardo lo stanziamento da parte di Intel di 1 mld di dollari da utilizzare per convincere i produttori a realizzare Tablet con i SoC Atom al posto di quelli ARM. Sembra però che la strategia di Intel non si fermi al semplice supporto pubblicitario, come inizialmente si era supposto.

 

 

Come abbiamo ripetuto diverse volte, il principale difetto dei SoC Atom è la mancata integrazione On-Die di molte funzionalità essenziali presenti invece nei SoC ARM: Radio FM, Modem LTE e/o Wi-Fi, BT, GPS/Glonass e via di questo passo. Un produttore che voglia realizzare un Tablet con un SoC Intel deve acquistare anche dei chip esterni, a volte costosi quanto lo stesso SoC, per implementare queste funzioni ormai essenziali. La strategia di Intel, quindi, sarebbe quella di coprire questi costi accessori. I produttori che utilizzeranno i SoC Atom per i propri Tablet si vedranno rimborsati dalla casa di Santa Clara il costo di questi chip: “Intel will pay tablet makers to cover the additional component costs of using its Bay Trail chips instead of ARM-based processors, and it will also help cover the engineering costs of designing an Intel tablet”.

In questo modo, un Tablet Intel-based non costerà più di un Tablet equipaggiato con SoC ARM. Anzi, forse costerà meno, visto che l'Atom Z3770, modello di punta Intel, viene venduto appena a 17$ per lotti di 1.000 unità (I SoC di punta di Qualcomm hanno cifre comprese tra i 25 e 35 dollari, ma integrano tutto quello che serve). Un esempio di tale strategia la possiamo vedere applicata nel recente smartphone Revoluzion di Geekphone, equipaggiato con SoC Atom.

Questa strategia sembra essere utilizzata anche in altri settori, ad esempio a quello dei sub-notebook, di cui fanno parte i Chromebook. L'Acer C720, il Chromebook più venduto su Amazon.com, costa appena 199$ al privato, eppure è equipaggiato con un SoC Haswell che a listino viene la bellezza di 107$. Il CEO di Intel, Brian Krzanich ha infatti affermato: "the majority of projects we have in 2014 use some level of contra revenue".

Ci apprestiamo a rivivere, quindi, quanto si è già visto nel mercato x86 nella prima metà degli anni 2000, quando Intel “invitava” i produttori di PC a non utilizzare le CPU AMD in cambio di forniture di processori a prezzi stracciati. Questa strategia, con tutta probabilità, sarà applicata per l'intero 2014 e per parte del 2015, almeno fino a quando non sarà disponibile l'Atom SoFIA, il quale integrerà quanto richiesto dai produttori (Modem, BT, GPS, ecc). Ricordiamo che l'Atom SoFIA sarà prodotto da TSMC a 28nm, e che per tale data TSMC avrà già pronti i 16nm FinFET. Evidentemente Intel si è accorta che al pubblico generalista non importa gran che del PP utilizzato per i SoC, e che per fare cassa va bene anche un nodo vecchio ed economico, anche di un concorrente.