Durante i primi di Maggio, circa tre mesi fa, abbiamo avuto la possibilità di provare con mano le Cloud II realizzate da Hyperx, un headset stereo con sistema Surround 7.1 virtualizzato tramite la scheda USB fornita in bundle che ha fatto breccia, ad oltre un anno dal suo debutto, su di un largo numero di appassionati, rimanendone abbastanza soddisfatti.
Si trattava dunque - come avevamo già specificato - di una prova di base dato che da lì a poco il produttore si preparava a commercializzato il nuovo modello, oggetto di questa recensione, così da avere il giusto metodo di confronto per poter giudicare quest'ultimo al meglio.
Spunti di lettura:
Recensione HyperX Cloud II, un discreto headset votato al gaming
Le nuove Clour Revolver, disponibili in volumi dal 9 Maggio (2016), nascono per alzare ulteriormente l'asticella della qualità offerta del produttore, e come vedremo nelle prossime pagine non si tratta di una semplice evoluzione - come avvenuto tra Cloud I & II - ma praticamente di un nuovo modello a tutti gli effetti, caratterizzato da nuove soluzioni di design e progettazione, mantenendo sempre il singolo jack di connessione TRRS che ci permette di sfruttarle su di una vasta scala di prodotti (strizzando l'occhio alle console ed ai dispositivi mobili in genere).
Ricordiamo che HyperX, nato da una costola di Kingston Technologies, è un brand nato appositamente per identificare una particolare serie di prodotti, che siano memorie RAM o SSD, ma anche dispositivi di archiviazione USB, periferiche o headset da gioco.
• al momento è possibile acquistare le cuffie Cloud Revolver di HyperX tramite Amazon al prezzo di 129.99€, ma non sarà difficile trovarle in offerta per circa 100€.
• attualmente risulta inoltre acquistare i precedenti modelli di HyperX, ossia le Cloud II e le originali Cloud, sempre su Amazon ad un prezzo rispettivamente pari di 84.99€ e 67.48€.
Le nuove Cloud Revolver di HyperX sono giunte nei nostri laboratori nella confezione retail, ossia la stessa che chiunque potrà trovare al momento dell'acquisto.
Questa è caratterizzata da una grafica piuttosto accattivante, tramite il classico accostamento dei colori rosso e nero, e dalle modeste dimensioni, sulla quale sono impresse - e spesso sottolineate tramite apposite immagini di dettaglio - le varie specifiche tecniche insieme e features offerte.
Anche per questo headset, la confezione esterna non è altro che una "protezione" per il cofanetto che contiente il prodotto ed i suoi accessori. Difficilmente si trova un prodotto così curato (conosciamo bene le intenzioni del produttore sotto questo aspetto, Nda).
All'interno troveremo, in maniera ben riposta ed ordinata, i seguenti componenti:
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- le cuffie
- il microfono
- una prolunga/sdoppiatore jack da 3,5mm per cuffia/microfono da 2m, con tanto di controller per volume delle cuffie ed interruttore del microfono
- il manuale d'istruzioni
Rispetto al precedente modello, purtroppo, nella confezione delle Cloud Revolver non viene integrato alcun accessorio supplementare come apprezzato per le Cloud II, le quali ricordiamo vengono vendute con un secondo paio di cuscinetti ed una custodia in bundle.
Come avrete potuto inoltre notare, manca la "scheda audio" USB che ha caratterizzato le Cloud II con la quale era possibile attivare l'effetto surround 7.1 tramite la semplice pressione di un tasto.
Maggiori informazioni sulle cuffie Cloud Revolver di HyperX sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.
Feature a confronto tra tutti i modelli realizzati da HyperX:
Come già anticipato dalla prefazione della recensione, questo headset rappresenta un netto cambio di rotta per quanto concerne il design e la progettazione dei due "principali" precedenti modelli.
Le Cloud Revolver si presentano con un design decisamente più accattivante rispetto alle originali Cloud I & II, le quali risultavano invece quasi di "classe", ammiccando l'occhio ai videogiocatori - com'è giusto che sia - ma al contempo mantenendo - come il produttore ci ha già abituato - una qualità costruttiva davvero ottima.
Ancora una volta le dimensioni sono superiori alla media, come si conviene ad una cuffia di tipo Over-Ear(che ricopre totalmente l'orecchio, poggiandosi all'esterno del padiglione), ma nonostante tutto, grazie ai materiali utilizzati, il peso è pari ad appena 360g e 376g con microfono collegato (pesano mediamente 50g in più delle precedenti nonostante alla vista possano risultare più leggere, ma nel complesso resta un ottimo risultato per un prodotto del genere).
Il colore predominante è il nero nelle sue diverse sfumature, considerando anche l'alluminio della struttura, accompagnato da alcuni dettagli in rosso (come ad esempio alcune cuciture).
L'arco di connessione tra i padiglioni ha un design piuttosto "nuovo", che abbiamo appunto citato come "riferimento" nella nostra precedente prova dell'headset SA-928 realizzato da Sades.
Questo offre 2 aste metalliche dalla superficie semplice, flessibili al punto giusto, mentre il cuscinetto che solitamente è ancorato a questo si trova completamente staccato dalla struttura.
Ma come fa ad adattarsi alle varie teste, essendo sprovvisto di regolazioni? Semplice, al suo interno vi è un materiale elastico che gli permette di estendersi quanto basta, una volta indossato l'headset, per offrire un comfort davvero degno di nota.
Sull'arco di connessione troviamo un cuscinetto rivestito con materiale in simil pelle, il cui interno non offre più una spugna in memory-foam bensì un altro materiale (non meglio specificato) comunque ottimo al tatto, ricoperto nella parte superiore in materiale simil pelle dove capeggia il logo del produttore; la giunzione tra questi si distingue per la cucitura con filo di colore rosso come precedentemente citato.
I padiglioni, dalla forma circolare, sono ancorati alla struttura nella parte centrale posteriore, quasi come vi fosse un perno al posto del classico ancoraggio laterale, in modo tale da poter essere ruotati - senza esagerare - secondo un singolo asse, aumentando sensibilmente il comfort complessivo.
Nella parte esterna della struttura che li assicura è possibile notare una sorta di design con particolari in colore rosso che ricordano una sorta di "reattore", ove capeggia nuovamente il logo del produttore, e come ancora una volta possiamo osservare in bella vista i cavi di connessione tra i padiglioni ed il microfono.
Se a prima vista queste soluzioni possono farvi immaginare una comodità d'uso senza eguali beh, non possiamo che darvene la conferma: sembra quasi come non averle in testa, nonostante peso e dimensioni.
Nelle Cloud Revolver non cambia "solo" l'arco di connessione, con relativa banda elastica, ed il sistema di ancoraggio dei padiglioni, bensì anche il microfono.
Questo è caratterizzato nuovamente da un'asta removibile lunga circa 10cm - quanto basta per posizionarlo vicino alla bocca - ma differisce dal precedente grazie ad un design totalmente diverso ed accattivante (il precedente era spesso giusto quanto un cavo abbastanza "protetto", qui appare evidente una sorta di "struttura" che conferisce già a vista maggior solidità), oltre per la snodabilità sensibilmente ridotta.
Per collegarlo, basta inserirlo nell'apposito foro presente sul padiglione sinistro - ove questa volta non è presente alcun tappo - nel verso corretto (impossibile sbagliare!).
Ed ecco come appare il microfono una volta collegato alle cuffie. Come già evidenziato precedentemente, questo appare nel complesso senz'altro più accattivante rispetto al precedente (il quale però conferiva un design più "serio" grazie alla classica spugnetta removibile).
Tramite gli scatti allegati qui di seguito, possiamo analizzare in maniera più dettagliata la "prolunga" lunga circa 2m che non solo sdoppia il sengale proveniente dal singolo jack TRRS principale da 3,5mm proveniente dall'headset, il cui cavo è lungo circa 1m, ma permette inoltre la regolazione del volume e la disattivazione/attivazione del microfono (ma non del suo volume di registrazione).
Concludiamo l'approfondimento sulle nuove Cloud Revolver tornando ai padiglioni; questi, come avrete potuto notare, presentano nuovamente una forma che ricorda molto da vicino un ellissoide.
Il materiale utilizzato per la bombatura dei cuscinetti ha una superficie in pelle sintetica ed offre il giusto appoggio - né troppo duro né troppo soffice - sull'orecchio, grazie alla tecnologia memory foam; questa presenta, come detto in precedenza, un profilo che ricopre perfettamente la superficie dell'orecchio, minimizzando i fastidi dovuti ad un uso prolungato.
Il loro lato minore risulta lungo circa 9mm circa mentre quello maggiore è pari a quasi 11cm (dunque, un tantino più grandi del modello precedente).
A dispetto dei modelli precedenti, cambia totalmente anche il sistema di ancoraggio delle bombature.
Se prima per rimuoverle bisognava estrarle delicatamente e per inserirle bisognava far scorrere l'orlo interno facendolo passare tramite l'apposita scanalatura, in questo nuovo modello basta semplicemente applicare un tantino di forza - quanto basta, senza esagerare - per rimuoverli o re-inserirli in posizione grazie all'utilizzo di appositi dentini di ritenzione.
Una volta rimossi, possiamo notare come la superficie del sistema di riproduzione sia orientato al fine di risultare quanto più possibile "parallelo" all'orecchio dell'ascoltatore (un dettaglio da non sottovalutare dato il target di prezzo di questo prodotto, per quanto comunque non "stravolgente") indirizzando così al meglio il flusso audio.
Per testare al meglio il sample fornito in prova da HyperX ci siamo serviti della classica configurazione di fascia Alta da noi utilizzata per le recensioni dei videogame.
Ricordiamo che questa è composta dalla motherboard ASUS Maximus VIII Hero, sulla quale trovano posto la potente CPU Intel Core i5-6600K (operante in overclock a 4.5GHz) coadiuvata da n.2 moduli RAM DDR4 G.Skill TridentZ da 8GB (3200MHz CL16), una temporanea GPU AMD HD 7950, nella variante Windforce 3X di Gigabyte, ed infine un SSD SanDisk Extreme Pro da 480GB.
Spunti di lettura:
G.Skill TridentZ DDR4 16GB (2*8GB) @3200MHz CL16, le RAM perfette per Skylake?
[UPDATE] SanDisk Extreme Pro da 240GB e 480GB, SSD di fascia alta a prezzi di saldo
Sistema di prova | |
Fascia ALTA |
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Processore |
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Dissipatore |
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Memoria RAM | |
Scheda Madre |
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dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD R9 290X 4GBD5 Sapphire (Reference) 1000-5000MHz (boost-memory) Arctic Accelero Hybrid III 140 + Reference |
Driver |
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SSD |
SanDisk Extreme Pro 480GB |
HDD |
WD Blue 1TB 3.5" - 7200rpm/64MB |
Alimentatore |
EVGA Supernova 750W 80+ bronze |
Case |
Bitfenix Pandora ATX |
OS |
Windows 10 PRO x64 |
Periferiche |
XBox One Controller |
Monitor |
LG 29UM57 29" - 2560*1080p |
• come già apprezzato per le Cloud II, anche nelle nuove Revolver possiamo osservare una discreta cura per l'assemblaggio all'interno dei padiglioni; questi, date le differenti soluzioni di design e progettazione, risultano complessivamente meno "spessi" rispetto al modello precedente.
Al fine di testare al meglio le Cloud Revolver, ricordiamo dotate di un driver al neodimio di nuova generazione dal diametro di 50mm, ci siamo affidati alla soluzione audio integrata SupremeFX della nostra motherboard la quale, pur non raggiungendo la qualità di soluzioni dedicate e di fascia alta, rende sicuramente giustizia a tale headset rispetto alle classiche schede audio integrate.
Come già fatto per le precedenti Cloud II di Hyperx, anche le Revolver in nostro possesso sono state messe sotto torchio per oltre una settimana.
Ricordiamo inoltre che, al pari delle Cloud I & II, anche le nuove Revolver arrivano - ovviamente - sprovviste di un software di controllo data la connessione via jack da 3,5mm, a meno che non si agisca sull'eventuale software di riproduzione o sulla scheda audio dedicata.
Ecco cosa ne pensiamo:
DESIGN: questo prodotto risulta senza dubbio un cambio di rotta in termini di design, e si avvicina sensibilmente a quanto richiesto dai videogiocatori; nonostante tutto viene mantenuta una certa classe, senza sprofondare nel baratro della "tamarreide" che caratterizza i classici prodotti dedicati al "gaming".
QUALITA' COSTRUTTIVA: HyperX ha già dimostrato di cavarsela bene con prodotti di questo genere, ricordiamo che entrambe le versioni delle Cloud hanno raccolto un discreto successo e discreti volumi di vendita (tutt'ora osservabili). Il metallo utilizzato per l'arco di connessione offre una rigidità che rassicura l'utente sin dalla prima presa, nonostante possa sembrare il contrario dato il suo limitato spessore, e le plastiche utilizzate (oltre agli ottimi riverstimenti in materiale simil pelle) distinguono come si può immaginare questo prodotto dai consueti concorrenti "a basso costo" venduti però a prezzi decisamente elevati.
COMFORT: Data l'ottima esperienza con il precedente modello, le mie aspettative erano senz'altro alte in termini di comfort d'uso e sono contento di confermare come queste non siano state affatto deluse, anzi. Nonostante il peso, queste cuffie risultano, grazie al design di tipo Over-Ear ed al rinnovato sistema utilizzato per l'arco di connessione tra i padiglioni che si adatta automaticamente alla testa dell'utente (senza dimenticare l'ottima qualità del materiale utilizzato per la bombature e l'orientabilità dei padiglion), davvero comode da usare, anche per svariate ore, senza procurare alcun dolore; allo stesso tempo sono capaci di offrire un ottimo isolamento dall'esterno.
QUALITA' DEL MICROFONO: davvero buona la qualità del microfono, anch'essa un tantino migliorata rispetto al modello precedente, probabilmente una delle migliori per chi necessita di una soluzione per giocare online con gli amici - conversando tramite Teamspeak e software simili - senza dover ricorrere all'utilizzo di soluzioni più avanzate; pochi i rumori di fondo registrati, molto pulita la nostra voce per chi ci ascolta.
QUALITA' DEL SUONO: prima di esprimere un nostro parere su questo punto, tenendo in considerazione quanto dichiarato dalla casa madre, abbiamo effettuato diverse prove d'ascolto. Il risultato, dopo diverse conversazioni su Skype e sessioni di gioco su svariati titoli (senza dimenticare la riproduzione della solita playlist di brani e film ad alta qualità), non lascia dubbi.
I toni bassi ci sono e non deludono, anzi, risultano un tantino più netti e potenti oltre che puliti (senza esagerare naturalmente), così come la resa dei toni medi - che hanno abbastanza corposità - ed anche quella dei toni alti, sopratutto nei videogame di tipo FPS ove serve una certa precisione per ascoltare i passi dei nemici oppure nelle tracce del genere Rock, anch'essi un po migliorati; il risultato complessivo ci restituisce l'impressione di ascoltare i contenuti con una migliore precisione.
Nonostante il driver al neodimio utilizzato da questo modello abbia un diametro minore rispetto al precedente (50mm vs 53) possiamo notare come le "prestazioni complessive" siano un tantino migliorate, così come il volume massimo che comunque già prima non deludeva affatto.
L'equalizzazione di base delle cuffie risulta ancora una volta "mediata" per qualsiasi tipo di utilizzo, che sia ascolto musicale oppure intrattenimento tramite videogame; sono ovviamente assenti qualsivoglia rumore di fondo o fruscii.
Nel caso in cui abbiate a disposizione una scheda audio dedicata discreta, potrete invece regolarle al meglio secondo i vostri canoni dato che queste sembrano prestarsi bene alle varie e diverse regolazioni; il loro comportamento è stato lineare anche a seconda della diversa potenza di pre-amplificazione utilizzata, anche laddove si cerca una potenza sonora maggiore.
Per concludere, possiamo senz'altro constatare come il produttore non abbia fatto un semplice salto di qualità, se si prende in relazione l'evoluzione tra i primi due modelli sino ad arrivare poi all'attualità, ma forse anche qualcosina in più.
Le nuove Cloud Revolver suonano davvero bene, anche meglio delle Cloud II, e riescono ad offrire un comfort d'uso senza eguali che da solo giustifica, a mio parere, la differenza di circa 35€ rispetto al precedente modello (prendendo in considerazione lo street-price di entrambi), senza considerare l'aspetto più accattivante e la sua rinnovata versatilità grazie al singolo jack TRRS da 3,5mm che permette di utilizzarle su più dispositivi, anche mobili.
L'unica cosa che ci ha "deluso" è stata la mancanza di accessori forniti in bundle, come i padiglioni di ricambio o la custodia ove riporle (entrambi presenti nella confezione delle Cloud II), dato comunque il prezzo di vendita ed il target di questo prodotto.
Si ringrazia come sempre HyperX per il sample gentilmente offerto.