Durante il periodo di prova ho utilizzato il controller Wireless di Aukey, sia da solo sia in compagnia di amici, giocando a vari videogame, tra cui maggiormente Fifa 17, GTA V e Rocket League, e le impressioni che ne sono derivate sono piuttosto chiare.
Come abbiamo già visto non esiste un software di gestione, perciò bisogna affidarsi a Windows per la calibrazione ed al tasto fisico HOME caratterizzato dal logo del produttore per il settaggio delle modalità di input, tramite une breve pressione prolungata. La modalità in uso è descritta in base a quale LED, dei quattro presenti, è acceso:
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- modalità Android - il funzionamento è stato verificato connettendo il Dongle Wireless NANO tramite cavo OTG al mio LG G Flex 2 con Android 6.0;
- modalità PC XINPUT - quella che andranno tutti ad utilizzare, dato che mostra il prodotto all'OS come fosse un controller della XBox 360 e ne massimizza la compatibilità con tutti i giochi;
- modalità tradizionale - indicata per i titoli più anziani;
- modalità Playstation 3 - che per forza di cose non ho potuto testare (join to the #GLORIOUSPCMASTERRACE).
Il controller va automaticamente in stand-by dopo 5 minuti di inutilizzo, mentre per spegnerlo basterà tenere premuto a lungo il tasto HOME; nel caso di scarsa autonomia residua, il quarto LED inizierà a lampeggiare per avvisarci.
Il feedback non è affatto male, e ci mancherebbe dato che sembra di aver tra le mani un controller della XBoX, ed il peso molto ridotto ci fa quasi dimenticare che lo stiamo utilizzando da ore; l'intensità della vibrazione è discreta, e risulta ben distribuita. L'unica cosa che non mi ha fatto particolarmente emozionare è stato il feedback offerto dalla croce direzionale, la quale per fortuna nei titoli più recenti viene relegata esclusivamente a funzioni secondarie.
L'autonomia può arrivare tranquillamente a coprire un periodo tra le 5h e le 10h (purtroppo non abbiamo un dato dichiarato dal produttore da confrontare), e naturalmente tutto ciò dipende dall'intensità della vibrazione e dal tipo di videogame utilizzato, se "frenetico" o meno.
I tempi di ricarica sono relativamente brevi, sopratutto se si utilizza una porta USB alimentata (vedi hub di terze parti o caricabatteria di ultima generazione).
Ma come si comportano gli stick ed i trigger analogici, aspetto fondamentale per ogni controller?
Durante le nostre prove abbiamo rilevato quanto segue:
- STICK ANALOGICI - vi è una zona morta che va dal centro al 15% circa del raggio d'azione e dal 75% circa in poi, ergo l'utente ha a disposizione solo tale range per l'input.
- TRIGGER ANALOGICI - vi è una zona morta che va dallo 0% al 30% circa del raggio d'azione e dal 90% circa in poi, la cui curva di funzionamento pare piuttosto lineare, ergo l'utente ha a disposizione solo tale range per l'input.
Per farvi comprendere al meglio quanto cerco di spiegare poco sopra ho pensato di realizzare un'apposita immagine, prendendo spunto da un modello 3D del controller di Microsoft. Giudicate voi stessi:
Alla luce di tutto ciò, ove le ottime qualità sopperiscono ai piccoli difetti, siamo convinti che si tratta probabilmente della migliore soluzione per rapporto qualità/prezzo attualmente disponibile sul mercato, sopratutto se le zone morte sopra indicate non saranno per voi rilevanti.
Naturalmente si intende nel caso in cui il controller venga generalmente utilizzato da un pubblico piuttosto ampio, attento al prezzo degli accessori per il gioco ed in cerca di prodotti completi e funzionali, quindi senza la necessità di una massima precisione e la necessità di acquistare pile o batterie ricaricabili di terze parti (il sottoscritto ci tiene sempre a sottolineare che, oltre un certo livello, i titoli di guida necessitano di un'accoppiata volante+pedaliera e gli FPS o simili, invece, di un'accoppiata mouse+tastiera).
Si ringrazia Aukey Italia per il sample gentilmente offerto.