La Blackwidow TE Chroma V2 con switch Yellow in prova è l'unica, considerate le altre varianti dotate di switch Green o Brown, attualmente disponibile con il layout Italiano.
L'aspetto ricorda molto da vicino la Blackwidow Ultimate 2016, recensita a Febbraio dello scorso anno, rispetto alla quale sembra essere solo una versione rimpicciolita. Le dimensioni complessive sono pari a 366*154*39mm. Questo dimostra che non solo risulta più corta rispetto al modello sopra citato, ma anche più stretta.
A differenza dell'ultima tastiera del produttore testata che vantava un piano completamente in metallo, stiamo parlando della magnifica Blackwidow X Chroma, questo prodotto vanta uno chassis in plastica rigida di colore nero matto, che non trattiene le impronte.
Questa volta manca, giustamente, quel tocco di "follia" rappresentato dallo base che ospita i tasti di colore verde, ora per forza di cose bianco, che non avrebbe offerto il giusto riflesso ai LED RGB presenti al fianco di ogni switch.
La qualità costruttiva è davvero buona, come ci saremo giustamente aspettati conoscendo Razer, un dato sottolineato soprattutto dal peso complessivo del prodotto che risulta pari a ben 950g, non proprio pochi per una TKL.
Come si può immaginare, su questa tastiera non è presente alcun tasto "macro" o multimediale. Al posto di questi, si è nuovamente optato per assegnare le funzioni multimediali e di controllo (attivazione modalità gioco, registrazione macro on-the-go, aumentare/diminuire la retro-illuminazione dei tasti, sospensione del sistema) alla serie di tasti "Funzione", attivabili premento contemporaneamente a questi il tasto "FN".
Assente invece il classico ed utile pannello LED che indica le funzioni attive, presente in altri modelli TKL del produttore, come la più costosa Blackwidow X TE Chroma, tra le frecce direzionali ed il blocco di tasti superiore.
I tasti hanno dimensioni nella norma, e presentano i font dei caratteri non tamarri (Al contrario di quelli visti sulla Blackwidow Ultimate 2016). Fatto salvo il tasto FN e la barra spaziatrice, ogni tasto ha il proprio LED di retro-illuminazione e, di conseguenza, le lettere/caratteri risultano trasparenti per far trapassare la luce prodotta, così da rendere perfettamente utilizzabile la tastiera anche al buio (Segue approfondimento alle prossime pagine).
Il retro della tastiera, chiaramente ereditato dalla Blackwidow Ultimate 2016, risulta piuttosto pulito ed ordinato. Qui appaiono solo i piedini di rialzo, i gommini d'appoggio e l'adesivo con le certificazioni.
I piedini, gommati anch'essi, rialzano la tastiera di circa 2cm ma, per quanto osservato dal sottoscritto, verranno difficilmente utilizzati. Il motivo di questa "impressione" è da attribuire al profilo stesso della tastiera, che risulta già rialzato in sé, raggiungendo l'angolazione delle più comuni tastiere in commercio con piedini aperti.
La qualità dei gommini è davvero buona. Durante l'utilizzo, su qualsiasi superficie, perfino in presenza di un tappetino, sarà difficile "smuoverla" anche durante sessioni di gioco concitato (Anche grazie al peso non indifferente della tastiera).
Infine, uno sguardo al cavo di connessione. Questo, come indicato chiaramente dalle foto, risulta rimovibile, una manna dal cielo per chi pretende una disposizione ordinata sulla scrivania, posizionando i cavi senza avere la tastiera tra i piedi.
Il cavo offre, oltre allo scambio dei dati, l'alimentazione per i numerosi LED presenti a bordo. Possiamo notare, dando uno sguardo allo sticker contenente le certificazioni ed i numeri di serie, che il consumo di questo modello (5V - 400mA) è giustamente inferiore, seppur non di molto, rispetto ai modelli di dimensioni standard.