Il controller Wolverine di Razer è caratterizzato da un design piuttosto simile a quello di Microsoft, ma rispetto a questo possiamo notare delle linee un tantino più spigolose.
L'intera scocca è realizzata in ABS di colore nero, la cui finitura ricorda molto da vicino la medesima "trama" vista sulle tastiere del produttore, accompagnata da dettagli, come i tasti R/L ed il pannello superiore con incastonato il logo XBoX, caratterizzati da una superficie nera lucida, abbastanza "predisposta" a trannere le impronte.
Le dimensioni complessive sono pari a 15,5 x 10,6 x 6,1 cm, mentre il peso ammonta a 256g; "a mano" pesa meno del controller per XBox One - senza batterie - da noi posseduto.
Le linee spigolose, rispetto ai controller di Microsoft, si notano soprattutto sul layout frontale, dove capeggia in alto il simbolo XBox che sovrasta il logo di Razer (Entrambi sprovvisti di retro-illuminazione), tra i quali possiamo notare la sezione dove avrà sfogo la retro-illuminazione LED RGB.
I tasti della croce direzionale - caratterizzati da indicatori dal colore verde acido - risultano separati in superficie, sebbene all'interno siano in realtà collegati al medesimo pad, mentre le levette analogiche in gomma presentano una finitura liscia sui bordi, ed una sorta di croce concava con un pallino al centro nella parte superiore.
I tasti X/Y/A/B hanno i caratteri stampati a colori sulla superficie e, come già anticipato, vantano i particolari switch Mecha-Tactile.
Sul bordo inferiore troviamo infine il jack TRRS, sprovvisto di ulteriori connettori che lasciano intendere l'incompatibilità con gli accessori per i controller di Microsoft, ed intravediamo i tasti aggiuntivi M3/M4.
Sul retro del controller possiamo osservare, in questa variante, i tasti M3/M4 programmabili, le superfici realizzate in gomma con trama antiscivolo, e due "interruttori".
Questi due sono i tanto chiaccherati "trigger-stop", ossia il sistema che - nel caso in cui sia attivato - trasforma i due grilletti LT/RT in due semplici tasti, che funzionano dunque in modalità ON/OFF.
Tale funzione è ottima nei titoli - ad esempio gli FPS oppure i picchiaduro - dove non ci sono veicoli da guidare, in cui il funzionamento in modalità "asse" risulta scomodo (Oltre che controproducente, dato che utilizzandoli in questo modo si rischia di usurare maggiormente - e di conseguenza danneggiare - il sistema).
Sempre sul retro del controller troviamo lo sticker che indica, oltre alle varie certificazioni del prodotto ed il numero di serie, il suo fabbisogno energetico, pari a 5V/400mA.
Tramite le seguenti immagini di dettaglio possiamo notare il profilo adottato da Razer per la sezione dedicata alle impugnature, assente sui controller di Microsoft che risultano "uniformi" in tale zona.
Superficie antiscivolo a parte, è possibile apprezzare lo "scalino" che distacca il dito medio dall'anulare e dal mignolo, assicurando una migliore presa sul controller durante le fasi più concitate.
Di seguito possiamo invece osservare il sistema di collegamento al computer, logicamente posizionato sul profilo superiore del controllere il quale mostra, tra i tasti M1/M2 programmabili ed il logo del produttore, l'ingresso microUSB.
Questo vanta un particolare sistema di ritenzione, che rende possibile "l'accesso" al solo cavetto USB fornito in bundle, al fine di evitare scollegamenti indesiderati nelle fasi di gioco più concitate.