Al pari di altre periferiche, che abbiamo già analizzato in passato, anche per i controller da gioco vi è un'ampia scelta in base alle proprie disponibilità economiche.
Sebbene nell'attuale panorama videoludico spicchino due categorie ben distine di utenti, dove la prima si accontenta della soluzione più economica - ed allo stesso scadente - mentre la seconda tende a fidarsi esclusivamente delle soluzioni derivate dalle console (ossia i controller di XBox, più diffusi tra i giocatori su PC Windows, e PlayStation), ne esiste una terza, non meno importante.
Il discreto numero di vendite registrato dall'Elite Controller di Microsoft, ricordiamo una versione agli steroidi del modello standard della XBox One, ha chiaramente dimostrato che una "ristretta" cerchia di utenti è disposta a spendere di più, anche laddove la cifra di base sia quasi triplicata, al fine di poter giovare di un prodotto qualitativamente superiore.
Spunti di lettura:
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Razer, azienda ben nota ai videogiocatori, ha realizzato due prodotti che mirano a concorrere con la punta di diamante di Microsoft, denominati Wolverine Ultimate e Wolverine Tournament Edition.
Entrambe vantano degli inserti in gomma antiscivolo, nella zona dedicata alle impugnature sul retro, tasti X/Y/A/B di tipo Mecha-Tactile, retro-illuminazione LED RGB Chroma e jack da 3,5mm per cuffie di tipo TRRS.
La connessione, sia su computer sia su XBox, avviene esclusivamente tramite cavo USB, fornito in bundle. Di seguito le differenze sostanziali tra i due modelli:
- La variante Ultimate è la diretta concorrente dell'Elite Controller. Questa offre 2 pulsanti multi-funzione e 4 grilletti rimappabili, D-Pad e Stick intercambiabili (forniti in bundle) e Quick Control Panel, il tutto da conservare all'interno di una caratteristica custodia per il trasporto;
- La variante Tournament Edition, terminologia generalmente utilizzata da Razer per indicare la versione "light" di un determinato prodotto, perde due grilletti rimappabili, oltre alla possibilità di intecambiare le varie componenti e tutto il resto.
In questo articolo andremo ad analizzare dunque la versione "light" di questo Wolverine di Razer, il cui prezzo - in merito al quale discuteremo in seguito - è pari a 139.99€.
Il controller Razer Wolverine TE è arrivato nei nostri laboratori all'interno della confezione retail, quella che chiunque può trovare al momento dell'acquisto, caratterizzata da uno sfondo di colore nero e dettagli in risalto grazie al tipico colore verde che identifica i prodotti Razer.
All'interno troveremo, in maniera ben riposta ed ordinata, i seguenti componenti:
- naturalmente, il controller;
- cavo di connessione USB-miniUSB;
- la manualistica;
- un set di 2 adesivi con il tipico logo del produttore.
Maggiori informazioni sono disponibile sul sito ufficiale del produttore, a questa pagina. Di seguito le specifiche tecniche:
Il controller Wolverine di Razer è caratterizzato da un design piuttosto simile a quello di Microsoft, ma rispetto a questo possiamo notare delle linee un tantino più spigolose.
L'intera scocca è realizzata in ABS di colore nero, la cui finitura ricorda molto da vicino la medesima "trama" vista sulle tastiere del produttore, accompagnata da dettagli, come i tasti R/L ed il pannello superiore con incastonato il logo XBoX, caratterizzati da una superficie nera lucida, abbastanza "predisposta" a trannere le impronte.
Le dimensioni complessive sono pari a 15,5 x 10,6 x 6,1 cm, mentre il peso ammonta a 256g; "a mano" pesa meno del controller per XBox One - senza batterie - da noi posseduto.
Le linee spigolose, rispetto ai controller di Microsoft, si notano soprattutto sul layout frontale, dove capeggia in alto il simbolo XBox che sovrasta il logo di Razer (Entrambi sprovvisti di retro-illuminazione), tra i quali possiamo notare la sezione dove avrà sfogo la retro-illuminazione LED RGB.
I tasti della croce direzionale - caratterizzati da indicatori dal colore verde acido - risultano separati in superficie, sebbene all'interno siano in realtà collegati al medesimo pad, mentre le levette analogiche in gomma presentano una finitura liscia sui bordi, ed una sorta di croce concava con un pallino al centro nella parte superiore.
I tasti X/Y/A/B hanno i caratteri stampati a colori sulla superficie e, come già anticipato, vantano i particolari switch Mecha-Tactile.
Sul bordo inferiore troviamo infine il jack TRRS, sprovvisto di ulteriori connettori che lasciano intendere l'incompatibilità con gli accessori per i controller di Microsoft, ed intravediamo i tasti aggiuntivi M3/M4.
Sul retro del controller possiamo osservare, in questa variante, i tasti M3/M4 programmabili, le superfici realizzate in gomma con trama antiscivolo, e due "interruttori".
Questi due sono i tanto chiaccherati "trigger-stop", ossia il sistema che - nel caso in cui sia attivato - trasforma i due grilletti LT/RT in due semplici tasti, che funzionano dunque in modalità ON/OFF.
Tale funzione è ottima nei titoli - ad esempio gli FPS oppure i picchiaduro - dove non ci sono veicoli da guidare, in cui il funzionamento in modalità "asse" risulta scomodo (Oltre che controproducente, dato che utilizzandoli in questo modo si rischia di usurare maggiormente - e di conseguenza danneggiare - il sistema).
Sempre sul retro del controller troviamo lo sticker che indica, oltre alle varie certificazioni del prodotto ed il numero di serie, il suo fabbisogno energetico, pari a 5V/400mA.
Tramite le seguenti immagini di dettaglio possiamo notare il profilo adottato da Razer per la sezione dedicata alle impugnature, assente sui controller di Microsoft che risultano "uniformi" in tale zona.
Superficie antiscivolo a parte, è possibile apprezzare lo "scalino" che distacca il dito medio dall'anulare e dal mignolo, assicurando una migliore presa sul controller durante le fasi più concitate.
Di seguito possiamo invece osservare il sistema di collegamento al computer, logicamente posizionato sul profilo superiore del controllere il quale mostra, tra i tasti M1/M2 programmabili ed il logo del produttore, l'ingresso microUSB.
Questo vanta un particolare sistema di ritenzione, che rende possibile "l'accesso" al solo cavetto USB fornito in bundle, al fine di evitare scollegamenti indesiderati nelle fasi di gioco più concitate.
Li abbiamo menzionati così tante volte nelle precedenti righe, ci stiamo riferendo ai controller di Microsoft, che non poteva mancare un confronto diretto, vero?
Eccovi dunque il Razer Wolverine posto al fianco del controller standard proveniente dalla XBox One, ed il fratello d'Elite.
Tramite le seguenti immagini di dettaglio potrete notare le piccole, ma allo stesso tempo importanti, differenze tra i controller sopracitati.
Come già detto l'aspetto generale non cambia eccessivamente, salvo le linee più spigolose rispetto al layout dei controller di Microsoft che conosciamo bene.
Passando sul retro, confrontando il Wolverine con l'Elite Controller, appare subito evidente la differenza tra i rivestimenti in gomma (Più "morbida" sul prodotto di Microsoft, di quel tipo che a lungo potrebbe sembrare appiccicoso, ed assente nella variante standard) e sopratutto il profilo.
Il controller Elite, come la variante standard, offre un'impugnatura "lunga e continua" mentre il Wolverine, come già evidenziato, offre quello "scalino" che rende più salda la presa. Rispetto a quest'ultimo si possono inoltre notare il differente posizionamento dei tasti aggiuntivi, ed il posizionamento dei "trigger-stop".
Non è un prodotto Razer senza retro-illuminazione LED RGB, vero?! :P
Al pari degli altri prodotti dell'azienda, anche il Wolverine - in entrambe le varianti - vanta una zona retro-illuminata a LED.
Questa è compatibile con il noto sistema Razer Chroma, il quale anche su tale controller è capace di riprodurre tutto lo spettro dei colori, sia in maniera statica sia secondo vari effetti.
È possibile settare i diversi effetti di retro-illuminazione tramite l'applicativo "Razer Synapse for XBox", del quale potrete consultare una rapida anteprima qui sopra, che analizzeremo nella prossima pagina.
Di seguito, invece, alleghiamo una immagine animata che mostra il sistema in funzione, con la tastiera Razer BlackWidow TE Chroma V2 sullo sfondo:
• clicca sull'immagine per visualizzare l'animazione, laddove questa non venga eseguita in automatico.
La gestione avanzata dei nuovi controller Wolverine di Razer avviene tramite l'applicativo Razer Synapse, scaricabile gratuitamente dal Microsoft Store e disponibile anche per gli utenti che possegono le console XBox One, già visto precedentemente per i settaggi della retro-illuminazione LED RGB.
Tramite questa potremo gestire la forza dei motori di vibrazione, assegnare le funzioni dei tasti principali su quelli aggiuntivi, attivare le funzioni "Agile" e "Focus", gestire appunto il sistema Chroma ed infine salvare il tutto in base a quanti profili vorremo, gestibili e rinominabili a nostro piacimento.
Ma a cosa servono precisamente le sopracitate funzioni "Agile" e "Focus"?
Una volta attivate e settate a proprio piacimento, queste due funzioni vanno ad agire in tempo reale, laddove vengano utilizzati insieme al tasto dedicato per attivare tale funzione, sulla sensibilità degli stick analogici.
La prima può risultare utile nel momento in cui, ad esempio, serve girare rapidamente la visuale in un titolo FPS, mentre la seconda è perfetta nel momento in cui, dovendo magari prendere la mira per colpire un determinato bersaglio, serve una maggiore sensibilità e precisione.
Ho utilizzato il controller Wolverine TE per circa due settimane, in maniera abbastanza intensa, confrontandolo con entrambe le proposte di Microsoft, ossia il controller della XBox One - il quale non può nemmeno lontanamente competere con il prodotto di Razer, e ci sta dato il divario di prezzo - e la variante Elite, sua diretta concorrente.
All'atto pratico le differenze si notano subito, eccome. Per prima cosa è importante notare la migliore presa offerta dal profilo posteriore delle impugnature, il più intelligente posizionamento dei "trigger-stop" (Avvantaggiati dall'assenza di una eventuale batteria che ne avrebbe impedito il posizionamento) ed un migliore feedback - diciamo più sicuro e diretto - offerto dai tasti L1/R1 (Sui controller di Microsoft il contatto con l'interruttore avviene in maniera meno diretta rispetto alla pressione effettuata).
Oltre a questo non possiamo che tessere le lodi dei tasti X/Y/A/B dotati degli switch MechaTactile dei quali, grazie alla combinazione di un tocco morbido della membrana unito al feedback di uno switch meccanico, non riesco più a fare a meno. La retro-illuminazione Chroma dà un valore aggiunto al tutto, ed i tasti aggiuntivi M3/M4 sono una manna dal cielo nel momento in cui sono rimappati a dovere (Fare i tornanti in giochi tipo Monster Enegy Supercross, impostandovi ad esempio la frizione ed il freno posteriore, diventa praticamente uno spasso), senza dimenticare le utili funzioni Agile e Focus.
A questo punto, una volta "digerita" l'assenza della connessione wireless, la domanda nasce spontanea: "ha senso acquistare un controller Wolverine di Razer al posto dell'Elite controller di Microsoft?". La risposta è "Si, senz'altro" ma, devo metterci una riserva.
L'unico problema che affligge i controller Wolverine di Razer è il prezzo di vendita in Italia, pari a 139,99€ per la versione Tournament Edition (119,99$ negli USA) e 169.99€ per la versione Ultimate (159,99$ negli USA), se messo a confronto i 149.99€ necessari per acquistare il concorrente Elite di Microsoft.
Se da un lato possiamo giustificare la differenza di prezzo per la versione Ultimate del Wolverine (Il quale ricordiamo che vanta ulteriori due tasti programmabili, Stick intercambiabili - forniti in bundle - e Quick Control Panel, il tutto da conservare all'interno di una caratteristica custodia per il trasporto) non crediamo che i soli 10€ di differenza tra l'Elite controller ed il Wolverine TE possano spingere gli utenti ad acquistare quest'ultimo in quanto, seppure ottimo, stando al listino per l'estero dovrebbe costare un tantino in meno (129,99€ nel nostro paese, seguendo lo stesso divario utilizzato all'estero).
Si ringrazia come sempre Razer per il sample gentilmente offerto.