La linea di CoolerMaster Octane, come già detto, richiama quella di Devastator, kit similare venduto a sole 30 euro.
Quest'ultimo era già parecchio attraente, tanto che in Octane si è dovuto estremizzare qualche elemento per cercare un risultato esteticamente distinguibile: ad esempio il logo del prodotto, ricavato in una placca non removibile posizionata proprio sotto la barra spaziatrice, che fa la sua figura e caratterizza l'insieme.
Lungo il lato inferiore sono stati inseriti motivi "Stealth Fighter" con pura funzione estetica, che contribuiscono ad enfatizzare l'immagine di prodotto moderno e robusto.
Octane offre un set di tasti per comandare alcune funzionalità del sistema operativo. Nella foto che segue abbiamo una vista sui controlli Media Player...
...e, a seguire, quelli per il volume. Manca un tasto per il silenziamento dell'audio. Presente il controllo della luminosità della tastiera su tre livelli a mezzo di tasti ibridi.
I due tasti ibridi posizionati sotto F9 ed F10 servono per pilotare le funzioni di illuminazione pulsante, con vari livelli di frequenza.
Il tasto FN serve per attivare le funzioni secondarie dei tasti ibridi; quello al suo fianco (con i due asterischi) serve per accendere e spegnere la retroilluminazione, oltre che variarne il colore.
I tre led di funzionamento sono posizionati sopra al tastierino numerico.
La barra spaziatrice sembra essere uscita pari pari da "Top Gun", noto film degli anni '80. Lo stile sui generis è per sole questioni estetiche, e non per facilitare la vita a chi preme la barra spaziatrice col pollice o con l'indice destro (il tasto ha un dislivello tra un lato e l'altro piuttosto contenuto e, durante la digitazione, lo si preme sia con la mano destra che con la sinistra indifferentemente). Quel che attira l'attenzione è la pressione: di una certa consistenza, ha la battuta morbida, quasi ammortizzata.
Il motivo a rombi domina il fondo.
I piedini antiscivolo mordono il piano di lavoro, e sono coadiuvati da rialzi in plastica che rendono più comoda la battitura.
