Le vulnerabilità Meltdown, Spectre e Foreshadow hanno provocato grande scontento tra gli utilizzatori delle CPU Intel, in quanto si è dovuti correre al riparo con numerose patch software, nuovi firmware e nuovi BIOS. Questo ha provocato un rallentamento delle prestazioni di queste CPU, particolarmente nell'utilizzo Server (Cloud in primis, a causa dei cali prestazionali nei task di I/O). La velocità delle CPU, in ambito casalingo e prosumer, è stata intaccata in maniera lieve ... almeno fino ad oggi.
Con l'avvento delle vulnerabilità MDS, infatti, le cose potrebbero cambiare (A meno che non si riescano a realizzare patch correttive "meno pesanti"). Puget System ha recentemente testato una CPU Intel Core i9-9900K, su Windows 10 aggiornato con le ultime patch, utilizzando alcuni software spesso sfruttanti anche dall'utenza prosumer nell'ambito della grafica 3D: Pix4D, Metashape e RealityCapture.
Come evidenziato dai test, in questo caso la CPU non perde prestazioni nel solo ambito dell'I/O Storage, ma anche nelle prestazioni velocistiche pure. Si arriva a punte dell'11% con Metashape! L'articolo conclude: "A single patch, to address a couple of CPU vulnerabilities, caused Intel's Core i9 9900K processor to take 2 to 11% longer to process image sets in these photogrammetry applications".
Si fa inoltre menzione ad una nuova serie di test più approfonditi, in uscita nei prossimi giorni. Siamo sinceramente curiosi di capire fin dove si spingono queste perdite prestazionali, anche con software più famosi, come ad esempio Photoshop, Cinema 4D o Sony Vegas.