Esattamente un mese dopo il lancio della Radeon HD 7990 "Malta", da parte di AMD, Nvidia ha deciso di presentare la prima scheda video della famiglia GeForce GTX 700. Come da prassi il debutto della nuova serie è affidato al modello top di gamma a singola GPU, che in questo caso prende il nome di GeForce GTX 780.
Con l'architettura Maxwell a 20nm ancora lontana, il cui esordio non è previsto prima della metà del prossimo anno, la casa di Santa Clara ha deciso di affidarsi ancora alla generazione di GPU Kepler a 28nm praticando quello che possiamo definire un refresh dell'attuale gamma. Senza tanti sforzi Nvidia può adesso assemblare una line-up completa di schede grafiche, anticipando di diversi mesi la rivale AMD e mettendo quest'ultima sotto pressione (ricordiamo che - secondo le dichiarazione ufficiali - AMD ha deciso di attendere la fine dell'anno per presentare la nuova serie di GPU desktop).
La GeForce GTX 780 nasce da una costola della GeForce GTX Titan, montando una versione depotenziata del poderoso chip GK110 - chip sviluppato da Nvidia per l'ambiente professionale delle soluzioni Tesla e prestato al mondo del gaming per assecondare le richieste dei videogiocatori più esigenti in virtù della sua enorme potenza d'elaborazione e della capacità di adattarsi alle diverse tecniche di programmazione nei videogiochi.
Prima di analizzare nel dettaglio le unità interne al chip GK110 che sono stata disabilitate per ottenere la GTX 780 occorre fare una doverosa precisazione: la GTX 780 deriva sì dalla GTX Titan ma nella finestra di collocazione creata da Nvidia ha un ruolo diverso. Titan è una scheda fuori serie, nel senso che non appartiene nè alla serie GTX 600 nè alla GTX 700, dispone di features uniche che la rendono l'anello di congiunzione tra le schede video gaming e quelle professionali ed è l'unica scheda veramente pronta a sfruttare le risoluzione 4K dei prossimi giochi next-gen. Per tutti questi motivi è venduta ad un prezzo spropositato, tanto da essere la soluzione a singola GPU più costosa mai commercializzata da Nvidia. La GTX 780 invece è stata creata per essere una GeForce a tutti gli effetti. Spogliata completamente delle funzionalità "professionali", punta esclusivamente al settore gaming e grazie a qualche compromesso (uno su tutti è il dimezzamento della VRAM) può essere venduta ad un prezzo più interessante (se paragonato a quello della GTX Titan).
La GPU GK110 nelle versione "full" - che Nvidia non commercializza ancora, cioè con i suoi 7,1 Miliardi di transistor tutti funzionanti - dispone di 15 moduli SMX (Streaming Multiprocessor) per un totale di 2880 CUDA Core e 240 TMU che trovano posto in un enorme die di 551mm^2 . Nel GK110-400 della GTX Titan è stato disabilitato solo un modulo SMX, il numero di CUDA Core è quindi sceso a 2688 e quello delle TMUs a 224. Nel GK110-300 che equipaggia la GTX 780 i moduli SMX disabilitati sono 3, in pratica è stato disattivato un intero GPC (Graphics Processing Cluster), per un totale di 2304 CC funzionanti e 192 TMUs. La cosa interessante è che Nvidia non ha modificato il back-end del chip GK110-300 rispetto al GK110-400, lasciando intatte le 48 ROPs e il bus a 384 bit.
(clicca sui pulsanti per vedere le varie declinazioni del chip GK110)
Frequenze alla mano il GK110-300 è spinto ad un +25MHz rispetto al GK110-400, sia come base clock che come boost clock, ma questi sono valori che non colmano la disparità dovuta alle unità disabilitate.
A parte la nuova declinazione del core GK110, cosa differenzia la GTX 780 dalla GTX Titan? Come accennato in precedenza la differenza tecnica più evidente è in chiave GPU Computing e riguarda la potenza di calcolo a doppia precisione (FP64). Sulla GTX Titan abbiamo 1/3 delle prestazioni con calcoli a FP64 rispetto a quelle FP32, mentre sulla GTX 780 il rapporto torna a 1/24, tipico di tutte le GeForce gaming. Questo significa che a fronte di solo un 10% in meno di unità funzionali, che sulla carta si traduce in divario prestazionale teorico sempre del 10%, la GTX 780 non può essere minimamente paragonata a Titan per quanto riguarda applicazioni che esulano dall'ambiente prettamente gaming.
L'altra disuguaglianza riguarda il quantitativo di memoria RAM disponibile. La GTX Titan offre 6GB di memoria GDDR5 mentre la GTX 780 ne presenta solo 3. Ora questo non è un problema per i videogiochi attuali, anche quando si utilizzano configurazioni a tre monitor, ma potrebbe essere una limitazione per la generazione di giochi futura che supporterà nativamente la risoluzione 4K.
Tuttavia il fattore che contribuisce a separare maggiormente la GeForce GTX Titan dalla GTX 780 riguarda il prezzo: da 999 Euro si scende a 649 Euro. Riprendendo la percentuale di prima possiamo dire che per un 10% in meno di prestazioni in game Nvidia vi fa risparmiare ben il 35% sul prezzo di commercializzazione. Decisamente un buon rapporto per chi con la scheda video ci gioca soltanto. Rapporto che però si assottiglia se consideriamo le vere due ammiraglie dell'attuale generazione di schede video, ossia le dual-GPU GTX 690 e HD 7990, che sono decisamente più potenti della GTX Titan e che vengono vendute allo stesso prezzo.
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Nvidia GeForce GTX 680 | Nvidia GeForce GTX 780 | Nvidia GeForce GTX Titan |
Asic GPU | GK104-400 | GK110-300 | GK110-400 |
CUDA Core / TMUs / ROPs | 1536 / 128 / 32 | 2304 / 192 / 48 | 2688 / 224 / 48 |
Base Clock | 1006 MHz | 863 MHz | 837 MHz |
Boost Clock | 1058 MHz | 902 MHz | 876 MHz |
Quantitativo e tipo di memorie | 2 GB GDDR5 | 3 GB GDDR5 | 6 GB GDDR5 |
Frequenza memorie | 6008 MHz | 6008 MHz | 6008 MHz |
Interfaccia memorie | 256 bit | 384 bit | 384 bit |
TDP | 195 W | 250 W | 250 W |
Alimentazione supplementare | 6 + 6 pin | 6 + 8 pin | 6 + 8 pin |
Raffreddamento | ventola radiale + heatsink | ventola radiale + heatsink | ventola radiale + heatsink |
Uscide video |
2 x DVI |
2 x DVI |
2 x DVI |
Prezzo | 449 Euro | 649 Euro | 999 Euro |
La scheda
La GeForce GTX 780 utilizza lo stesso sistema di raffreddamento e lo stesso PCB della GTX Titan. L'ingombro è sempre di due slot per una lunghezza di 267 mm ed un'altezza di 111mm.
Sono solo due le differenze che si notano esteticamente: la scritta 'GTX 780' al posto di 'Titan', stampata sempre sulla parte anteriore del convogliatore, e l'assenza dei 12 chip di memoria video GDDR5 aggiuntivi sulla parte posteriore del PCB (ricordiamo che la GTX Titan dispone di 6GB di VRAM mentre la GTX 780 di "soli" 3GB).
Di lato spicca il logo GeForce GTX. Vedremo in seguito come, al pari della GTX Titan, anche qui la scritta è retroilluminata a LED e la sua intensità può essere regolata manualmente oppure in automatico tramite un piccolo programmino messo appunto da EVGA. Sulla destra troviamo i due connettori aggiuntivi PCIe AUX in configurazione 6 pin + 8 pin, mentre a sinistra i due attacchi a pettine SLI per realizzare configurazioni multi-GPU fino a tre schede 3-way (al contrario della GTX Titan, la GTX 780 non supporta ufficialmente la configurazione 4-way).
Una ventola a turbina con sistema di rotazione anti-vibrazione soffia aria fresca direttamente tra le alette di dissipazione del generoso radiatore (visibile grazie alla finestra trasparente in plexi). L'aria calda viene direttamente espulsa fuori dal case perchè incanalata dal convogliatore che sovrasta tutto il sistema di raffreddamento, questo è un vantaggio rispetto alle soluzioni dotate di una o più ventole assiali.
L'assemblaggio esterno è impeccabile.
Il PCB è marchiato Nvidia ma la sua realizzazione fisica, compresa tutte le saldature SMD, è affidata a Pegatron (sussidiaria di Asus che già produce tutte le GTX Titan che Nvidia passa direttamente ai propri partner).
Il circuito stampato è una soluzione semi-custom derivata dalle schede con GPU GK110 utilizzate in ambito server (Tesla). I 12 chip di VRAM sono disposti in maniera simmetrica sui lati liberi intorno al core, suddivisi in tre gruppi da quattro. La sezione di alimentazione è affidata ad un circuito con 6 fasi dedicate alla GPU e 2 alle memorie video, pilotate dall'integrato NCP4206 posizionato su di un mini-PCB secondario.
La GPU non è protetta dall'IHS (Integrated Heat Spreader) ma è circondata da una semplice cornice metallica.
La griglia per lo sfogo dell'aria calda è affiancata da due connettori DVI, un connettore HDMI e un connettore Display Port. Come tutte le GeForce GTX di nuova generazione, anche la GTX 780 consente di pilotare più di 2 monitor contemporaneamente, supportando configurazioni fino ad un massimo di 4 display, in abbinamento alle tecnologie Surround e 3D Vision Surround.
LED Controller
Prima di parlare delle nuove feature introdotte da Nvidia con la GTX 780 vi mostriamo, come promesso, il funzionamento del sistema d'illuminazione a LED del logo GeForce GTX grazie ad un video girato sulla nostra postazione secondaria. L'intensità e la regolazione può essere gestita via software tramite il tool LED Controller v1.1.0.0 che EVGA ha sviluppato per la GTX Titan ma che funziona bene su tutte le GTX 780 munite di dissipatore reference. L'utility permette di aumentare/diminuire la luminosità manualmente e di sincronizzarla in automatico in base al carico applico alla GPU, ai freme elaborati e alla frequenza di clock in real-time, oppure di attivare la modalità "lampeggiamento" (LED Breathing) settando l'intervallo di pulsazione desiderato in millisecondi.
GeForce Experience
GeForce Experience (GFE) è un programma sviluppato da Nvidia per ottimizzare la grafica dei giochi sui PC. GFE è in grado di consigliare le migliori impostazioni grafiche dei giochi sulla base alle diverse configurazione hardware degli utenti. NVIDIA esegue nei propri laboratori diverse prove sui giochi usando varie combinazioni di GPU, CPU e risoluzioni dei monitor, poi archivia i dati ricavati nel cloud Nvidia. GFE si collega al cloud e scarica le impostazioni di gioco ottimizzate per lo specifico PC dell'utente. Inoltre, GFE avvisa automaticamente gli utenti della presenza di nuovi driver GeForce e provvede a scaricarli. NVIDIA migliora costantemente i propri driver: aggiungendo sempre nuovi profili, funzionalità e risolvendo problemi o bug.
Abbiamo provato ad utilizzare quest'applicazione con la GTX 780.
Una interessante funzionalità che Nvidia renderà disponibile durante il mese corrente prende il nome di Shadowplay. Si tratta di un tool, integrato nel software GFE, che permette di eseguire una registrazione automatica della propria sessione di gioco, sino ad un massimo di 20 minuti, così che questa possa venir utilizzata in un secondo tempo per poter essere rivista o caricata su un servizio di streaming video. Alla base di Shadowplay l'utilizzo del video encoder H.264 integrato nelle schede della famiglia Kepler, grazie al quale l'acquisizione del video può venir fatta senza generare un carico di lavoro addizionale.
GPU Boost 2.0
La GTX 780 è la seconda scheda video di Nvidia ad usufruire della nuova evoluzione della tecnologia di overclock dinamico GPU Boost introdotta lo scorso anno con la GTX 680. Ricordiamo GPU Boost è un sistema DVFS che migliora le prestazioni della scheda, nel momento in cui le condizioni di funzionamento lo permettono, andando ad aumentare in automatico la frequenza del chip grafico.
Sulla GTX 680 i parametri rilevati dal GPU Boost sono quelli di consumo, temperatura e carico ma di questi solo uno è il fattore principale che determina l'operazione di auto-overclock: il consumo. Nel caso ideale, fissato un limite alla potenza assorbita, la scheda tende a lavorare sempre al massimo del TDP e non incrementa ulteriormente il clock anche quando sussistono le condizioni e ci sono le risorse per farlo. Con il GPU Boost 2.0 della GTX 780/Titan il ruolo da protagonista del power target è sostituito dalla temperatura.
Se la scheda non supera un determinato valore di temperatura (80°C nel caso specifico) la frequenza di funzionamento continua a salire e può esser accompagnata da un piccolo overvolt per raggiungere una maggiore stabilità. Ovviamente il punto di TDP massimo c'è sempre ma in questo caso è meno trasparente, calcolato sempre ai margini del power draw. Questa nuova implementazione consente, qualora si utilizzi un sistema di raffreddamento a liquido, di ottenere un boost prestazionale decisamente interessate.
GPU Boost 2.0 è accompagnato da una nuova funzione che adesso consente di modificare direttamente la tensione di alimentazione della GPU. Si tratta di un'opzione software disabilitata di default (da Nvidia) e abilitata/disabilitata via vBIOS (dai partner AIB) che consente di superare il range di auto-overvolt del sistema.
Nonostate queste migliorie, restano ancora valide le considerazioni che abbiamo fatto in passato sul sistema GPU Boost che continua ad essere un metodo indeterministico perchè non offre la possibilità di valutare il prodotto in maniera continua e isolata dal cotesto di funzionamento. Si tratta comunque di una funzione molto efficiente in quanto permette di sfruttare tutte le risorse a disposizione per far raggiungere alla scheda nuovi livelli di performance.
Specifiche tecniche e funzionamento a default
La scheda vista dal pannello driver Nvidia:
GPU-Z:
Nella tabella seguente abbiamo indicato le frequenze di clock di GPU e memorie video e le tensioni di alimentazione GPU in modalità Desktop 2D e Load 3D.
Frequenze e tensioni (Nvidia GeForce GTX 780) |
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Freq. GPU (MHz) |
Freq. Memorie (MHz) |
Tensione GPU (V) |
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Desktop 2D | 324 | 648 | 0,885 |
Load 3D | 863~1006 | 6008 | 1,162 |
Monitor di tutti i parametri di funzionamento effettuato con il tool EVGA Precision X.
Di seguito un video che mostra come a default al raggiungimento della soglia degli 80°C la tecnologia GPU tagli la frequenza di clock della GPU:
Piattaforma e metodologia di test
I test sulle schede grafiche sono eseguiti applicando scrupolosamente sempre le stesse condizioni di prova al fine di garantire una perfetta comparabilità degli stessi e la ripetibilità, quale requisito essenziale di qualunque test. Nella pratica scegliamo le sequenze che meglio si adattano alle nostre condizioni di prova, preferendo i titoli che contengono al loro interno un sistema di benchmark grazie al quale è facile escludere eventuali errori umani nelle misurazioni.
I test sono ripetuti per tre volte e nel momento in cui la varianza fra un risultato e l'altro dovesse risultare troppo elevata, il test viene ulteriormente ripetuto fino a scartare le cause che hanno determinato il risultato non conforme. Il sistema utilizzato include solo i componenti strettamente necessari mentre il sistema operativo è installato di fresco ed i software sono limitati ai giochi utilizzati per le prove con i rispettivi tool di benchmark.
La configurazione di prova include i seguenti componenti:
Sistema di prova |
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Scheda madre | Intel DX79 LGA 2011 |
Processore | Intel Core i7-3960X @4.2GHz |
Memorie | 8GB DDR3 @1600MHz |
Hard disk | Hitachi 500GB SATA2 |
Alimentatore | Enermax MaxRevo 1350W |
Sistema operativo | Windows 7 Ultimate 64-bit |
La scheda montata e pronta per i test:
I driver utilizzati per testare la scheda sono i GeForceR320.18 WHQL. I test sono stati eseguiti alla risoluzione di 2048x1536 pixels con e senza filtri Anti-Aliasing. In aggiunta sono stati effettuati alcuni test alla risoluzione di 5760x1080 su configurazione multi-monitor.
Alien vs. Predator
Alien vs. Predator: la versione originale progettata per console Atari subisce una profonda rivisitazione per essere adattata a sistemi DirectX 11, API delle quali sfrutta in particolare effetti SSAO (Screen Space Ambient Occlusion), di ombre dinamiche e di smooting delle curve dell´alieno.
Battlefield 3
FPS bellico basato sull'engine Frostbite 2.0 di DICE. Il motore grafico è completamente compatibile con le DirectX 11 e gestisce in tempo reale: radiosity, rendering differito, sistema di collisioni Destruction 3.0 e animazioni ANT. Battlefield 3 mostra tutto quello che un sistema hardware moderno è in grado di fare grazie ad una qualità delle scene davvero impareggiabile. Per le nostre prove abbiamo utilizzato una sequenza fissa ed il tool di registrazione del framerate FRAPS.
Bioshock Infinite
Sparatutto in prima persona sviluppato da Irrational Games e pubblicato da 2K Games. Il gioco sfrutta una versione modificata dell' Unreal Engine 3 con supporto alle DirectX 11 ed implementa effetti avanzati di post-processing, ombre dinamiche, raggi di luce ed occlusione ambientale.
Dirt Showdown
Episodio arcade della serie di giochi di guida DiRT di Codemasters. Showdown è basato sull'EGO Engine 2.0, lo stesso di DiRT 3, compatibile con DirectX 11 ed arricchito con i nuovi effetti di Advanced Lighting, Global Illumination, Contact Hardening Shadows e High Definition Ambient Occlusion.
Far Cry 3
Terzo episodio della saga di sparatutto in prima persona targata Ubisoft. Il gioco è basato su motore grafico Dunia Engine 2 in DirectX 11 e supporta la fisica tramite Havok.
Hitman Absolution
Quinto episodio della saga di videogiochi action/stelth che hanno come protagonista l'agente 47.Hitman: Absolution sfrutta il nuovo motore grafico Glacier 2 che, nella versione PC, supporta le DirectX 11 di Microsoft con gli effetti grafici avanzati di Global illumination, Bokeh e Tesselation, insieme alle tecnologie multi-monitor Eyefinity e stereoscopiche HD3D di AMD (il gioco fa parte del piano "AMD Gaming Evolved").
Just Cause 2
Action in terza persona con elementi da gioco di guida di tipo free roaming sviluppato da Avalanche Studios e pubblicato da Eidos Interactive. Basata sull' Avalanche Engine 2.0 il gioco sfrutta il rendering DirectX 10.
Max Payne 3
Terzo capitolo del'action/shooter in terza persona con "Bullet-Time" sviluppato da Rockstar sulla base della serie Remedy. Il gioco sfrutta una versione modificata del RAGE engine con l'aggiunta del supporto alle DirectX 11 e alle funzionalità 3D stereoscopico.
Metro 2033
Sparatutto in prima persona con ambientazione post-apocalittica sviluppato da 4A Games e pubblicato da THQ. Il gioco supporta appieno tutte le feature DirectX 11, come tessellation e DirectCompute, e per questo richiede molte risorse hardware.
Shogun 2
Strategico in tempo reale sviluppato da The Creative Assembly e pubblicato da SEGA. Il motore grafico è stato aggiornato con la patch 2.0 alle DirectX 11 ed offre effetti avanzati di tesseletion, anti-aliasing ed ombre dinamiche.
Sleeping Dogs
Gioco d'azione free roaming sviluppato da United Front Games e pubblicato da Square Enix. La versione PC supporta le DirectX 11 ed è stata aggiornata con le texture in alta definizione mediante apposito DLC.
Sniper Elite V2
Tactical shooter sviluppato da Rebellion Developments e basato sull'engine Asura con supporto DirectX 11. Il gioco implementa funzioni avanzate di Supersampling, DirectCompute Accelerated Antialiasing e DirectCompute Accelerated Post Processing.
The Witcher 2 Enhanced Edition
Gioco di ruolo di CD Projekt che sfrutta il motore proprietario Red Engine. Nonostante il supporto limitato alle DirectX 9 è uno dei titoli con la migliore grafica in circolazione, merito soprattutto dell'elevatissimo dettaglio poligonale e della massiccia presenza di effetti di post-processing.
Tomb Raider
Reboot di una delle serie più famose della storia dei videogiochi. Il nuovo Tomb Raider è basato su una versione modificata del Crystal Engine e su PC supporta le DirectX 11, la Tessellation e la tecnologia TressFX. Querst'ultima consente di renderizzare dettagliatamente i capelli di Lara Croft e gestisce la simulazione dei loro movimenti in maniera realistica.
Saliamo di risoluzione: 5760x1080 (triple-monitor)
Abbiamo provato la scheda anche su un sistema multi-monitor assemblato con 3 monitor da 1080p.
Negli ultimi due grafici mancano i risultati con la Radeon HD 7990 e le GeForce GTX 670 in SLI perchè quando abbiamo aggiunto questi test la HD 7990 e la seconda GTX 670 non erano disponibili nel nostro laboratorio.
Benchmark sintetici DX11
3DMark - Fire Strike (preset: Performance)
Test in ambiente DirectX 11 dell'ultima versione del popolare benchmark 3DMark di Futuremark dedicata GPU di fascia alta. Fire Strike propone pesanti effetti di post processing, tessellation, simulazione del fumo in base alla fluidodinamica, profondità di campo ed illuminazione dinamica-volumetrica.
Unigine Valley (preset: Extreme HD)
Dai creatore di Heaven un nuovo benchmark 3D basato sul'ultima revisione del motore grafico proprietario Unigine, utile per l'analisi prestazionale delle schede video con API DirectX 11 in abbinamento alla tecnica di tessellation.
3DMark11
Benchmark sintetico sviluppato da Futuremark per testare le potenzialità di rendering 3D delle moderne GPU di AMD e nVidia compatibili con le DirectX11. Il test supporta l´illuminazione volumetrica, la tessellation, la profondità di campo e gli effetti di post processing, oltre alla simulazione della fisica.
Extreme Preset
Performance Preset
Unigine Heaven 3.0
Ultima versione del benchmark 3D "Heaven" basato sull´omonimo motore grafico proprietario Unigine in grado di sfruttare le API DirectX 11. Nelle nostre prove abbiamo cercato di evidenziare le differenze prestazionali con i seguenti settaggi della Tessellation: Normal ed Extreme.
Tessellation: Extreme
Tessellation: Normal
Temperature
Le temperature della GPU sono state rilevate tramite il tool GPU-Z cercando di far rimanere quelle ambientali costantemente sui 21°C.
Consumi
I consumi si riferiscono all'intero sistema.
Rumorosità:
Overclock
Per la prova di overclock ci siamo affidati all'ultima versione del tool PrecisionX di EVGA disponibile a questo indirizzo.
Abbiamo portato l'offset della GPU a +150MHz e quello delle Mem a +500MHz, settando al massimo consentito il Power Target. Senza toccare la tensione di alimentazione abbiamo creato un profilo ad hoc per la curva della ventola in modo da scongiurare l'intervento del GPU Boost 2.0 a causa della temperatura (nel nostro caso la priorità è stata data al Power Target).
Di seguito lo screen di GPU-Z che segnala le nuove frequenze impostate (notare che il valore di Boost è salito a 1052 MHz)
Gli incrementi registrati variano dal 12,3% al 12,9% a seconda dei test. L'impressione è che la scheda possa spingere ancora ma sia frenata dal limitato margine sul Power Target consentito.
Conclusioni
La GTX 780 è la prima scheda video ad inaugurare la nuova serie 700 delle GeForce di Nvidia. Con questa soluzione il produttore californiano ha giocato sul velluto potendo contare su un chip grafico di una categoria che la rivale non ha e che per il momento non può permettersi.
Certo la GPU GK110 è ancora difficile da produrre, tant'é che per massimizzare la resa viene proposta solo in versioni "depotenziate" - sia sulle Tesla che sulle GeForce - ma è comunque impressionante notare come a parità di processo produttivo (28nm) Nvidia sia stata in grado di realizzare un chip così grande e complesso.
La GTX 780 si rivela la scheda a singola GPU più veloce mai provata sulla nostra postazione di test e dispone di uno dei migliori sistemi di raffreddamento con ventola a turbina in circolazione. Per trovare qualcosa di simile in termini di efficienza di dissipazione e silenziosità, restando in ambito delle soluzioni con ventola radiale, dobbiamo rivolgerci alle proposte custom series Classified di EVGA (come la GTX 580 Classified o la GTX 680 Classified) le quali oltre ad essere più ingombranti montano una ventola dal diametro maggiore.
In aggiunta: la colorazione, il sistema d'illuminazione a LED, le viti a brugola in bella vista, la finestra trasparente e l'uso massiccio di parti in alluminio rendono la GTX 780/Titan esteticamente molto accattivante.
Il nuovo sistema di raffreddamento è studiato per funzionare in simbiosi con la tecnologia GPU Boost 2.0. L'aver aggiunto la temperatura come parametro di controllo diretto consente a Nvidia di tenere a bada la rumorosità, disegnando una curva di salita RPM/Temp più dolce e azzerando le fastidiose "accelerate" della ventola. Ovviamente quando si overclocca o si va a modificare tale curva con un profilo custom la rumorosità è destinata a salire, ma siamo sempre su livelli che non fanno rimpiangere il non utilizzo di una o più ventole assiali.
Quello che sorprende della GTX 780 non sono tanto le performance complessive, che come abbiamo detto non hanno paragoni con le precedenti serie, ma la facilità con le quali sono state raggiunte. La sensazione è che la scheda possa dare molto di più e che Nvidia l'abbia volutamente limitata per avere a disposizione un terzo modello, addirittura superiore alla GTX Titan, magari da presentare all'inizio del prossimo anno dopo il lancio delle nuova serie Radeon di AMD (serie prevista per la fine del 2013). Dalla nostra comparativa abbiamo tenuto fuori proprio la GTX Titan perchè - come spiegato nell'introduzione - si tratta una scheda fuori serie con caratteristiche uniche che la GTX 780 e tutte le altre GeForce GTX 600/700 non hanno (come l'elevata potenza di calcolo in DP ed i 6GB di VRAM) venduta un prezzo esorbitante che potrebbe avere un senso sogli per gli appassionati di gaming che si dilettano con le applicazioni professionali di GPU Computing.
La GTX 780 è una scheda solo da gaming per questo può contare su un prezzo più "conveniente". Nvidia richiede comunque 649 Euro, anche se sul nostro mercato già la si trova a meno, una cifra vantaggiosa rispetto ai 999 Euro della GTX Titan che però non la rende molto appetitosa agli occhi dei vidiogiocatori attenti al rapporto prezzo/prestazioni in quanto non giustifica il divario con le schede di fascia inferiore GTX 670/680 o le HD 7970/GHz Edition, per non parlare della recente introduzione a 399 Euro della GTX 770 sempre di Nvidia.
Da sottolineare che i 3GB di VRAM non sono un problema nemmeno quando si gioca alla risoluzione di 5760 x 1080 pixels su una postazione triple-monitor. In realtà nelle nostre prove ad altissima risoluzione non abbiamo mai forzato l'applicazione di filtri troppo pesanti, cercando di preferire un setting sì elevato (dettagli sempre al massimo) ma in grado di garantire una certa fluidità, nell'unico caso in cui l'abbiamo fatto - spingendoci a 8x con il filtro MSAA in Hitman Absolution 5760 x 1080 - la GTX 780 ha addirittura superato le due GTX 670 in SLI (che in quella circostanza pagano i soli 2 GB di VRAM a disposizione).
In attessa di una risposta da parte di AMD possiamo dire che la GTX 780 è la migliore soluzione per gli utenti che non hanno problemi di budget e che sono interessati solo ai videogiochi.