Con l’arrivo di Transmeta e delle sue CPU Crusoe, all’inizio degli anni 2000, si è cominciato a porre particolare enfasi sul fattore consumi tra gli utenti PC, ed oggi vediamo infatti come nella scelta della CPU o della scheda video spesso si effettui la propria scelta su questa caratteristica.
In larga parte il tema dei consumi diventa sempre più spesso un ritornello della campagna marketing della casa di turno, in quel momento detentrice della soluzione più parsimoniosa, ma non per questo più veloce: l’utenza si fa abbindolare ed ecco che compra un prodotto meno performante, e magari più costoso, solo per risparmiare 5 o 10 euro l’anno di elettricità.
L’utenza, quindi, in un certo qual modo risulta attenta all’aspetto consumi quando si acquistano determinati componenti, ma altrettanto non fa quando acquista le periferiche che vanno a completare la propria piattaforma informatica casalinga. Pensiamo ai router, alle stampanti, agli scanner, al NAS e via discorrendo.
Quanto ci costa tenere perennemente accese, seppure in stand-by, queste periferiche? Risultano una spesa effettivamente risibile, oppure in certi casi è meglio spegnerle quando non si utilizzano?
Con questo articolo vogliamo proprio porre l’accento su questo argomento. Vediamo cosa ne è venuto fuori.
Per la realizzazione di questo articolo si rigranziano:
- AVM per averci fornito il FRITZ!Box 3272 e il FRITZ!Powerline 546E
- Buffalo per averci fornito il NAS LinkStation LS421DE
- Shuttle per averci fornito il XPC Cube Barebone SZ170R8
- OCZ per averci fornito l'SSD ARC100