Secondo quanto riporta una nostra fonte interna, sembra che Intel stia incontrando nuovi problemi con il nodo a 14nm 3D-Gate. Atteso per la metà del 2014, Broadwell è stato poi posticipato alla fine del medesimo anno solo nella versione con moltiplicatore sbloccato (Broadwell-K), ed appositamente per questa CPU sono stati commercializzati i chipset Z97 e H97. Ad oggi, di Broadwell-K, non si è ancora visto nulla.
Il problema, secondo quanto ci è stato riportato, riguarda il consumo: le richieste energetiche delle CPU Broadwell-K crescono eccessivamente all'aumentare della frequenza, in quanto si richiedono delle tensioni di funzionamento superiori a quelle utilizzate con il nodo a 22nm 3D-Gate (Haswell e Haswell Refresh). Una situazione simile è stato possibile riscontrarla con il passaggio dai 32nm planari (Sandy Bridge) ai 22nm FinFET (Ivy Bridge) di Intel: “The 22nm Ivy Bridge significantly improves on static (leakage) power over 32nm Sandy Bridge, but only shows small reductions in dynamic power. Ivy Bridge also requires higher voltage increases for the same frequency increase, leading to more difficult overclocking but power savings at lower (standard) speeds” (Fonte).
Sempre la medesima fonte ci comunica che le rese produttive sono in generale più che buone, ma solo un numero limitato di esemplari è in grado di operare a frequenze elevate con delle tensioni di funzionamento accettabili. Nato per gli utenti enthusiast, Broadwell-K al momento sembrerebbe incapace di offrire un'esperienza d'uso almeno pari a quella delle CPU Devil's Canyon.
A questo punto dobbiamo domandarci: Intel commercializzerà comunque Broadwell-K, anche in numero ridotto, oppure cancellerà definitivamente Broadwell in versione Desktop (forse facendo arrabbiare i possessori delle schede Z97)?