Tahiti PRO è semplicemente una versione depotenziata di Tahiti XT (la GPU delle Radeon HD 7970). Escludendo il numero di Stream Processor ridotto e la frequenza di clock abbassata i due chip sono identici: tecnologia a 28 nanometri, 4.31 miliardi di transistor e nuova architettura GCN con organizzazione 1D.
Diagramma a blocchi della GPU Tahiti PRO
AMD ha disabilitato 4 CU (Compute Unit) abbassando il numero a 28, per un totale di 1792 Stream Processors, con 112 TMUs, 8 Render Bach-ends (32 ROPs). Il memory controller di tipo GDDR5 è composto sempre da 6 unità 2CH da 64-bit ciascuna, con un'interfaccia complessiva ampia 384-bit.
GCN: motore geometrico
Nel front-end troviamo due distinti Geometry Engine inizializzati da un singolo Command Processor. All'interno dei due Geometry Engine è presente un nuovo Tesselator, definito di nona generazione. Tahiti, pur implementato un approccio ai calcoli geometrici simile a Cayman, risulta più performante grazie al maggior quantitativo di cache L2 ed a varie ottimizzazioni sull'off-chip buffering e sul Vertex Assembler. In particolare nelle operazioni di hard-tessellation il nuovo chip distacca sensibilmente quello della generazione precedente.
Il numero di ROPs è invariato rispetto a Cayman, con un'organizzazione a 8 gruppi da 4, ma ora queste possono lavorare in maniera più veloce ed essere sfruttate al meglio grazie alla maggiore banda passante verso le memorie, messa a disposizione dai due moduli 2CH aggiuntivi.
GCN: ROPs
Passando alla parte terminale notiamo che la cache L2, condivisa tra le CU, è stata complessivamente raddoppiata (768KB) rispetto a Cayman ed ora scala in maniera indipendente dalle ROPs e dal memory controller, con quest'ultimo che, come abbiamo già detto, ha un'ampiezza complessiva di 384-bit, ottenuti con 12 chip di VRAM GDDR5 a doppia densità.
Cache L2 e memory controller