La commercializzazione delle ultime CPU di 9th generazione di Intel, e la pubblicazione di alcuni articoli sul valore odierno del TDP (Come il nostro), stanno facendo letteralmente saltare le coronarie ad alcuni utenti, che testardamente affermano la non correlazione tra consumi e potenze dissipate. Prima di addentrarci in un campo minato, quello popolato da fanboysmi atavici, vediamo di capire perché e quando nasce la voce "Thermal Design Power".
Se andiamo a spulciare le recensioni dei mai dimenticati 486 di Intel, notiamo come l'acronimo TDP non faccia mai capolino nei vari articoli. Perché? Perché il consumo era talmente risibile (3-5W) che anche un semplice dissipatorino di alluminio (Magari preso in prestito da qualche altro componenti, ed installato tramite un pad biadesivo) sarebbe stato più che sufficiente per raffreddare queste CPU (I Pentium MMX più potenti consumavano al massimo 15W, ad esempio). L'epoca dei dissipatori specificatamente progettati per raffreddare le CPU sarebbe giunta solo con le CPU Pentium Pro e Pentium II.
Per venire incontro alle esigenze tanto dei produttori quanto dei clienti, si mise a punto il TDP (Thermal Design Power), per chiarire quanto sarebbe dovuto essere "imponente" il dissipatore al fine di raffreddare la CPU acquistata. Watt consumati e Watt dissipati, quindi, sono due valori correlati, ed infatti con la commercializzazione delle CPU Pentium II più potenti ecco fare capolino questo acronimo.
Per fare un esempio, Intel nel 1997 applicò un TDP di 43W al Pentium II 300MHz (uArch Klamath), e rese anche pubblico il suo consumo massimo: 48,43 Watt. La stessa cosa accadde con il Pentium II 450 MHz (uArch Deschutes): 27,1W di TDP e consumo massimo di 36,44W.
Come mai queste discrepanze, però, tra le due generazazioni (A parte il salto di nodo produttivo)? Perché il TDP è calcolato secondo un dato soggettivo dalla casa stessa, in questo caso Intel (Ma fa così anche AMD): una CPU ha un picco massimo (Consumo massimo), ma secondo la casa il reale valore dissipato (E quindi, in relazione, consumato) è minore, in quanto solo in rari frangenti (Sempre secondo la casa) si possono raggiungere questi consumi o, come vogliono alcuni lettori, questo calore da dissipare.
E' per questo motivo, ad esempio, che la versione Xeon del Pentium II 450 MHz (uArch Deschutes, ma con il doppio della Cache L2 esterna) ha un TDP di 46,7W ed un consumo massimo dichiarato da Intel stessa pari a 42,8W. Intel, sapendo che gli Xeon vengono utilizzati sempre al 100%, con carichi molto pesanti, ha dovuto sovrastimare i consumi, e quindi la potenza da dissipare, così che i clienti utilizzassero dissipatori adatti a questi carichi di lavoro. In ambito consumer, invece, ha fatto l'opposto, in quanto una CPU viene spesso utilizzata al 50% al massimo (Basti vedere quanto sfruttano la CPU i videogiochi).
Detto ciò, ogni lettore ed utente può credere quello che vuole: che il TDP sia slegato dal consumo reale della CPU, e che un dissipatore tarato per 95W sia più che sufficiente per tenere a bada un Core i9-9900K. Questo non ci interessa, in quanto ognuno ha il diritto di avere la propria opinione, e di comprare quanto più gli aggrada. Resta comunque il fatto che i valori relativi al TDP e ai Consumi Reali siano strettamente correlati.
P.S. A coloro che discutono di questi argomenti, e che fanno sprezzatamente i superiori, consiglio di smettere di utilizzare il termine "voltaggio" e di cominciare ad utilizzare il termine "tensione di funzionamento" per indicare le tensioni di funzionamento delle CPU. Giusto per cultura generale. ;)