Secondo quanto riporta il Korea Times, Samsung ha vinto l'appalto di Apple per la produzione dei prossimi SoC A9, in quanto si è aggiudicata l'80% della produzione. Il restante 20% sarà prodotto da TSMC, la fonderia che attualmente si occupa di produrre i SoC A8 ed A8X a 20nm.

 

 

Un evento assai strano, in quanto Apple ha sempre cercato di avere un unico fornitore, così da risparmiare sui costi di produzione: utilizzare due fonderie, per giunta con processi produttivi così differenti, alzerà notevolmente i costi di produzione. Oggi, infatti, non è tanto il processo produttivo a costare, quanto le spese complementari: design, maschere e debug. E con i 14/16nm FinFET questo aspetto si aggraverà, soprattutto per le aziende Fabless.

Perché, allora, incorrere in queste spese? Solo per dare a TSMC il 20% della produzione? Perché dare a Samsung, ora in leggera difficoltà con i 14nm FinFET, quasi la completa produzione dei SoC che andranno ad equipaggiare iPhone ed iPad? Non è forse fin troppo rischioso, considerati anche i problemi cui Samsung è incorsa con i 20nm, un nodo ormai dedicato alla sola produzione interna?

Le risposte a queste domande possiamo ridurle a due:

  • Samsung, detto in maniera teatrale, “ha fatto un'offerta che Apple non ha potuto rifiutare”, garantendo elevati volumi di produzione a prezzi ridicoli. La casa di Cupertino, da sempre attenta a queste tematiche, ha accettato di buon grado l'offerta della rivale. Pecunia non olet, il denaro non puzza;
  • TSMC, con i 16nm FinFET Plus, avrà il migliore nodo produttivo FinFET, eccezion fatta per quello Intel, dedicato ai chip High Performance. Xilinx, AMD, nVidia, Cavium e molte altre case si rivolgeranno a TSMC per produrre i propri chip più prestanti (FPGA, GPU, SoC, ecc). Considerato che già oggi l'A8X non ha nulla da invidiare prestazionalmente ad un Core M di Intel, come è possibile leggere in questo articolo di ExtremeTech, non è impossibile che Apple si stia preparando a sostituire le CPU di Santa Clara, inizialmente solo negli iMac ed nei MacBook Air, con dei particolari SoC A9 a 64 Bit (Quad o Octa Core).

Usando il buon senso, e soprattutto mettendoci nei panni di Apple, non si piegherebbe altrimenti la volontà di affidare a TSMC solo il 20% delle forniture. Nel caso Samsung avesse dei problemi di produzione, la fornitura di TSMC sarebbe del tutto inadeguata per sopperire a queste difficoltà.

La recente presentazione di Metal, e l'avvicinamento degli ambienti di sviluppo per iOS e OSX con Xcode 6, essendo incluso un compilatore LLVM - Low Level Virtual Machine, portano a questa conclusione: facilitare il porting delle applicazioni iOS su OSX, e viceversa.

Sembra quasi, in conclusione, che a Samsung sia stata data la produzione dei SoC dedicati agli iPhone ed agli iPad, e a TSMC la produzione dei SoC high performance. Nel 1994 Apple abbandonò Motorola per IBM. Nel 2006 Apple abbandonò IBM per Intel. Potrebbe accadere una cosa simile nel 2015/16?