Dopo essere stata colpita dal Governo cinese per abuso di posizione dominante, attraverso una multa da quasi un miliardo di dollari e l'abbassamento del costo di licenza dei propri brevetti, dopo essere stata presa di mira dal Governo sud coreano, per giungere ai medesimi obiettivi, dopo essere stata presa di mira anche dalla Federal Communications Commission di casa, Qualcomm non poteva farsi mancare la Commissione Antitrust della UE, la quale si appresta a tenere maggiormente d'occhio l'azienda statunitense, come scrive Reuters: “EU antitrust regulators query Qualcomm rivals on its business practices”.

 

 

In particolare, la Commissione Antitrust vuole indagare sui costi di licenza delle tecnologie relative ai Modem (3G, LTE, ecc), al fine di capire se Qualcomm applica o meno tariffe eccessivamente elevate: “The bulk of its revenue comes from selling baseband chips, which enable phones to communicate with carrier networks, but a large portion of its profit comes from licensing patents for its CDMA cellphone technology”. In teoria ogni casa può sviluppare le proprie tecnologie in proprio, e molte ci hanno provato senza grossi risultati (come Broadcom, NVIDIA e Texas Instruments), ma nella pratica è molto più semplice chiedere in licenza tecnologie di altre case per poi implementarle nei propri SoC, e Qualcomm attualmente possiede le tecnologie più avanzate. Queste tecnologie però costano, e spesso fanno lievitare i costi dei SoC prodotti con esse, cosa di cui si sono lamentati i produttori cinesi con il proprio governo. Cosa è stato fatto, allora? Si è costretta Qualcomm a rivedere al ribasso i costi di licenza, e a pagare una multa per sfruttamento di posizione dominante, pena la defenestrazione dal mercato del gigante asiatico. Qualcomm ha preferito fare buon viso a cattivo gioco.

La UE sta quindi studiando il caso cinese, così come sta facendo la Corea del Sud, e potrebbe giungere alle medesime conclusioni. Qualcomm ed i suoi clienti, per questo, hanno ricevuto un questionario, redatto dalla stessa UE, e dovranno rispondere entro la metà di questo mese alle domande ivi esposte, al fine di spiegare in che modo Qualcomm offre in licenza e vende i propri prodotti: “In a questionnaire sent to competitors last week, the EU competition authority asked about the impact of various Qualcomm practices such as pass-through rights where phone makers are allowed to use patents already licensed by Qualcomm”. Appare chiaro che i clienti di Qualcomm cercheranno con tutta probabilità di mettere in cattiva luce l'azienda statunitense, al fine di convincere la UE a prendere una decisione sulla falsariga di quella cinese.