Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Reuters, forse il confronto tra Qualcomm e il Governo cinese che va avanti da quasi un anno si concluderà con il pagamento di una multa. È l'aprile del 2014 quando il Governo cinese accusa l'azienda statunitense di aver ceduto in licenze le proprie tecnologie LTE alle aziende concorrenti a prezzi eccessivamente elevati, limitando di fatto la concorrenza nel mercato Mobile.

 

 

In altre parole, in accordo alle leggi locali per la concorrenza e per l'anti-monopolio, Qualcomm avrebbe dovuto cedere le proprie tecnologie a prezzi molto più bassi, in quanto si tratta di brevetti necessari alla realizzazione di SoC completi dedicati al mercato Mobile. Mentre Intel, Broadcom ed altre aziende occidentali cercano di far concorrenza a Qualcomm attraverso la ricerca e lo sviluppo, o attraverso l'acquisizione di aziende attive in questo campo, il Governo cinese vuole imporre la cessione di queste tecnologie attraverso il pagamento di una misera contropartita in denaro, il tutto per amore di concorrenza, evitando di fatto alle proprie aziende di dover sprecare denaro in attività di ricerca e sviluppo.

Per Qualcomm la situazione si era fatta molto calda, in quanto il Governo cinese aveva minacciato di bandirla dal proprio mercato interno nel caso non si fosse arrivati ad un accordo, ed infatti l'accordo sembra sia giunto. Qualcomm pagherà una multa pari ad un miliardo di dollari e accetterà di cedere in licenza le proprie tecnologie a prezzi molto più bassi. La Cina, accortasi di essere eccessivamente dipendente dalle aziende estere, sta facendo valere molto pesantemente il fatto di essere il principale mercato IT mondiale per guadagnare il più possibile.