Il poter controllare da remoto i nostri elettrodomestici, le funzionalità di un'abitazione e molte altre cose (le così dette Internet of Things) di quotidiana utilità sembra essere l'obiettivo futuro delle varie aziende attive nel campo informatico. Asus, per bocca del proprio Presidente, ai propri azionisti ha detto che investirà notevoli risorse nello sviluppo di soluzioni robotiche da utilizzare in ambito casalingo. Non è passato poi molto tempo da quando Google ha acquistato Nest, azienda specializzata nella realizzazione di dispositivi digitali per il controllo dei prodotti casalinghi via terminali informatici.
Tutto, quindi, sembra portare alla conclusione che presto avremo il pieno controllo di quanto abbiamo in casa attraverso i nostri terminali, PC, Tablet o Smartphone che siano, ma questa rivoluzione apre le porte a nuove sfide per la sicurezza. Già oggi rendere sicuro un normale PC, strumento conosciuto da decenni, è opera non semplice, come ci ha descritto Sergio Galindo, CIO di GFI Software. Tamas Miklos, CEO di FinalWare e Lead Developer di AIDA64, ci ha inoltre informato che moltissime aziende evitano l'utilizzo di servizi Cloud per ridurre al minimo il trafugamento di informazioni riservate. Livio Pisciotta di Dell, in un approfondimento da noi pubblicato, ci ha reso partecipi di come molte aziende siano profondamente timorose nell'utilizzare Tablet e Smartphone per compiti lavorativi, essendo visti dai SysAdmin come strumenti particolarmente fragili dal punto di vista della sicurezza informatica.
Se i terminali e i mezzi non sono infallibili, ancora di meno lo sono gli utenti, ormai insensibili ai furti ed alle condivisioni di informazioni personali. Un generale della NSA (National Security Agency), Stewart Baker, ha recentemente affermato: “Metadata absolutely tells you everything about somebody's life. If you have enough metadata, you don't really need content”. Le stesse famiglie, galvanizzate dall'utilizzo dei Tablet da parte dei propri figli, non si fanno remore a rendere ignari schiavi proprio questi ultimi.
La società di sicurezza informatica Check Point, attraverso l'approfondimento inedito scritto da David Gubiani, Technical Manager presso Check Point Software Technologies Italia, e che potrete leggere nella prossima pagina, mette in risalto ulteriori punti bui di questa rivoluzione digitale, e lo fa parlando della Domotica. Questi dispositivi sono dei computer a tutti gli effetti e, come tali, suscettibili alle medesime problematiche. L'utenza, quindi, deve essere preparata ad utilizzarli al meglio per evitare situazioni spiacevoli.