Ad oggi le vendite dei SoC dual core corrispondono al 45% del fatturato di MedaTek nel mercato Mobile, con i quad core e gli octa core, rispettivamente, al 40% ed al 15% circa. La dirigenza del gigante asiatico, per il 2015, si aspetta che i SoC quad core sorpassino nelle vendite i dual core, diventando di fatto la base anche per i terminali di fascia bassa (già oggi, comunque, possiamo notare come numerosi terminali di fascia medio-bassa utilizzino un SoC quad core, come il Microsoft Lumia 535 con il Qualcomm Snapdragon 200). Entro la fine del 2015, per quanto concerne MediaTek, le percentuali di vendita dei SoC dovrebbero variare come segue: dual core al 35%, quad core al 45% ed octa core al 20%.

 

 

MediaTek, in forte avanzata per quanto concerne le quote di mercato, soprattutto a discapito di Qualcomm, punta a migliorare ulteriormente la propria posizione nel settore Mobile attraverso un'aggressiva strategia d'immagine, grazie alla commercializzazione di SoC con un sempre maggior numero di core, mantenendo allo stesso tempo un basso prezzo di vendita. Non potendo contare su di un'elevata integrazione di feature nel SoC, al pari di quanto offre Qualcomm con i suoi Snapdragon, MediaTek deve puntare su altro per migliorare la propria immagine presso l'utenza finale. Sebbene i sistemi operativi Mobile (in particolare Android) non siano particolarmente efficaci nel multi-threading, l'utente finale Android sembra particolarmente attratto dal poter possedere un terminale con un elevato numero di core.

Come scrive Patrick Moorhead su Forbes, l'utilizzo di SoC con così tanti core negli smartphone è del tutto inutile, per il momento: “So what’s wrong with heavily emphasizing that your phone or mobile SoC has 8 cores? Having 8 CPU cores doesn’t mean that it outperforms or provides a better user experience than a phone with 5, 4, or even 3 cores. Why? The smartphone phenomenon is relatively new and therefore the clear majority of mobile software is lucky to take advantage of 2 large cores, not the remaining 6 cores. Many of the workloads that could have been done on all the CPU cores are being performed on GPUs, DSPs and fixed function silicon like video transcoders. Additionally, heavily multitasking isn’t performed a lot because of screen size is small compared to let’s say and large PC notebook. In fact, mobile operating systems frown on multitasking as it drains the battery”.

Nonostante articoli di questo tenore escano ormai quasi quotidianamente, la fame di core non sembra diminuire, tanto che MediaTek si sta preparando a lanciare una nuova serie di SoC integranti 10 (Helio X20), 8 e 6 core. L'Helion X20, in particolare, offrirà un'evoluzione più spinta della tecnologia big.LITTLE di ARM, attraverso l'utilizzo non di due (di potenza alta e bassa), ma di tre cluster di core (di potenza alta, media e bassa). Secondo David Ku, CFO di MediaTek, questo permetterà all'utente di beneficiare di un SoC energeticamente più parsimonioso, in quanto sarà possibile suddividere il carico di lavoro in maniera più razionale. Dobbiamo crederci?