Punta di diamante della lineup di Qualcomm per dispositivi mobili, il SoC Snapdragon 8 Gen 1 ha dimostrato sin da subito ottime performance sebbene limitate da alcune spine sul fianco, tra cui temperature e consumi un tantino elevati.
Come vociferato a lungo nei mesi passati, è risultavo evidente come il processo produttivo a 4nm di Samsung non si sia rivelato poi così affidabile per la produzione di un SoC di tale calibro. Sebbene lo abbia fatto "implicitamente" è proprio Qualcomm ad ammetterlo, annunciando il nuovo Snapdragon 8+ Gen 1 realizzato dalle fonderie TSMC.
Come già visto in passato con i precedenti SoC di punta, che a distanza di circa 6 mesi dal lancio del modello principale evolvevano in una revisione migliorata (Ciò avviene dai tempi del SoC Snapdragon 855), anche al nuovo arrivato di fine 2021 è toccato il lifting con frequenze maggiorate.
Nel dettaglio la CPU a tre cluster del rinfrescato Snapdragon 8+ Gen 1 disporrà di un singolo e prestante core derivato dall'architettura Cortex-X2 di ARM con frequenza massima di 3.20GHz, tre core Cortex-A710 ad alte prestazioni con frequenza massima di 2.80GHz e supportato infine da un quartetto di Cortex-A510 operanti a 2.00GHz, con tro i precedenti 3.00/2.50/1.80GHz. Il medesimo trattamento è stato applicato alla GPU Adreno 730, la quale opererà ora a frequenze maggiorate del 10%.
Grazie alle fonderie di TSMC, questo SoC dovrebbe offrire stando a quanto dichiarato fino al 15% di risparmio energertico rispetto alla revisione originale, con la GPU ora consuma il 30% in meno di energia e la CPU ha guadagnato il 30% in termini di efficienza energetica.
Beh, ora non ci resta che attendere i nuovi smartphone con tale SoC a bordo per verificare sul campo tali miglioramenti, che sicuramente non tarderanno ad arrivare!