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La linea di prodotti Galaxy S6 di Samsung deve fare i conti con i gigantofonini di fascia alta della concorrenza che, a fronte di un hardware con pari prestazioni, offrono uno schermo grande ed un prezzo di vendita inferiore. E' vera l'equazione schermo grande = telefono scomodo; è anche vero che i moderni smartphone possono essere considerati come sostituti di netbook e tablet e che, se accompagnati da un display 5,5"+, ne favoriscono un uso in tal senso. Samsung comprende questa possibilità e ridisegna il suo top di gamma, Galaxy S6 Edge, che ora diventa Galaxy S6 Edge Plus.

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Francamente non ce lo aspettavamo. La line-up di prodotti Samsung è immensa, quasi confusionaria. C'è uno Smartphone per ogni centesimo di differenza, con ogni tipo di processore e declinazione dell'onnipresente sistema operativo Android.

<<Hey, che telefono hai acquistato?>>
<<Un Galaxy Note 3 Neo!>>
<<Ce l'ho anch'io, ho il Note 3!>>
<<Si, ma io ho il Neo!>>
<<Hai un Neo? Dove?>>
<<Che c'entra il mio neo? Io intendevo il telefono!>>
<<Ah...ma è diverso dal mio? Pensavo cambiasse solo il nome!>>
<<No, è più piccolo del Note 3 standard, che è grosso all'incirca come il Note 4>>.
<<Si, ma ora c'è il 5, chi lo compra più il 4? Potresti prendere anche il J5 se vuoi risparmiare, è ben fatto!>>
<<Mhhh, mi piace di più l'A5!>>
<<A5? Mio fratello ha L'A7!>>
<<L'A7??? Complimenti! Deve averla pagata molto! A me piace la Q7!>>
<<Che è la Q7?>>
<<Non si stava parlando dell'Audi?>>

L'inferno in terra.

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Pensiamo che Galaxy S6 Edge Plus entri a gamba tesa nel territorio di Galaxy Note 4 Edge, portando la concorrenza in casa. Magari ci sbagliamo, ma non riusciamo comunque a comprendere il senso di questa manovra: forse c'è stato davvero il sentore di dover coprire ulteriormente la fascia di prezzo alta, o forse si vuol dare il contentino all'utente che vuole qualcosa di nuovo in un periodo di stasi, forse...forse tante cose. E forse è meglio tornare ad essere pragmatici e smetterla con i voli di fantasia: il telefono lo abbiamo qui in laboratorio, ed il nostro compito è quello di dirvi se va bene o meno.

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Non riconoscerete Galaxy S6 Edge Plus dal modello in taglia normale, dato che è uguale in tutto e per tutto: stesso design, stesse colorazioni, stessi tagli di memoria e stesse proporzioni. E' soltanto più grande, dovendo accomodare uno schermo curvo di maggiori dimensioni. Non che ci dispiaccia, sia chiaro! Il design Edge è uno dei più riusciti in assoluto: è il telefono che è stato capace di differenziarsi dalla concorrenza, ove tutti i modelli cominciano più o meno a somigliarsi.

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S6 Edge Plus offre una dotazione di serie completa: manuale di istruzioni curato, caricabatterie da 2 ampere, cavo USB per la connessione al caricabatterie od al computer, chiavetta di apertura dell'alloggiamento SIM e cuffie audio d'alta qualità, molto simili agli Apple Earpods che vengono forniti in dotazione con i melafonini di recente generazione.

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Vetro ed alluminio. Se c'è una cosa su cui Samsung ha deciso di non transigere, questa è proprio la scelta dei materiali. Dopo averci proposto per anni validi top di gamma con orrida scocca che ha raggiunto il culmine della bruttezza con l'arcinoto "cerottone" (a.k.a. Galaxy S5), qualcuno ai piani alti deve aver silurato gli addetti al design per rimpiazzarli con gente capace di comprendere l'evoluzione dei gusti. Non era pensabile che, mentre tutti proponevano alluminio e vetro, Samsung era ancorata alla plastica.

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Galaxy S6 Edge Plus è incredibilmente bello. E' vero, noi siamo a favore di Galaxy S6 Flat che, per solo gusto personale, ci piace di più; eppur non possiamo non riconoscere lo splendido lavoro svolto da Samsung in termini di design: scocca in metallo, fronte completamente in vetro, schermo con lati curvi, parco sensori posizionato in modo discreto e retro in vetro come Sony ci insegna. Belle le colorazioni, con il Blu Zaffiro ed il Bianco perla che la fanno da padrone in termini di eleganza, e l'Oro Metallizzato ed il Verde Acqua cangiante per chi vuole qualcosa di diverso. 

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L'onnipresente tasto Home è localizzato nella fascia inferiore del display: è contornato da un bordo argento che riprende lo stesso disegno della cornice, ed è affiancato dai soliti tasti invisibili "Indietro" e "Lista Applicazioni".

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In basso troviamo un jack per auricolare, un microfono, una porta USB standard (non è del tipo 3.0C) ed una serie di fori che nascondono l'altoparlante interno in pieno stile iPhone. Troviamo anche degli inserti in plastica grigia che servono a migliorare la ricezione del segnale, creando una superficie "morbida" più facile da attraversare.

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 Sul lato destro, il solo tasto d'accensione e spegnimento.

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Sul sinistro, il bilancere del volume.

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In alto sensori, altoparlante, fotocamera frontale con grandangolo e slot per Nano Sim. S6 Edge Plus non può essere espanso tramite MicroSD, indi riflettete bene sul taglio di memoria al momento dell'acquisto.

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S6 Flat, Edge ed Edge Plus condividono lo stesso design del posteriore, con una grossa lastra in vetro colorata che incorpora il grosso sensore della fotocamera es il flash led. 

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Anche la fotocamera di Edge Plus è in comune con quella di Edge e Flat: il sensore è da 16 megapixels con dimensioni di 1/2,6", apertura F1,9 per foto nitide al buio, HDR, Flash Led, risoluzione massima di 4.640 x 3.480 pixels e stabilizzatore digitale.

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Le specifiche tecniche del Samsung Galaxy S6 Edge Plus sono riportate nelle tabelle seguenti.

Samsung Galaxy S6 Edge Plus
Misure 154,4x75,8x6,9 millimetri (LxLxA)
Colore
  • Blu Topazio
  • Bianco
  • Oro
  • Verde Smeraldo
Peso 153 grammi


Le differenze nei confronti del fratello minore S6 Edge riguardano principalmente peso e dimensioni: il prodotto in prova pesa 153 grammi ed ha misure di 154,4x75,8x6,9 millimetri (LxLxA), mentre il modello standard ha peso di 132 grammi e dimensioni pari a 142,1x70,1x7,0 millimetri (LxLxA). Resta comunque un terminale abbastanza leggero e compatto che, al tatto, comunica una sensazione di buona solidità.

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Display
Display 5,7 pollici
Risoluzione 2.560x1.440 punti
PPI 515
Colori 16 milioni
Tipo Super Amoled
Touchscreen Multitocco Capacitivo


Lo schermo è la motivazione principale per cui si acquista Edge Plus invece di Edge: c'è quasi un centimetro e mezzo di differenza sulla diagonale principale, cosa che garantisce un maggior spazio di lavoro rendendo più comodo, ad esempio, la consultazione di una pagina web o di un documento di testo, o la digitazione veloce di un appunto grazie alla tastiera virtuale di maggiori dimensioni. La risoluzione resta la stessa, così come la tecnologia impiegata (Super Amoled).

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Fotocamera
Risoluzione 4640*3480 - 16 megapixels
Apertura F:1,9
Stabilizzatore Si
Autofocus Si
Touch Focus Si
HDR Si
Geotag Si
Riconoscimento Facciale Si
Autoscatto Si
Registrazione Video
  • 4k 30 FPS per la fotocamera posteriore
  • Full HD 30 FPS per la fotocamera frontale
Flash Si, led
Fotocamera Frontale Si, 5 megapixels


Il comparto fotografico offre un sensore particolarmente idoneo allo scatto di foto al buio, stabilizzatore per la fotocamera principale, flash led e possibilità di registrare video alla risoluzione di 4k/30FPS. Occhio alle dimensioni dello spazio interno: come vi è stato anticipato, Galaxy S6 non è dotato di slot d'espansione per MicroSD e, nel caso del modello da 32 Gigabytes, potreste ritrovarvi in un attimo con la memoria piena! 

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SoC e Storage
Modello Samsung Exynos 7420
Tipologia ArmV8
Velocità Max 2,1 GHz per i Core più veloci
Multicore Si, 4x Cortex A53 1,5 GHz + 4x Cortex A57 2,1 GHz
Memoria 4 Gigabytes
GPU Mali T760
Storage 32, 64 GB
Scheda Aggiuntiva No
Sistema operativo Android 5.1.1 con Samsung TouchWiz
Rete e Connettività
  • Geoposizionamento: A-GPS e ГЛОНАСС
  • Bluetooth: 4.2
  • Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac
  • 4G: Si, 300mbps download, 50mbps upload
  • Reti: Quad Band 850 - 900 - 1800 - 1900 MHz


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ontrariamente alla maggior parte dei produttori di Smartphone, Samsung decide di utilizzare un SoC fatto in casa: l'Exynos 7420 è dotato di otto core di elaborazione (4 a basso consumo e 4 veloci a 2,1GHz), ben 4 gigabytes di memoria di sistema (che è la dotazione di un notebook entry level), GPU Mali T760 e disco interno con capienze di 32 e 64 Gigabytes. Il modem 4G supporta le reti ad altissima velocità con transfer rate pari a ben 300 mbps in download e 50 mbps in upload. Rispetto ai modelli Edge e Flat, Edge Plus offre un maggior quantitativo di Ram.

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Date le dimensioni del telefono e l'assenza di slot SD è stato possibile integrare una batteria agli ioni di litio ad alta densità pari a 3000 mAh che, assieme all'evoluto SoC, dovrebbe soddisfare l'affamato display Amoled, permettendo di arrivare a fine giornate anche a seguito di un'uso intensivo.


Se c'è qualcosa che ti lascia senza fiato di Edge Plus, questa è proprio il display. Nello specifico, non possiamo non apprezzare i neri degli schermi Amoled, che sono neri veri e propri ottenuti dallo spegnimento del pixel, cosa che i moderni TFT IPS non possono fare. Il logo animato Samsung in bianco su sfondo nero all'avvio del telefono fa calare la scure sul collo della concorrenza.

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Eppure, le dolenti note sono nascoste dietro l'angolo. Memori del fatto che gli schermi Amoled ti "sparano i colori in faccia" senza mezze misure e che non c'è verso di raggiungere l'accuratezza della riproduzione del colore di un TFT IPS, siamo tristemente accolti da questa schermata tipo NEON verde con tonalità acqua da cartello autostradale sbiadito in galleria sottoposto a forte illuminazione artificiale. Ok, ci rendiamo conto che un'immagine conta più di mille parole...

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No signori, la fotocamera usata per scattare questa foto non ha bruciato i colori.
Quel che vedete è proprio quel che vi troverete davanti agli occhi. Un neon sbiadito acceso.

Ma davvero lo schermo del mio telefono nuovo da 800 e passa euro è così? Il Full HD del vecchio LG G2 sembra un quadro del Raffaello a confronto! Devo convivere con una roba così? Meglio la morte, ridatemi i soldi...oppure gatta ci cova. E' evidente che qualche burlone alla Samsung deve aver avuto le idee un pò confuse con le schermate iniziali di configurazione: ecco che, a caricamento ultimato, torniamo ad una situazione standard con colori apprezzabili ed interfaccia chiara.

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Lo schermo curvo fa bella mostra di se. La cornice è ridotta all'osso, contribuendo a rimpicciolire le dimensioni del telefono e garantire quella sensazione di prezioso. La risoluzione è talmente elevata che, con una densità di Pixels per Pollice pari a 515, rende perfette le immagini ed indistinguibili, ad occhio nudo, i punti di cui lo schermo è composto. E' ciò vale anche avvicinando il telefono all'occhio a distanze inferiori ai dieci centimetri.

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Punti di rilievo:

  • I bianchi sono riprodotti in modo uniforme e sembrano non avere quella tinta bluastra tipica degli schermi Amoled. Occhio a non esagerare con le tonalità chiare poichè comportano, rispetto agli schermi TFT IPS, un maggior consumo di energia e, di conseguenza, una minor autonomia;

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  • La visibilità alla luce del sole è ottima (notare le scritte sul bordo curvo);

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  • Gli angoli di visuale sono infiniti;

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  • E' possibile leggere le informazioni sul display tenendo il telefono completamente di taglio rispetto all'osservatore.

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Samsung Galaxy S6 Edge Plus offre la distribuzione Android 5.1.1 animata dall'interfaccia proprietaria TouchWiz, onnipresente in tutti i prodotti mobile del colosso coreano. La versione qui proposta ha un che di veramente simile alla Emotion UI di Huawei, presentando tutte le icone a schermo con lati curvi ed angoli arrotondati: sembra proprio che l'unica differenza sia rappresentata dal classico tasto che fa da contenitore per l'intera lista delle applicazioni, non presente nei modelli del produttore cinese.

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Ci piace. Vuoi per l'estrema pulizia e chiarezza che la rende consultabile a colpo d'occhio, vuoi per la scelta cromatica azzeccata ed esaltata dall'ottimo display Amoled che non si comporta da Amoled, vuoi per il disegno dei vari widget, che è sui generis e resta minimale: Samsung è riuscita a creare un'alchimia che solo a pochi riesce, portando quel pò di innovazione che ammoderna il classico e che mai dispiace.

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Non dobbiamo però dimenticare che dietro TouchWiz c'è sempre Android, e che non si possono mascherare i tratti tipici di questo sistema operativo: premendo il tasto impostazioni veniamo immediatamente catapultati nell'arcinoto menù su sfondo bianco che permette di configurare il telefono a proprio piacimento, e che dà l'accesso ad alcune delle personalizzazioni apportate da Samsung al robottino verde.

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E' ovvio che vogliamo evitare una lettura lenta e pesante di ogni singola impostazione, ragion per cui ci limitiamo alle cose che hanno catturato la nostra attenzione come, ad esempio, la gestione dello schermo curvo. C'è un sottomenù con cui potersi sbizzarrire: notevoli le funzioni di flusso informazioni ed orologio notturno che, considerato che il telefono può essere appoggiato ad un comodino a pari altezza del letto, ci permettono di leggere orario ed informazioni di nostro interesse sul bordo curvo senza la necessità di doverlo prendere in mano.

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E' possibile personalizzare le applicazioni Edge secondo le nostre esigenze.

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Non si è al pari di Huawei, che ha fatto del risparmio energetico una ragione di vita, ma ci si difende bene: sono presenti funzionalità che permettono l'allungamento dell'autonomia in condizioni generiche d'utilizzo, o che apportano modifiche restrittive nei casi di emergenza per permettere di arrivare a fine giornata in mancanza di caricabatterie; è presente una modalità di apprendimento intelligente delle nostre abitudini circa l'uso del telefono onde garantire quei minuti in più che possono essere davvero preziosi, e c'è anche un monitor che permette di individuare consumi "anomali" da app aperte e lasciate operare col telefono è in stand-by.

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Anche il piano dati può essere tenuto sotto controllo, con l'apposita pagina che mostra il consumo relativo ad ogni singola applicazione.

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Il monitor memoria ci da informazioni sulla capienza del disco interno, e di quanta parte ne è stato usato.

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Infine, la pagina relativa ai temi permette di dare un tocco di colore all'interfaccia grafica secondo il proprio gusto personale

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Di seguito l'elenco dei software impiegati in fase di test, e le relative modalità:

Anrt GeekBench
Vellamo Nenamark 2
GPUBenchmark SunSpider
  • La suite di test AnTuTu 5.6.1 effettua un'analisi completa del prodotto a livello di singoli sottosistemi, fornendo un valore finale indicativo delle prestazioni complessive.
  • GeekBench effettua una serie di tests del tipo "real word scenario", nel senso che va ad impegnare il sistema nel suo complesso al pari dell'impiego di un utente reale, non essendo una semplice analisi comparto per comparto. I valori ottenuti sono comparabili con quelli di piattaforme x86 ed iOS, dato che il benchmark è disponibile per più sistemi.
  • Suite di benchmark realizzata da Qualcomm, specialista che accompagna quasi tutti i moderni smartphone e tablet attualmente in commercio. Se c'è qualcuno che può dirci con precisione come vanno le cose è proprio Vellamo, col suo famoso Metal Test.
  • Nenamark 2 significa prendere i sottosistemi relativi al gaming di un moderno SOC e farli spingere al massimo delle loro possibilità eseguendo l'animazione di una complessa scena 3D. Tuttavia, dato il limite in fotogrammi al secondo fisso a 60 (come accade in quasi tutti i dispositivi mobili), tale test risulta poco affidabile nel calcolo della media velocistica.
  • Altro test votato alla parte ludica dei dispositivi mobili, GPU Benchmark spreme la cavalleria del SoC al limite eseguendo un passaggio veloce in prima persona in un complesso ambiente 3D. Le prestazioni sono espresse in due serie di valori: un valore finale ed un valore normalizzato, che tiene conto del calo prestazionale del valore finale derivante dalla maggiore risoluzione dello schermo di un dispositivo piuttosto che un'altra.
  • Sunspider è un grande classico, e misura le prestazioni del sistema in ambito browser ed esecuzione di Javascript. Le versioni del benchmark che vengono generalmente utilizzate sono la 0.9.1 ed 1.0.2. Nella lettura dei valori bisogna tenere conto di alcune cose:
    • I valori rilevati in un determinato momento per uno specifico prodotto possono variare nel corso del tempo poichè tale test è basato su un Browser Web, che è soggetto ad aggiornamenti: gli aggiornamenti del browser possono comportare un'esecuzione più veloce dei tests JavaScript;
    • Gli aggiornamenti del sistema (versione di Android, componenti del sistema, interfaccia grafica) possono comportare una variazione della velocità nell'esecuzione dei tests JavaScript;
    • Utilizziamo come browser di riferimento Chrome di Google;
    • In questa specifica recensione tutti i numeri sono perfettamente comparabili poichè rilevati allo stesso momento con l'ultima versione del sistema operativo, applicativi e browser.
  • Quadrant è un noto benchmark sintetico che fa un'analisi puntuale del proprio dispositivo per singoli sottosistemi, attribuendo un punteggio specifico ed un valore riassuntivo.
  • Infine Passmark, che opera allo stesso modo di Quadrant ed è benchmark multipiattaforma.

Per la metodologia di test ci siamo attenuti alle seguenti regole:

  • Avvio del dispositivo con accertamento che la batteria sia carica ad almeno il 70%;
  • Blocco del display sulla modalità "sempre attivo";
  • All'apertura dell'interfaccia grafica, attesa di tre minuti perchè tutto sia stato caricato e non ci siano operazioni pendenti in corso;
  • Esecuzione di tre sessioni di prova con media aritmetica dei valori ottenuti. In caso una sessione restituisca valori non in linea, viene ripetuta;
  • Al termine della prova, riavvio del dispositivo, e ripetizione della procedura per il test successivo.

 


E' tempo di parlare di numeri. I benchmark tengono in considerazione, al pari di quelli per un normale personal computer, tutti gli aspetti dei vari sottosistemi quali CPU, Video, Comunicazione e Dati.

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Data la giovinezza del nostro database (su cui stiamo correndo ai ripari), il confronto è impari: S6 Edge Plus spazza via la concorrenza. E' interessante osservare l'evoluzione rispetto alla precedente ammiraglia di casa Samsung, Galaxy S5, ove l'incremento prestazionale è davvero marcato. Se dovessimo consigliarvi di cambiar telefono per i soli numeri, la risposta sarebbe "si".

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Come tutti i prodotti di fascia alta, Galaxy S6 Edge Plus non ha problemi a raggiungere il limite dei 60 FPS ottenibili in Nenamark 2, segno che di potenza bruta a disposizione ce n'è molta.

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Parlando di prestazioni 3D pure, Galaxy S6 Edge Plus finisce primo in classifica a parimerito con Galaxy Note 3. Ciò però accade per un motivo che può non sembrar ovvio: Note 3 ha uno schermo che offre una risoluzione decisamente inferiore rispetto a quella di S6 Edge Plus, ed il suo acceleratore 3D (notevolmente sottodimensionato a quello di Edge Plus) riesce a tenergli testa perchè deve gestire uno schermo "meno pesante"! Se andiamo a normalizzare i valori come nel grafico che segue...

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...vediamo che Galaxy S6 Edge ripristina lo status quo, andando a polverizzare la concorrenza. Nel grafico che segue, invece, osserviamo il buon lavoro svolto dal SoC Exynos nei test per singolo core e multicore, mostrando l'enorme potenza a disposizione di questo prodotto.

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Sunspider misura la velocità in nanosecondi nell'esecuzione di JavaScript, strettamente connessa alla potenza del processore, ottimizzazione del sistema operativo e browser impiegato. E notiamo che iPhone 5S la fa da padrone.

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Infine il noto Metal Test di Vellamo, che fa nuovamente notare che non c'è trippa per gratti. Se si vuole potenza bruta, bisogna affidarsi ad un telefono di ultimissima generazione.

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In questa pagina raccogliamo i valori ottenuti con i benchmarks Quadrant e Passmark, che propongono un'analisi punto punto delle varie componenti del proprio smartphone al pari di come si fa quando si analizza un personal computer. I risultati sono privi di commento poichè i grafici parlano da soli. Vale la regola "a maggior valore corrisponde un miglior risultato".

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Galaxy S6 Edge Plus offre una fotocamera di tutto rispetto con sensore da ben 16 megapixels, F1,9 e stabilizzatore digitale. L'hardware è gestito da un software che, nella visione proposta da Samsung, rende il lavoro semplice all'utente poichè lascia solo alcuni parametri aperti alla modifica: nella schermata principale possiamo metter mano alle funzioni di HDR, Zoom, autoscatto, dimensioni dell'immagine e miglioramenti, oltre ad aver rapido accesso alle funzioni di revisione e video.

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Nelle impostazioni secondarie possiamo attivare la stabilizzazione video, l'autofocus dinamico ed il tag posizione.

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Carina l'idea di convertire i tasti volume in tasti di scatto, per tutti quelli che sono abituati a premere un tasto fisico per acquisire una foto anzichè toccare uno schermo.

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Alcune foto scattate con la fotocamera interna. Non abbiamo giocato con le impostazioni di qualità e dimensione dell'immagine, e ci siamo limitati a scatti in modalità full auto.

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Diciamocelo tranquillamente: a chi è che non piace questo telefono? Domanda lecita poichè S6 Edge Plus vuole proprio mettersi in mostra! Metallo, vetro, display curvo ed una sensazione di robustezza al tatto che è difficile da eguagliare. Samsung ha fatto centro: l'intera linea S6 segna un netto taglio col passato, ove dalla sola sostanza si è giunti "all'anche l'occhio vuole la sua parte".

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Lo schermo curvo colpisce l'attenzione. A prescindere dalla sua utilità, che può essere apprezzata o meno, contribuisce a snellire le forme ed impreziosisce l'insieme con qualcosa che non si è mai visto su un prodotto di classe consumer. I tentativi del passato con LG G Flex (che propone un altro concetto di curva) e con Note 4 Edge (ove il display è curvo su un solo lato) cadono nell'ombra, tanto che S6 Edge/Edge Plus può essere incoronato come lo smartphone più bello del mondo.

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Eppure, Fedro ci mette in guardia nel "La volpe e la maschera tragica": <<O quanta species, inquit, cerebrum non habet!>> (oh quanta bellezza, non ha cervello!).

E' vero? Non c'è nulla sotto il cofano di S6? Tutta apparenza? Samsung pone rimedio a questo dubbio lecito con una ricetta costosa: processore Exynos Octacore con frequenza massima di funzionamento (per i core più veloci) pari a 2.1 GHz, GPU Mali T760, ben 4GB di memoria RAM (quantitativo notevole per un SoC mobile), schermo super amoled con risoluzione di 2.560x1.440 punti, lettore di impronte digitali e varie ed eventuali che non stiamo ad elencare. Un mostro di potenza.

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La fotocamera merita una menzione d'onore. A prescindere dalla risoluzione con cui le foto vengono acquisite, vogliamo spendere due parole sulla qualità degli scatti. Innanzitutto non avremo più tanti problemi di mosso o tremolio data la presenza di uno stabilizzatore digitale, e potremo scattare belle foto al buio aiutati da programmi ISO 800 e dall'apertura focale F1,9; in più le immagini risulteranno sempre ricche di dettagli, con una qualità invidiabile e colori vividi, prive delle fastidiose bruciature di bianco derivanti da riprese con forte luce. Interessante la possibilità di registrare video 4k/30FPS. Eppure, il comparto fotografico rappresenta indirettamente un grande problema...

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...il problema è che in casa Samsung qualcuno era ubriaco o era un grande genio del male, e tale soggetto ha ben pensato di produrre questi smartphone privi dello slot di espansione MicroSD. Qualcuno potrebbe obiettare "embè, chissenefrega? tanto il modello base ha 32 Gigabytes, il top di gamma ne ha 64, ogni problema è risolto". Così, purtroppo, non è.

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Non tutti sanno che dei 32 Gigabytes di memoria interna, dopo la formattazione, ne restano meno di 31, ed è una questione di File System. E' così e basta. Potete fare i salti mortali che quanto appena scritto non si cambia, è assiomatico. Anche il vostro hard disk da 1 Terabyte in realtà offre circa 931 Gigabytes dopo la formattazione. Ebbene, ai circa 31 Gigabytes di cui sopra va sottratto lo spazio per il sistema operativo e tutte le applicazioni Samsung preinstallate, riducendo il quantitativo di memoria disponibile ad appena 26 Gigabytes. Adesso, considerate che una singola fotografia scattata alla massima qualità pesa mediamente 4+ megabytes: fatevi due conti in tasca, e vi renderete conto che non è tutto oro quel che luccica.

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Un paio di parole a parte sulla batteria e, conseguentemente, sull'autonomia. Nel corso di questa recensione non abbiamo riportato valori sul quanto si possa utilizzare questo telefono con una singola carica, e l'abbiamo fatto volutamente: i tests in questo ambito lasciano il tempo che trovano poichè impongono delle condizioni di laboratorio che difficilmente riescono a ripetersi nell'utilizzo giornaliero. Anzi, non si ripetono mai. I numeri li conosciamo bene, eppure vogliamo darvi solo delle linee guida, veritiere e basate sull'esperienza (che, a giochi fatti, son quelle che contano più di ogni altra cosa):

  • Il Samsung Galaxy S6 Edge Plus ha una batteria con capienza pari a 3.000 mAh, che è un buon valore;
  • Eppure, l'incremento rispetto alla batteria del fratello in taglia ridotta è di soli 500 mAh, a parità di specifiche tecniche;
  • Ne consegue che l'aumento della batteria serve solo a tamponare il maggior bisogno di energia per via dello schermo più grande;
  • Se si utilizza il telefono in modo normale (e per normale si intende che lo si tiene in tasca/borsa/sul tavolo con lo schermo in stand by, che lo si prende per fare le proprie telefonate o per fare quella navigatina sul web/whatsapp/partitella occasionale eccetera eccetera), si arriva a fine giornata con una carica singola;
  • Se lo si tiene costantemente impegnato con un'uso avanzato (vedi schermo sempre acceso, visione di un film, navigazione web) non riusciamo a coprire le 10 ore;
  • Se l'uso diventa un pò meno pretenzioso, si fanno quelle 12-13 ore tipiche della giornata lavorativa e delle varie pause pranzo/caffè/merenda;
  • La carica ultrarapida ci aiuta in caso di uso pesante: Galaxy S6 Edge Plus si ricarica in circa 100 minuti.

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Il verdetto finale? Alla luce delle specifiche tecniche, dell'esperienza d'uso e del design la risposta è un sì secco. Il passo avanti rispetto ad S5 è notevole, e la concorrenza di nuova generazione (che abbiamo qui in redazione e che verrà recensita nei prossimi giorni) deve faticare molto per stargli appresso. Può essere lo smartphone che fa la moda e che, allo stesso tempo, può essere impiegato in modo produttivo senza perdere colpi, rimanendo più che sicuri che gli eventuali problemi di affidabilità verranno risolti dall'affidabile garanzia che solo un grande marchio può offrire. Le dolenti note sul prezzo (800+ euro, street price di circa 700 euro) vengono ampiamente stemperate dalle offerte con scheda ricaricabile o contratto, che permettono di diluire in 30 mesi il costo dello smartphone, quasi non sentendone il peso mese per mese.

 

Vogliamo ringraziare il Centro Wind New Way 2 SRL di
Roseto degli Abruzzi in Provincia di Teramo per averci
gentilmente concesso l'esemplare in prova.

Potete contattare l'azienda allo 085/8944817
dal Lunedì al Sabato.

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