Esiste un detto che recita "non c'è due senza tre", e chi sarei io per obiettare ad una frase che accompagna tutti noi da sempre? Beh, chi segue il nostro sito da un po' di tempo sa bene che ho già realizzato due articoli dedicati a soluzioni mini-ITX da gioco, meglio conosciute come "gaming minipc" oppure "console-killer", ed eccoci dunque arrivati al terzo!
Il perchè di tutto ciò? Beh potrei dirvi che ho esaurito lo spazio a disposizione sulla mia scrivania, che sono stregato da una sorta di passione per configurazioni del genere oppure che amo poter dimostrare - a chi necessita di "vedere per credere" - come si possa creare una configurazione di fascia alta in spazi così contenuti.
Per la stesura di questo articolo, che ha richiesto innumerevoli ore di lavoro ed ancor prima di "progettazione", ci tengo a ringraziare Fractal Design per averci offerto il case Node 202 con alimentatore Integra 450W incluso, GigaByte Italia per averci donato la motherboard GA-Z270N WiFi, iTek per averci inviato l'ennesimo kit LED RGB, ed infine Reeven per aver messo la ciliegina sulla torta spedendoci il dissipatore Brontes.
Curiosi dunque di vedere come un Core i7-7700K accompagnato da 32GB di memoria RAM, 2 SSD da 480GB ed una GTX 1070 da 8GB possano "comodamente" trovar posto in un volume di appena 10 litri?
Spunti di lettura:
[GUIDA] Assembliamo un mini-PC da gaming in collaborazione con Asus e SilverStone!
Al fine di rendere questo articolo più interessante - come già fatto da qualche tempo a questa parte per altre recensioni - e poter fornire alcuni dettagli non semplici da analizzare tramite una classica recensione sotto forma di testo, ho deciso di arricchirlo con svariati e particolari video, che naturalmente vi invito a guardare!
Ringraziamo lo staff di BLKInformartica per averci supportato nella registrazione delle video-review presenti in questo articolo:
Il protagonista principale di questo articolo, per ovvi motivi e senza screditare gli altri componenti, è senz'altro il case inviatoci da Fractal Design.
Il Node 202 giunto nei nostri laboratori non solo permette di assemblare un sistema completo - seppur con qualche rinuncia - in un volume di appena 10 litri, ma dispone inoltre di un alimentatore da 450W 80+ Bronze dal formato SFX già installato al suo interno.
Il costo di tale bundle, a nostro parere il migliore presente sul mercato, si attesta intorno ai 150€ (vedi shop online Alternate.it).
All'interno della confezione abbiamo trovato, ovviamente oltre al case che risultava bel protetto:
- la manualistica per istruzioni etc.;
- cavo di alimentazione;
- riser-card per il montaggio della GPU;
- gommini di appoggio per l'installazione orizzontale del case;
- stand per l'installazione verticale del case;
- un discreto numero di fascette e viti.
Maggiori informazioni sul case Node 202 più alimentatore Integra 450W di Fractal Design sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.
Di seguito il video dedicato all'unboxing ed overview:
La caratteristica principale del case Node 202 di Fractal, quella che ho apprezzato sin da subito dopo aver notato le dimensioni comparabili ad una moderna console, è la semplicità del design.
Nonostante il suddetto abbia delle modeste prese d'aria su entrambe le facce e relativi bordi, riesce a mantenere un aspetto sobrio ed elegante, cosa non da tutti a quanto pare. Il colore principale è il nero, sopratutto per la parte realizzata in alluminio, con alcuni dettagli lucidi, nella fattispecie presenti sul layout frontale e su tutto il bordo dello cabinet.
Nella parte frontale, oltre al logo del produttore, abbiamo un pannello I/O composto da 2 porte USB 3.0 Type A, jack da 3,5mm per cuffie/microfono e tasto di accensione retro-illuminato da un LED di colore bianco.
Ulteriore caratteristica "rubata" alle console è la possibilità di poterlo utilizzare sia in orizzontale, grazie agli appositi 4 gommini distanziatori forniti in bundle, sia in verticale tramite lo stand fornito.
La disposizione interna è molto semplice, e ricalca quanto visto sui case ITX analizzati nei precedenti articoli (ergo, i SilverStone Milo ML-08 e Raven RVZ-01).
Vi sono 2 "camere", la prima dedicata al comparto motherboard&PSU e l'altra dedicata completamente alla GPU. Questo permette non solo di organizzare al meglio il limitato spazio a disposizione, ma anche di ottimizzare al meglio la dispersione termica dei differenti componenti, così che l'uno non possa "interferire" con l'altro.
Come potrete inoltre notare dalle immagini di dettaglio allegate, il case è formato da 3 strati, quasi come fosse un sandwich. Quello principale e centrale non è altro che lo scheletro che mantiene il tutto fisso a sé, al quale poi vanno ad accoppiarsi i 2 "coperchi".
Questi ultimi, una volta rimossi, offrono l'accesso ai filtri antipolvere che permettono di salvaguardare i componenti. Per accedere a quello dedicato alla CPU basta semplicemente rimuovere il coperchio principale, mentre per rimuovere quelli dedicati a GPU e PSU bisogna rimuovere il coperchio che funge "da base", anche se i filtri magnetici sono in questo caso fissati allo scheletro principale.
Si tratta di una scelta un tantino azzardata, in quanto quest'ultima operazione non è molto semplice da effettuare una volta installati tutti i componenti necessari per il funzionamento del computer ... difatti il sottoscritto, infischiandone delle predisposizioni suggerite dal produttore, ha ancorato il filtro dedicato alla GPU nella parte esterna del case.
Probabilmente si tratta di una scelta "anti-estetica", ma sicuramente più pratica e funzionale. :P
Giunti al termine del tour, vi sono da analizzare altre due peculiarità di questo case.
Innanzitutto vi è, nel vano di alloggiamento della GPU, una sorta di sostegno regolabile per far si che questa ci si appoggi per aumentarne la stabilità. É una discreta soluzione, ma c'è da sottolineare come può essere incompatibile con alcune varianti delle attuali GPU in commercio; inoltre, sappiate che "sarete costretti a farne a meno" nel caso in cui si vogliano installare 2 ventole low-profile da 120mm.
Infine, un accenno al comparto storage. Questo case, date le risicate dimensioni, riesce difficilmente e solo tramite soluzioni "homemade" ad ospitare i classici HDD da 3.5" ma, come potrete vedere dallle immagini qui di seguito, offre il supporto a 2 drive da 2.5".
Questo avviene tramite una particolare gabbia posizionata vicino al PSU che si aggancia sul supporto centrale, e che divide le due zone principali del case stesso.
Una menzione d'onore va fatta in ultimo al PSU Integra da 450W 80+ Bronze, non modulare, che si trova in bundle con questo case.
Tale unità, prodotta per Fractal Design da FSP, è caratterizzata da capacitori Taiwanesi di buona qualità, una buona dose di protezioni (OPP / OVP / UVP / SCP / OCP), un'aspettativa di vita fino a 100.000 ore e ben 36A per le 2 uscite PCIex ad 8-pin.
Al fine di mantenere le giuste temperature, all'interno vi è una ventola da 80mm che andrà ad operare a pieno carico solo nel momeno in cui verranno raggiunti i 50°C.
Il componente "chiave" per l'assemblaggio di un sistema ITX è sicuramente la motherboard, si può dire "cruciale" nel momento in cui si sceglie di utilizzare un case compatibile esclusivamente con tale form-factor.
La motherboard GA-Z270N WiFi fornitaci da GigaByte Italia è la Z270 ITX più economica disponibile in commercio. Il suo prezzo è pari a circa 150€ (vedi shop online Amazon.it).
Questo però non significa che sia da scartare, anzi è caratterizzata da tutto quel che serve per assemblare un sistema completo e di fascia alta, anche se manca di alcune caratteristiche e peculiarità che, ad esempio, possiamo trovare sulla sorella maggiore GA-Z270N Gaming 5.
All'interno della confezione, oltre naturalmente alla motherboard, abbiamo trovato:
- DVD dei driver e manualistica;
- antenna per il modulo WiFi+Bluetooth;
- 2 cavetti SATA 6Gbps.
Maggiori informazioni sulla motherboard GA-Z270N WiFi di GigaByte sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.
Di seguito il video dedicato all'unboxing ed overview:
Come già sotto inteso nella pagina precedente, possiamo definire tale motherboard un prodotto dal profilo "serio" e non esteticamente esagerato come quelli accompagnati dall'etichetta "Gaming".
Come potrete notare voi stessi, la GA-Z270N WiFi è caratterizzata da un PCB di colore nero matto e non dispone dei classici e vistosi dissipatori per le fasi di alimentazione,dei numerosi LED RGB e via di questo passo.
Bensì, questa offre tutto il necessario per assemblare una configurazione di fascia alta ma senza fronzoli. Gli unici dettagli "degni di nota" in tal senso sono la piccola linea LED RGB che costeggia la sezione audio, ed il rinforzo per l'unico slot PCI-Ex presente a bordo.
Gli spazi son risicati, come in ogni motherboard Mini-ITX, per cui non c'è da meravigliarsi nel notare che lo slot per gli SSD NVMe sia posizionato sul retro, o che la batteria tampone sia fissata ad un componente del pannello I/O posteriore. Ciò nonostante, troviamo ben 6 porte SATA, un connettore USB 3.0 e 2 USB 2.0 per il pannello I/O frontale ... ma soli 2 header a 4-pin per ventole.
Tornando per un attimo al pannello I/O posteriore, possiamo dire che questo risulta davvero ben fornito in quanto offre:
- 4 porte USB 3.0 Type A;
- 1 porta USB 3.1 Type C;
- 1 porta PS2;
- 1 uscita video DVI-D e n.2 HDMI;
- 2 ingressi ethernet;
- sezione audio con 5 jack ed uscita S/PDIF.
Menzioniamo inoltre la presenza di un connettore per antenna esterna, in quanto ricordiamo le motherboard offre a bordo il modulo Dual Band Wireless-AC 8265NG di Intel, installato tramite un'ulteriore porta M.2 (formato 2230) posizionata alle spalle del connettore PS2.
Questo offre il supporto alle connessioni WiFi 802.11 AC, con velocità massima di 867Mbps, e Bluetooth 4.2.
La scheda di Gigabyte offre una sezione di alimentazione completamente digitale a cinque fasi per la CPU (Più precisamente 3 per i Core e 2 per la iGPU), e ad una fase per le RAM. I condensatori Durable Black (Certificati 10K) utilizzati sono stati customizzati per Gigabyte, quindi non li troverete sulle schede madri di altre marche. I mosfet 4C10N e 4C06N, invece, sono di ON Semiconductor e appartengono alla fascia media. Ogni fase dedicata alla CPU è gestita da una coppia 4C10N + 4C06N (Quest’ultimo di rinforzo al 4C10N in caso di Overclock), per un totale di 10 mosfet. A gestire le fasi di alimentazione della CPU (5+2) vi è l’Intersil ISL95858, espressamente dedicato alle soluzioni Intel di ultima generazione.
Ed infine andiamo ad analizzare la sezione audio, tutto sommato discreta - seppur ridotta all'osso. Qui padroneggia il chip audio ALC 1220 (120dB SNR), coadiuvato dai condensatori Nippon Chemicon.
L'audio generato risulta abbastanza immersivo, sopratutto nell'ambito videoludico (ricordiamo come sempre che non si tratta di un prodotto dedicato agli audiofili), anche se utilizzando dei sistemi audio alimentati via USB (come le nostre cuffie Speedlink Medusa 5.1) segnaliamo che è possibile notare la presenza di qualche rumore di fondo.
Ciò nonostante v'è da ricordare che le pretese non sono molte, sopratutto dato il formato ed il target della motherboard.
Di seguito la gallery completa dedicata alla motherboard GA-Z270N WiFi di GigaByte:
Arriviamo infine al dissipatore, ulteriore scelta "cruciale" nel momento in cui ci si trova ad assemblare computer così piccoli e sottili.
Piuttosto che rivolgerci ai marchi più blasonati in questo campo, abbiamo preferito dare visibilità a Reeven, un'azienda Taiwanese fondata tra il 2008 e il 2009, e cresciuta grazie ad una forte partnership con la giapponese Scythe.
Il dissipatore Brontes è caratterizzato da un'altezza massima di soli 59mm, dunque ideale per la maggior parte dei case a basso profilo disponibili in commercio (potenzialmente incompatibile con il case da noi utilizzato, anche se nelle prossime pagine scoprirete che non è così), oltre che da un design intrigante, specialmente per il colore giallo che caratterizza le pale della ventola da 100mm installata sulla parte superiore.
Al momento non conosciamo il prezzo per l'Italia, ma il prodotto risulta presente sul catalogo di Amazon.it e probabilmente verrà presto messo in commercio (ad occhio e croce, il suo prezzo si aggirerà intorno ai 40/45€).
Maggiori informazioni sul dissipatore Brontes di Reeven sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.
Di seguito il video dedicato all'unboxing ed overview:
Per la realizzazione di questo articolo non ho fatto altro che "trasformare" la classica configurazione di fascia Alta da noi utilizzata per le recensioni dei videogame, che passa dunque dal formato ATX a quello ITX.
Dunque, aldilà delle componenti precedentemente analizzate, ho praticamente "rubato" dalla sopracitata configurazione la CPU Intel Core i7-7700K coadiuvata da 2 moduli RAM DDR4 G.Skill TridentZ da 16GB (3200MHz CL15), la GPU Nvidia GTX 1070 G1 Gaming sempre di GigaByte ed infine ben due SSD da 480GB, nella fattispecie i modelli Transcend SSD220S e SanDisk Extreme Pro.
Sistemi di prova | |
BitsAndChips ITX Pro Build |
|
Processore |
Intel Core i7 7700K delidded |
Dissipatore |
Reeven Brontes |
Memoria RAM | |
Scheda Madre |
GigaByte GA-Z270N WiFi |
dGPU vendor frequencies heatspreader |
|
Driver |
|
SSD |
|
HDD |
WD Blue 1TB 3.5" - 7200rpm/64MB (via USB 3.0) |
Alimentatore |
Integra 450W 80+ Bronze (by FSP) |
Case |
Fractal Design Node 202 |
OS |
Windows 10 PRO x64 |
Periferiche | |
Monitor |
LG 29UM57 29" - 21:9 - 2560*1080p - 75Hz oc'ed |
Come anticipato nella prima pagina di questo articolo, ho preferito realizzare un video dell'intero assemblaggio della configurazione.
In questo modo, seppur siano necessari 19 minuti per apprezzarlo nella sua interezza, sono dunque riuscito a condensare diverse ore di lavoro ed esporre una serie di dettagli/problematiche/soluzioni difficili da replicare tramite un semplice testo accompagnato da immagini.
Armatevi dunque di pop-corn, sopratutto se siete in procinto di realizzare una configurazione simile, e godetevi questo mio "cortometraggio". :P
Assemblare una configurazione del genere, come avrete potuto notare dal video allegato nella pagina precedente, non è mai troppo semplice, sopratutto nel momento in cui ci si trova ad operare con prodotti mai utilizzati prima (in questo caso, tutti quelli a mia disposizione, dal case al dissipatore).
Fortunatamente, e come avevo progettato sin dall'inizio (l'idea di realizzare questo "mini PC da gioco" è nata a Marzo), il risultato finale vale tutti gli sforzi impiegati:
Durante la fase di assemblaggio ero conscio di una probabile incompatibilità tra il case, il quale da specifiche supporta dissipatori con altezza massima di 56mm, ed il dissipatore Brontes di Reeven da me impiegato, alto 59mm.
Fortunatamente, tale incompatibilità non ha creato alcun inconveniente in quanto sono riuscito a "chiudere il case al primo colpo" senza alcun problema di sorta, ergo ci sono diversi millimetri di gioco tra il supporto ufficiale in altezza e quello reale (e le soluzioni da adottare in casi disperati sono molte).
Operare in spazi così angusti non è mai semplice, sopratutto nel momento in cui ci sitrova a dover collegare i pin dedicati al tasto di accensione e relativo LED del pannello frontale. Dove stanno? Beh, sotto ai cavi di connessione di alimentazione della motherboard, al fianco dei moduli RAM di G.Skill.
La sfida più grande è sicuramente la capacità di trovare il giusto posto per ogni connettore di alimentazione, e cito la non apparente difficoltà nel connettere i cavi SATA per alimentare gli SSD.
Sfortunatamente ho notato a mie spese che risulta impossibile connettere le porte USB 3.0 offerte dal pannello I/O frontale del case, in quanto l'header risulta posizionato praticamente al di sotto del dissipatore. Anzi, devo ammettere che dati i numerosi tentativi effettuati per adattare/connettere le porte ho danneggiato non solo il connettore stesso, bensì anche l'header sulla motherboard.
Ergo, riuscirete ad utilizzarlo solo nel caso in cui opterete - ove possibile - per un dissipatore dalle dimensioni più contenute. Per quanto riguarda la GPU, come già anticipato sono stato costretto a rimuovere il supporto al fine di installare le due ventole da 120mm di Scythe che ho personalmente acquistato. Queste, settate a puntino e con regime massimo di rotazione pari a 2.000RPM circa, hanno garantito una ottima resa "termica" della GPU, la quale ha operato intorno ai 70°C a pieno carico.
Ad ogni modo posso affermare "mission accomplished".
Wait, you're telling me that there's some RGB LED strip inside it?!
Ebbene si, anche per questa configurazione ho sfruttato l'ennesimo kit LED RGB che ci ha prontamente fornito iTek.
Come per il precedente progetto, caratterizzato dal case RVZ01 di SilverStone, ho provedduto ad installare le 2 strisce LED offerte dal kit nel bordo superiore ed inferiore del case, fissando la centralina tramite bioadesivo al PSU, e lasciando affacciare il sensore infrarosso dalla griglia di presa d'aria del PSU.
Naturalmente, dato che quest'ultimo offre soli due connettori SATA, ho dovuto sfruttare uno sdoppiatore acquistato separatamente che da un connettore SATA sfocia in 2 connettori, uno Molex ed uno SATA.
L'effetto restituito è piuttosto buono anche se a case chiuso, dati gli spazi limitati così come le feritoie lato GPU, la potenza della retro-illuminazione viene un tantino offuscata.
Ad ogni modo non si cercava di illuminare a giorno i componenti, ma di accompagnarli con il colore che più ci aggrada lasciandoli così intravedere al buio, dall'esterno.
Ecco un esempio di come si comporta l'intero sistema:
Giunti a questo punto, ovviamente, bisogna fare le dovute considerazioni sui componenti principali di questo "piccolo" setup.
Il case Node 202 di Fractal Design si è rilevato davvero ottimo, a partire dal design. Grazie alle sue dimensioni minute ha permesso di realizzare una configurazione di fascia alta completa sotto ogni aspetto e senza particolari problemi; ha giusto qualche difetto ma di poco conto, come il supporto della GPU da rimuovere se si vogliono installare 2 ventole di supporto a quest'ultima.
Un ulteriore valore aggiunto viene fornito dalla PSU Integra 450W 80+ Bronze by FPS in bundle, la quale si è dimostrata capace di mantenere l'intero sistema con GPU in overclock senza alcun problema.
Nonostante sia caratterizzata da un design semplice e non ostentato, senza "eccedere" nella sezione di alimentazione, posso ammettere di essere rimasto sorpreso dalla piccola GA-Z270N WiFi di GigaByte, capace di ospitare qualsivoglia componente per assemblare una configurazione completa sotto ogni aspetto.
Quest'ultima appare sottodimensionata e nuda, data l'assenza di alcun dissipatore, ma vi assicuro che ha mantenuto per lunghe sessioni di gioco/carico intenso il 7700K senza battere ciglio, e senza raggiungere mai i 60°C sulla sezione di alimentazione (nonostante quelli raggiunti dalla CPU, e gli oltre 30°C ambiente).
Ciò sta a significare che GigaByte ha impiegato componentistica decisamente di qualità.
Arriviamo infine a spendere due parole per il piccolo dissipatore inviatoci da Reeven.
Questa bestiolina gialla ha ricevuto l'arduo compito di tenere a bada un Core i7-7700K, una CPU notoriamente calorosa, con l'aggravante di temperature ambiente elevate e spazi angusti ove l'aria calda tiene ovviamente a "ristagnare".
Durante le varie sessioni di gioco abbiamo notato una temperatura della CPU intorno ai 80/85°C circa, ed una decina in più nel momento in cui la stessa si trovava ad operare a pieno carico per lunghi periodi. Il che, per un dissipatore che non è stato appositamente progettato per tenera a bada dei TDP simili, non è affatto male.
La realizzazione di questo articolo ha suscitato in me nuovi spunti, e nuove idee per un prossimo che vedrà nuovamente protagonisti i sample analizzati. Generalmente si ha la tendenza ad overclockare le CPU, sopratutto quelle di ultima generazione data la loro maggiore propensione a raggiungere frequenze da capogiro, ma io stesso sono rimasto affascinato dalla possibilità di effettuare underclock ed undervolt (ottima propensione offerta dalla motherboard in prova).
L'idea è questa: "Core i7-7700K @4.5GHz vs @3.5GHz, cosa cambia nei videogame in 1080p & 4K utilizzando una GTX 1070?".
Naturalmente questo nuovo articolo richiederà un po' di tempo, bisogna riuscire a trovare il giusto equilibrio nell'undervolt, ma sarà curioso vedere la differenza tra consumi e temperature tra le due opzioni, ma sopratutto scoprire l'eventuale impatto in termini di FPS minimi/medi/massimi nei vari videogame.
Si ringrazia nuovamente Fractal Design, GigaByte Italia, iTek e Reeven per i sample gentilmente offerti.. appuntamento dunque al prossimo articolo, che li vedrà nuovamente protagonisti!