La tastiera KM-G12 di Aukey si presenta come una naturale evoluzione - in chiave più sofisticata e curata - della precedente ed apprezzata KM-G3, dalla quale eredita il medesimo form-factor "striminzito" e switch a vista.
Anche in questo modello troviamo un corpo realizzato in plastica rigida di colore nero, ma con un piano in metallo con finitura ruvida che si estende sino a metà profilo. Il peso complessivo sale fino a 1Kg, mentre le dimensioni complessive sono pari a 43,3*12,6*3,7cm (Dunque quasi invariate rispetto alla KM-G3).
La qualità costruttiva è nel complesso davvero buona, soprattutto per un prodotto che costa poco più di 50€, migliorata di uno step rispetto al precedente modello (N.B. anche questa volta troviamo il cavo di connessione USB con superficie in gomma, dunque sprovvisto del classico riverstimento - per i dispositivi "gaming" - realizzato in nylon intrecciato).
Spunti di lettura: Recensione Aukey KM-G3, l'economica tastiera meccanica RGB
In questo caso il layout è specifico in italiano, i tasti - 105 di numero per l'esattezza - hanno dimensioni nella norma ed i keycaps realizzati in ABS offrono finalmente un font più classico, decisamente più apprezzato rispetto al passato (Questa si che può essere sfoggiata anche in un ufficio!).
La particolarità di questa tastiera, oltre alla qualità complessiva in relazione al prezzo di vendita, è senz'altro la presenza di un "bordo retroilluminato". Eh sì, avete capito bene, il profilo trasparente che potrete ammirare nei seguenti scatti brilla al buio - ma anche al giorno - come se non ci fosse un domani!
Alcuni scatti di dettaglio per il profilo di questa interessante KM-G12 di Aukey:
Il retro della tastiera risulta piuttosto pulito ed ordinato, in quanto ospita solo i piedini di rialzo, i gommini d'appoggio e l'adesivo con le certificazioni.
La qualità dei gommini, questa volta tre in quanto n'è stato aggiunto uno centrale alla base (Contro i precedenti due), è davvero buona. Durante l'utilizzo, su qualsiasi superficie, perfino in presenza di un tappetino, sarà difficile "smuoverla" anche durante sessioni di gioco concitato.
I piedini, gommati anch'essi e realizzati con discreta cura, risultano ridimensionati rispetto ai precedenti, ed una volta aperti rialzano la tastiera di circa 1cm.
Infine possiamo notare, dando uno sguardo allo sticker contenente le certificazioni ed i numeri di serie, che il fabbisogno energetico della stessa è pari a 5V - 250mA, praticamente dimezzato rispetto alla KM-G3 (Nonostante vi siano sezioni aggiunte di LED RGB).
Anche a bordo della KM-G12 padroneggiano gli ormai ben conosciuti switch Outemu nella variante blue, già apprezzati in diversi prodotti economici e ricordiamo simili per caratteristiche/feedback ai più comuni Cherry MX Blue, il cui corpo risulta in bella vista.
Ricordiamo che questi sono garantiti fino a 50 milioni di pressioni, hanno una corsa di attivazione pari a 4mm (±0.2mm) e richiedono una pressione di circa 55g per essere attivati, generando il classico e stordente click delle tastiere meccaniche.
Ognuno di essi integra un LED RGB nella parte alta, che si nasconde sotto il corpo trasparente della struttura.