Partiamo subito con il dire che NBA 2K17 migliora alcune caratteristiche di NBA 2K16, ma al contempo ne peggiora altre.
Partendo proprio da queste ultime, non possiamo non citare una IA ai limiti della mediocrità quando si gioca a difficoltà elevata. Solitamente più si alza la difficoltà più l’IA dell’avversario è “smaliziata”. In questo caso accade l’opposto: l’IA dei nostri giocatori regredisce, soprattutto quando si è in fase difensiva. Sembra quasi che i propri giocatori vadano a farfalle! Dall'altra parte, invece, i giocatori avversari spesso tenderanno ad effettuare azioni piuttosto suicide: tireranno da tre quando vi è un corridoio per inserirsi ed appoggiare al tabellone o schiacciare, oppure al contrario tenderanno a inserirsi a testa bassa in una difesa già posizionata invece di portare a termine un'azione pensata, come ad esempio un pick and roll.
Una sola immagine per mostrare due cose: il menù della funzionalità "Replay", e gli enormi spazi che l'IA dei nostri giocatori lascerà alla squadra avversaria
Altro difetto, almeno per me, è il gameplay eccessivamente arcade. Personalmente avrei preferito una maggiore attenzione simulativa, attraverso cui ci si potesse realmente immedesimare giocando con il proprio alter ego (Più avanti parleremo della modalità Carriera). In questo caso la comunità di NBA 2K17 si è spaccata in due fazioni: c’è che appoggia il gioco così com’è, affermando che “essendo un videogioco è bello fare qualcosa che nella realtà non si sarebbe in grado di fare”, e c’è chi vorrebbe vedere gesti atletici più vicini alla realtà in pieno stile simulativo (Ad esempio, in questo video su YouTube viene evidenziato un recupero irreale!).
Ricollegandoci al video citato, possiamo allo stesso modo affermare che le ankle breaker sono decisamente facili da portare a termine, divenendo di fatto una di quelle tecniche che più utilizzerete, sebbene nelle partite reali non sia tra le tecniche più semplici o efficaci (Bisogna essere un buon giocatore per sfruittarle, oppure bisogna incontrare un difensore proprio scarso!).
Non solo i giocatori, ma anche gli arbitri ed i loro gesti sono stati resi benissimo: notate le mani di questo arbitro dopo un mio tiro da 3
Essendo sparito NBA Live di EA, per 2K è effettivamente difficile accontentare entrambe queste tipologie di videogiocatori. In precedenza i due titoli su dividevano la platea, come hanno fatto per anni PES e FIFA, quindi ora ci sarà necessariamente qualche scontento. Quest'anno sono i fan delle simulazioni. Ma di questo non si può certamente incolpare 2K. Una scelta doveva essere fatta, ed è stato priviliegiato lo spirito arcade.
Oltre ai difetti qui citati (Alcuni dei quali in realtà non lo sono per alcuni videogiocatori), vi sono comunque anche numerosi pregi, e non da poco: NBA 2K17 ci trasporta nitidamente nel mondo del basket statunitense, con i suoi colori, il suo gioco veloce e spettacolare, ed i suoi nomi.
Le azioni, una volta padroneggiato il sofisticato sistema di controllo, potranno essere veloci e spettacolari allo stesso tempo, con schiacciate, ankle breaker, pick and roll, stoppate e contropiedi fulminanti (Sono stati aggiunti anche i passaggi schiacciati, finalmente). Da questo punto di vista NBA 2K17 garantisce al giocatore una libertà incredibile. Su YouTube sono numerossimi i filmati pubblicati relativi alle azioni spettacolari che i videogiocatori di tutto il mondo sono stati in grado di portare a termine, e come detto in precedenza questo è quello che cercano moltissimi videogiocatori.