Prima di dare il mio giudizio sui prodotti in questione, mi sono premurato di utilizzarli in maniera intensa - come dispositivo principale - per 2 settimane, sia in ambito lavorativo sia videoludico.
Per quanto riguarda le cuffie Hebe M1, possiamo dire che sono senz'altro caratterizzate da un design piuttosto apprezzabile, si tratta di un prodotto dall'aspetto "giovanile e scanzonato", caratterizzato da una buona qualità costruttiva, anche nell'assemblaggio. La qualità delle plastiche e relativi inserti è piuttosto buona, ed il metallo utilizzato per l'arco di connessione offre una discreta rigidità, che conferisce sicurezza già dalla prima volta che le indossiamo (Difatti "incrociare i padiglioni" per fotografarne l'interno non è stato affatto semplice).
Da questo insieme, complici sia qualità che soluzioni utilizzate, deriva un comfort d'uso davvero elevato, il quale ha reso possibile indossare il prodotto per svariate ore, senza procurare alcun dolore. Un po' sottotono la qualità del microfono. Questo, complice anche la "lontananza" dalla bocca, rende obbligatorio l'aumento del guadagno, e sfortunatamente, in diverse conversazioni avvenute tramite Skype o Teamspeak, i miei interlocutori hanno notato che la mia voce aveva un effetto un tantino "ovattato".
Per quanto riguarda la qualità del suono, oltre ad un volume massimo piuttosto alto, possiamo dire che l'equalizzazione di base delle cuffie risulta "mediata" per qualsiasi tipo di utilizzo, che sia ascolto musicale oppure intrattenimento tramite videogame.
La cosa che più sorprende, come già visto nelle cuffie GH-S4 di Aukey, è stato il piccolo motore di vibrazione inserito all'interno di ogni padiglione, soluzione che probabilmente attirerà molti utenti. Una volta abilitato tramite il controller delle cuffie, questo andrà ad intercettare i toni bassi per poi amplificarli a tono, senza in alcun modo distorce il suono,facendo letteralmente vibrare il capo, anche al massimo del volume ed utilizzando tracce di tipo "bass boosted". Giocare a titoli come Battlefield o simili diventa uno spasso con questa opzione attiva, in quanto praticamente ogni esplosione la sentiremo direttamente nel cervello.
Tra i difetti, oltre al sopracitato microfono, possiamo notare un non perfetto isolamento dall'esterno, nonostante si tratti di una "cuffia chiusa", oltre alla retro-illuminazione LED RGB non programmabile, ed infine l'effetto surround 7.1 virtuale non proprio marcato.
Passando al mouse Zeus P1, durante i test ho potuto apprezzarne sia il design sia la scelta dei materiali. L'insieme, considerando il feedback offerto dai tasti fisici con switch Huano e la retro-illuminazione LED RGB (Ampiamente personalizzabile, seppur non proprio "billante"), ha generato una buona impressione complessiva.
Durante il periodo di prova ho potuto constatare che l'accoppiata offerta dall'ergonomia complessiva e dal sensore PIXART PMW3336DM-TZQU regala un buon feedback sia nel classico utilizzo SoHo sia con i recenti titoli FPS.
Questo funziona alla grande nel classico range di utilizzo per un utente comune, quindi tra i 1500DPI e talvolta fino a 3/4000DPI, ma devo ammettere che a valori ben più elevati (Ed impostando il polling-rate a 1000Hz) ho notato alcune incertezze.
Non trovando alcuna informazione certa in merito al sensore presente all'interno di questo mouse, il tutto mi porta a pensare che oltre un certo livello i DPI (più o meno dai 6000/7200 in su, valore effettivo del sensore PMW3330DM-TZQU, del quale conosciamo le specifiche tecniche effettive) potrebbero essere virtualizzati via driver (Pratica molto comune per i prodotti di questa fascia di prezzo).
Per fortuna, in ogni caso "poco importa" visto che difficilmente, dato il target di utenza di questo mouse, dificilmente sarà utilizzato con settaggi maggiori di 3000DPI, range in cui risulta abbastanza preciso anche con i piccoli o bruschi movimenti, ed un polling-rate di 500Hz.
In conclusione, possiamo dire che si tratta di prodotti nel complesso piuttosto interessanti, anche se non proprio perfetti, e che potrebbero benissimo spiccare tra i più rinomati concorrenti, sopratutto se il prezzo di vendita continuerà a scendere.. basta andare poco sotto i 50€!
Si rigrazia GAMDIAS per i sample gentilmente offerti.