Come già anticipato, il nostro super ed instancabile Rico si trova a Solìs, uno sperduto paese sudamericano la cui estensione è pari a 1024 km quadrati, dopo aver seminato panico e distruzione nella "Repubblica di Medici", nel mar Mediterraneo.
Questo viaggio intercontinentale è stato intrapreso dal protagonista al fine di scoprire maggiori informazioni circa il padre, ed il suo legame con le condizioni climatiche estreme che caratterizzano Solìs. Una volta giunto a destinazione, Rico scopre che dietro a tutto vi è nuovamente la Mano Nera, la quale - sotto il comando di Gabriela Morales - conduce un regime oppressivo che rende poco facile la vita degli abitanti del posto.
Trama a parte, però, sappiate che la struttura del gioco non cambia affatto rispetto ai precedenti capitoli della serie ... basterà difatti superare le prime ore di gioco per trovare familiarità con il gameplay.
Anche questa volta Rico non si troverà da solo a fronteggiare i nemici di turno, ma collaborerà con i ribelli del luogo - riuniti sotto la bandiera dell'Esercito Del Caos - ed al suo fianco vi sarà anche Mira Morales, amica e nativa del luogo nonchè cugina di Gabriela.
Durante il corso della storia, Rico dovrà aiutare i ribelli a conquistare le varie regioni di Solìs, con lo scopo di arrivare ai vertici della Mano Nera e sovvertire il sistema. Al contrario di Just Cause 3, dove per conquistare le varie regioni era necessario distruggere le infrastrutture principali (Tra cui i sistemi di propaganda e le statue del dittatore Di Ravello), in questo nuovo capitolo bisognerà effettuare diverse missioni a tema a seconda della regione in cui ci si trova.
Un maggiore realismo della battaglia tra ribelli ed oppressori viene offerto dall'introduzione del fronte di guerra. In buona sostanza, lungo il perimetro delle regioni conquistate, vi sarà un perenne combattimento tra le due fazioni (Che non terminerà fin quando non verrà conquistata la zona successiva, ergo arriveranno continuamente nuovi nemici).
Oltre a seguire le missioni relative al Progetto Illapa, cioè la storyline principale, ed effettuare gli "Attacchi sulla Regione", tramite i quali conquisteremo appunto i vari territori (L'espansione del fronte sarà graduale e relativa ai confini dei luoghi liberati, quindi non si potrà conquistare a casaccio), vi sono una serie di missioni secondarie, fondamentali per potenziare la nostra attrezzatura (Si parla principalmente del rampino).
Nel dettaglio ci verranno offerte missioni da Sargento - amico di Mira divenuto il capo dell'Esercito Del Caos - consistenti in operazioni puramente militari, e dall'archeologo Javi Huerta, il quale ci chiederà di esplorare le tombe delle famiglia dei precedenti dittatori (Qualcuno ha detto Tomb Raider?!), le quali ne contengono informazioni circa la reale storia d'inganni che li ha portati al potere.
Infine vi è Garland, una regista che ci offrirà potenziamenti in cambio dell'esecuzione di vari stunt ed inseguimenti a bordo dei più disparati veicoli presenti in gioco (E sappiate che, per quanto a nostro parere la fisica di guida lasci a desiderare, ce ne sono davvero tanti!).
La maggior parte dei potenziamenti, ccome anticipato, riguarda il rampino, che in Just Cause 4 raggiunge l'apice delle sue potenzialità.
Rispetto a Just Cause 3, dove i "booster" andavano utilizzati manualmente, in questo nuovo capitolo risultano integrati direttamente nell'utilizzo base del rampino, ed al contempo vengono migliorate le funzioni relative al riavvolgitore ed introdotto il sollevatore (Ergo, la possibilità di utilizzare a nostro piacimento una sorta di palloni aerostatici per sollevare cose o veicoli, persone oppure animali laddove vogliate).
In base al modo in cui vorremo utilizzarlo, sempre tenendo conto dei potenziamenti sbloccati, sarà possibile gestire nel dettaglio le sopracitate funzioni, registrabili secondo tre differenti preset.
La libertà di azione offerta dal rampino, sia durante le missioni che nei momenti di svago, complice la distruttibilità degli ambienti, raggiunge in Just Cause 4 la sua massima espressione ... il limite in questo caso sarà solo la vostra fantasia!
A far da corredo al rampino e tutto ciò che ne consegue, vi è un discreto arsenale di armi (Ahimè nessuna di queste sotto licenza, dunque puramente inventate), ognuna caratterizzata da una speciale abilità/funzione secondaria (Queste spaziano da lanciagranate sottocanna, raffiche teleguidate, oppure proiettili-razzo a ricerca).
Dulcis in fundo, vi è la tuta alare, abilità che in Just Cause 4 risulta disponibile sin dall'inizio, quindi non da sbloccare come nel precedente capitolo.
A nostro modo di vedere, considerando oltretutto l'inadeguatezza del sistema di guida dei veicoli, si tratta di uno degli aspetti fondamentali del gioco. Difficilmente vi troverete a guidare un'auto per raggiungere il punto di una missione, in quanto non c'è modo migliore che muoversi se non volando/planando.
Tuta alare che in questo nuovo capitolo può disporre di un piccolo razzo (Come in uno dei DLC di Just Cause 3), il quale offrirà la giusta spinta per continuare a volare, quando le correnti dei venti oppure l'attrazione dei tornado non sarà sufficiente, missili e tanto altro: