Con il lancio delle nuove console di Microsoft e Sony, come già discusso nell'occasione dell'articolo dedicato alle cuffie GXT 323W Carus di Trust, diverse aziende si sono impegnate per produrre nuovi accessori dedicati ai videogiocatori più incalliti, dalle cuffie ai gamepad e così via.
Circa tre anni fa abbiamo avuto l'opportunità di testare il gamepad Wolverine Tournament Edition di Razer, rimanendone piacevolmente colpiti, che non è venuta meno ai suoi impegni realizzandone una nuova versione in occasione del lancio delle Xbox Series X|S.
Diamo dunque il benvenuto al nuovo Wolverine V2, netta evoluzione del suo predecessore ed ugualmente disponibile in due versioni che si differenziano per feature e prezzo, naturalmente, concorrendo ai vertici della categoria assieme al Controller Wireless Elite per Xbox Series 2 di Microsoft.
La versione base - naturalmente meno costosa e disponibile ad un prezzo di circa 125€ - risulta disponibile nelle colorazioni bianca e nera, vanta due pulsanti multifunzione programmabili sul bordo superiore unitamente ai noti pulsanti mecha-tattili di Razer, ed offre una connessione cablata fissa tramite USB.
La versione più costosa - denominata Chroma ed oggetto di questa recensione, disponibile ad un prezzo di circa 200€ - vanta in più quattro ulteriori tasti personalizzabili disponibili sul retro, levette intercambiabili, D-Pad circolare, retroilluminazione RGB personalizzabile e connessione tramite cavetto USB Type C scollegabile.
Quale migliore occasione/scusa per passare un weekend a tema videogiochi se non questa? 😁
Il controller Razer Wolverine V2 Chroma è arrivato nei nostri laboratori all'interno della confezione retail, quella che chiunque può trovare al momento dell'acquisto, caratterizzata da uno sfondo di colore nero e dettagli in risalto grazie al tipico colore verde che identifica i prodotti Razer.
All'interno troveremo, in maniera ben riposta ed ordinata, i seguenti componenti:
- naturalmente, il controller;
- cavo di connessione USB Type C;
- le levette intercambiambili
- la manualistica edun set di adesivi con il tipico logo del produttore.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale, a questa pagina.
Di seguito le specifiche tecniche:
Se da un lato l'originale Wolverine ci ha colpito per la sua "spigolosità" che lo contraddistingueva rispetto al controller di base della Xbox One, ad oggi non possiamo fare altro che notare quanto questo nuovo Wolverine V2 tenda a ricordare le linee del controller top gamma di casa Microsoft.
Anche per questa nuova versione troviamo una scocca è realizzata in ABS di colore nero, con finitura "ruvida" che ricorda molto da vicino la medesima vista sulle tastiere del produttore, decisamente meno "predominante" rispetto al passato data l'espansione della superficie in gomma che raggiunge ora anche il layout anteriore.
Tale soluzione riprende in maniera similare quanto visto sul Controller Wireless Elite per Xbox Series 2, se non fosse che a separare la superficia in gomma dalla scocca in ABS troviamo ambo i lati una dorsale retroilluminata a LED RGB, in pieno stile Razer, davvero caratteristica e bella da vedere.
Sparisce la finitura nera lucida presente sui grilletti ed attorno al logo Xbox, ancora una volta sprovvisto di retroilluminazione ed accompagnato da un apposito LED di stato (Addio dunque alle impronte!). Tra le novità troviamo anche un rinnovato D-Pad, piuttosto ampio e questa volta non sostituibile come nel precedente Wolverine Ultimate, anch'esso ora forte dei tasti mecha-tattili.
Sul layout frontale troviamo inoltre i nuovi tasti dedicati alla condivisione istantanea (Ora funzionanti anche per i giocatori su PC, grazie al supporto introdotto dal nuovo Windows 11), così da rimanere in pari ai nuovi controller di Microsoft, mentre sul retro compaiono ancora una volta i due interruttori "trigger-stop" (Ricordiamo il sistema che - nel caso in cui sia attivato - trasforma i due grilletti LT/RT in due semplici tasti, che funzionano dunque in modalità ON/OFF all'evenienza).
Tale funzione è ottima nei titoli - ad esempio gli FPS oppure i picchiaduro - dove non ci sono veicoli da guidare, in cui il funzionamento in modalità "asse" risulta scomodo (Oltre che controproducente, dato che utilizzandoli in questo modo si rischia di usurare maggiormente - e di conseguenza danneggiare - il sistema).
Come per il precedente Wolverine Ultimate, Razer ha deciso di posizionare al centro del layout posteriore i tasti programmabili M3/M4/M5/M6, ancora una volta sotto forma di "grilletto".
Sempre sul retro del controller troviamo lo sticker che indica, oltre alle varie certificazioni del prodotto ed il numero di serie, il suo fabbisogno energetico, che scende ora a fino a 5V/300mA.
Sul bordo inferiore troviamo infine il jack TRRS, mentre su quello superiore tornano protagonisti i tasti aggiuntivi M1/M2 unitamente alla nuova porta di connessione USB Type C. Il cavo di connessione - ricordiamo staccabile esclusivamente per questo modello - vanta ancora una volta la classica fibra intrecciata e protettiva in nylon di colore nero, e risulta lungo ben tre metri.
Una delle feature ereditate dal precedente Wolverine Ultimate è senz'altro la possibilità di cambiare al volo entrambe le levette. Perfetto per offrire una maggiore versatilità a seconda del tipo di gioco, il sistema si affida ad un rapido aggancio di tipo magnetico, piuttosto "solido e stabile" anche durante le sessioni di gioco più concitate.
Eccovi alcuni scatti di dettaglio:
Unitamente a quella "classica", Razer offre in bundle due ulteriori levette:
- levetta più corta e con superficie convessa per offrire una maggiore velocità (Ad esempio quanto in un FPS si utilizza uno stile di gioco offensivo);
- levetta più lunga/alta, così da offire una maggiore precisione a scapito della velocità (Sempre rimanendo in ambito FPS, molto utile quando si cerca la precisione con il cecchino).
Di seguito alcuni scatti di dettaglio che dimostrano le differenze tra le tre levette:
Con dimensioni approssimative pari a 161,5 x 105,8 x 65 mm, il nuovo Wolverine V2 risulta più grande di circa mezzo centimentro rispetto al suo predecessore, ricordiamo avente dimensioni pari a circa 156 x 106 x 66 mm.
Tale differenza risulta piuttosto evidente anche dal vivo, così come risulta evidente l'aumento non indifferente dell'interasse tra le due levette, che passa da circa 6,3mm a circa 7,6mm.
N.B. Il Wolverine Ultimate, diretto predecessore del Wolverine V2 Chroma in prova,
vantava un peso dichiarato di circa 272g.
Tutto ciò si amalgama perfettamente alla decisione di abbandonare le spigolose linee del precedente Wolverine, sicuramente forte di una impostazione più "cattiva" dello stile di gioco, con l'intento di fornire una impugnatura più ergonomica.
L'obiettivo è dunque quello di garantire un accesso più comodo a bumper e grilletti, rendendo più semplice affrontare sessioni di gioco intense e prolungate.
Insieme ai nuovi controller non poteva mancare una nuova applicazione di gestione avanzata degli stessi, disponibile sia per utenti Xbox che per i videogiocatori su PC Windows, denominata "Razer Controller Setup for Xbox" e scaricabile gratuitamente dal Microsoft Store.
Tramite questa potremo gestire la forza dei motori di vibrazione, assegnare le funzioni dei tasti principali su quelli aggiuntivi, regolare la sensibilità delle levette (Anche al volo assegnando l'apposito tasto personalizzato), gestire appunto il sistema Chroma ed infine salvare il tutto in base a quanti profili vorremo, gestibili e rinominabili a nostro piacimento.
Naturalmente la stessa è capace di riconoscere ed aggiornare il firmware dei controller supportati, aggiungendo magari funzioni non disponibili al lancio oppure risolvendone i bug del caso.
Per quanto riguarda la gestione della retroilluminazione Chroma delle due caratteristiche dorsali a LED RGB, all'evenienza anche disattivabile, Razer ha previsto la possibilità di sfruttare unicamente l'effetto Respiro o Ciclico, oltre a quello Statico di seguito immortalato:
Durante il piuttosto intenso periodo di prova che ho dedicato al Wolverine V2 Chroma, durante il quale ho testato diversi titoli come Assassin's Creed, Forza Horizon 4 e compagnia bella, ho potuto constatare quanto dichiarato da Razer nella sua presentazione.
Unitamente alla superficie in gomma con trama antiscivolo che si espande sul frontale, separata da quella ruvida in ABS per mezzo della caratteristica striscia LED che attraversa ora tutto il layout frontale, devo ammettere che il design più "morbido" ha reso questo controller più ergonomico rispetto al suo predecessore.
Certamente non potrà piacere a tutti, sopratutto a chi era abituato - come il sottoscritto - a giocare in maniera "aggressiva" sfruttando la spigolosità dell'originale Wolverine, ma alla lunga la comodità di questa nuova versione è innegabile.
A parte le dorsali retroilluminate, che faranno tanto innamorare i videogiocatori amanti dei LED RGB, è allo stesso modo innegabile il vantaggio offerto dagli switch mecha-tattili Razer che offrono un'attuazione iper-responsiva, grazie ad una distanza di attuazione ridotta di 0,65 mm (Il 35% in meno della media dei controller a membrana), con una sensazione piacevolmente morbida al tocco.
Non dimentichiamo che per la gioia dei sostenitori Razer ha deciso di ampliare il loro impiego anche al D-Pad, motivo per il quale non risulta più "sostituibile" al volo come le levette, altra feature ereditata dal suo predecessore assieme ai quattro tasti programmabili a "grilletto" presenti sul retro.
Sinceramente, tenendo da parte il discorso connettività wireless offerto dalla controparte (Per i giocatori più incalliti si tratta solo di circa 70/80g di peso in più, con tutti gli "svantaggi" che un sistema a batterie senza fili può portare per quanto efficiente ed evoluto), credo che il Wolverine Chroma V2 di Razer abbia tutte le caratteristiche per diventare il controller di riferimento per gli utenti Xbox e PC Windows.
Certamente non si tratta di un prodotto accessibile a tutti, ricordiamo che si passa dai circa 65€ del controller originale in versione base ad una somma di circa 200€, ma è un acquisto che consiglio a chiunque possa permetterselo.
L'unico difetto da risolvere (Prendi appunti, Razer!) rimane ancora una volta l'assenza di un'apposita custodia fornita in bundle per conservarlo assieme ai suoi accessori, che dato il prezzo non dovrebbe mancare!
- Si ringrazia come sempre RAZER per il sample gentilmente offerto 😏