Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare degnamente questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di livello mainstream, proprio una di quelle che ormai da un paio di anni spopola tra i videogiocatori con budget che si aggira intorno alle 500€.
In possesso di una configurazione hardware simile a quella indicata tra i requisiti consigliati, anche un po meno prestante a dire il vero, vedremo nella prossima pagina che sarà facile ottenere i 60FPS medi a risoluzione 1080p, con dettagli grafici settati al massimo Vsync attivo (Come vedremo nella prossima pagina).
Come sempre in questi casi il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare a risoluzioni superiori al classico 1080p (il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K), senza dimenticare i monitor con ratio 21:9 e frequenza di aggiornamento superiore ai classici 60Hz.
REQUISITI MINIMI:
- OS - Windows 8/10 64-bit
- CPU - Intel Core i5-2500K oppure AMD FX-6350
- RAM - 8GB
- HDD - 43GB
- GPU - NVIDIA GeForce GTX 960 / GTX 1050 oppure AMD comparabile
REQUISITI CONSIGLIATI:
- CPU - Intel Core i7-5820K oppure AMD Ryzen 5 2600
- RAM - 16GB
- GPU - NVIDIA GeForce GTX 1060 6GB oppure AMD RX 580 8GB
I settaggi grafici del gioco ⇑
Proprio come il precedente capitolo della serie, e tutti i titoli di Milestone a partire da MXGP 3 dell'estate 2017, RIDE 4 è stato realizzato tramite il versatile Unreal Engine 4, opportunamente aggiornato ai giorni nostri, con le API DirectX 11 alla base di tutto.
Tra le impostazioni grafiche segnaliamo la possibilità di scegliere i dettagli degli oggetti e la qualità di ombre/texture secondo vari step, oltre alla presenza di differenti metodi di antialiasing (Ad esempio il Temporal-AA), l'occlusione ambientale, il bloom e il limite del framerate, se sbloccato oppure nei canonici step da 30/60/90/120FPS.
Se con il precedente capitolo abbiamo gioito per l'introduzione del nuovo engine grafico che ha stravolto le fondamenta della serie, con RIDE 4 possiamo assistere ad un notevole affinamento della tecnica che ci porta ai vertici di questo passaggio alla next-gen, che io stesso non mi aspettavo!
Sin dal primo avvio del gioco (Ci riferiamo ovviamente alla versione per PC Windows con i settaggi grafici impostati al massimo) è possibile notare non solo la rinnovata realizzazione delle moto e dei circuiti, ma sopratutto un netto miglioramento della gestione del sistema d'illuminazione dinamica.
Il cielo risulta davvero credibile, così come le luci generate dal sole che - come nella realtà a determinati orari - in alcune parti del circuito del caso abbagliano al punto la vista da distorcere la percezione dei colori.
La stessa cosa vale naturalmente per quanto riguarda gli scenari in notturna, con tutti i giochi di luci ed ombre prodotte sia dalle moto che dai sistemi di illuminazione dei circuiti, ma non solo. Grazie all'introduzione di un vero e proprio ciclo, potremo correre osservando le spettacolari luci arancioni di albe e tramonti. Tale miglioramento si può notare inoltre nel classico scenario di pioggia, con l'asfalto che nelle giuste inclinazioni diventa un vero e proprio specchio.
Oltre a tutto ciò possiamo notare l'introduzione di varie chicche che, sebbene qualcuno possa reputare poco importanti, aiutano a rendere la scena ancora più credibile. Un esempio - mostrato dalla .gif allegata qui sopra - è senz'altro l'interattività dell'olio presente nelle coppe dell'impianto frenante di molti modelli, che seguirà l'andatura del veicolo in maniera piuttosto credibile.
In secondo luogo troviamo una vera e propria restituzione grafica dell'usura degli pneumatici. Come potrete notare dall'immagine qui sotto che immortala lo pneumatico liscio da corsa di un super motard, all'avvio della gara questo apparirà alla vista "come nuovo" ed ancora con dei residui della certatura sull'intera superficie (Riquadro a sinistra), per poi deteriorarsi gradualmente (Riquadro a destra) e seguito dell'intenso stress a cui è sottoposto come nella realtà.
La ciliegina sulla torta che chiude questo fantastico quadretto è il comparto audio, che personalmente ho trovato parecchio migliorato. Ogni moto vanta un suo specifico timbro, apprezzabile sia a bassi regimi che quando "trema" prima di esplodere ad alti giri, con tanto di prepotenti scoppi in staccata.