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Stento a crederci, ma la realtà dei fatti è questa. Sono passati oltre cinque anni dal debutto dell'originale RIDE, titolo di Milestone nato dalle antiche ceneri di Super-Bikes Riding Challenge, e che ci ha fatto "tornare in sella" dopo tanti anni di digiuno.

Il suo successo non indifferente ha fatto si che gli sviluppatori, probabilmente già pronti mentalmente a mettersi al lavoro, si concentrassero ancor di più al punto da rilasciare circa un anno dopo RIDE 2, versione migliorata ed ampliata del titolo originale, e successivamente a rielaborare il tutto in chiave Unreal Engine 4 a Dicembre 2018 con RIDE 3, che tra critiche e consensi ci ha accompagnato fino a pochi giorni fa.

In un momento piuttosto delicato, ossia la preparazione "al salto verso la next-gen" come abbiamo già discusso in occasione della recensione di WRC 9 di Nacon, Milestone se ne esce di prepotenza con RIDE 4, mostrando con sfrontatezza e convinzione il culmine degli ultimi due anni di fatica dedicata al progetto.

ride 4 home lr

Sfruttando partnership importanti come quelle strette con Yamaha Motors e Bridgestone, questo quarto capitolo della serie si presenta con un ampio ventaglio di novità. In prima battuta troviamo una intera rivisitazione dei modelli CAD di moto e scansioni laser dei circuiti, seguita dall'introduzione del ciclo giorno-notte che si potrà osservare nelle nuove corse di tipo "Endurance", meteo variabile, fisica di guida migliorata, l'introduzione dell'intelligenza artificiale A.N.N.A. (Acronimo di Artificial Neural Network Agent) e tanto altro! Personalmente sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo nuovo capitolo, e non vedo l'ora di mostrarvi nel dettaglio le novità che ci hanno colpito. 

RIDE 4 è disponibile negli store fisici ed anche tramite Steam dal 08 Ottobre (2020) per console e PC Windows, per quest'ultma piattaforma venduto al prezzo 49,99€.

Sin dal lancio sono previsti già due DLC venduti al prezzo di 2,99€ ciascuno (European Bikes Pack che aggiunge Ducati 916 - 1994 e Triumph Street Triple R - 2014 con 5 eventi aggiuntivi, Japanese Bikes Pack cheaggiunge la Yamaha FZ-1N 2009 e Suzuki GSX-R 1000 - 2014 con 5 eventi aggiuntivi), e inoltre il Credits Multiplier che al prezzo di 4,99€ garantirà l'ottenimento di crediti raddoppiati al termine di ogni gara.

Spunti di lettura: 
Recensione RIDE 3 e test su PC Windows, l'evoluzione continua
Milestone rivela RIDE 4, in arrivo nel 2020
RIDE 4, Milestone annuncia il debutto ad Ottobre 2020!
INSIDE RIDE 4, disponibile il primo episodio che ne racconta lo sviluppo e le feature
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RIDE 4 al debutto, disponibile il trailer di lancio

 


Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare degnamente questo titolo su PC bisogna essere in possesso di una configurazione hardware di livello mainstream, proprio una di quelle che ormai da un paio di anni spopola tra i videogiocatori con budget che si aggira intorno alle 500€.

In possesso di una configurazione hardware simile a quella indicata tra i requisiti consigliati, anche un po meno prestante a dire il vero, vedremo nella prossima pagina che sarà facile ottenere i 60FPS medi a risoluzione 1080p, con dettagli grafici settati al massimo Vsync attivo (Come vedremo nella prossima pagina)

Come sempre in questi casi il vantaggio di avere una configurazione di buon livello sarà quello di poter giocare a risoluzioni superiori al classico 1080p (il gioco supporta le risoluzioni 2K/4K), senza dimenticare i monitor con ratio 21:9 e frequenza di aggiornamento superiore ai classici 60Hz.

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REQUISITI MINIMI:

  • OS - Windows 8/10 64-bit
  • CPU - Intel Core i5-2500K oppure AMD FX-6350
  • RAM - 8GB
  • HDD - 43GB
  • GPU - NVIDIA GeForce GTX 960 / GTX 1050 oppure AMD comparabile

REQUISITI CONSIGLIATI:

  • CPU - Intel Core i7-5820K oppure AMD Ryzen 5 2600
  • RAM - 16GB
  • GPU - NVIDIA GeForce GTX 1060 6GB oppure AMD RX 580 8GB

RIDE 4 settaggi graficiI settaggi grafici del gioco 

Proprio come il precedente capitolo della serie, e tutti i titoli di Milestone a partire da MXGP 3 dell'estate 2017RIDE 4 è stato realizzato tramite il versatile Unreal Engine 4, opportunamente aggiornato ai giorni nostri, con le API DirectX 11 alla base di tutto.

Tra le impostazioni grafiche segnaliamo la possibilità di scegliere i dettagli degli oggetti e la qualità di ombre/texture secondo vari step, oltre alla presenza di differenti metodi di antialiasing (Ad esempio il Temporal-AA), l'occlusione ambientale, il bloom e il limite del framerate, se sbloccato oppure nei canonici step da 30/60/90/120FPS.

Se con il precedente capitolo abbiamo gioito per l'introduzione del nuovo engine grafico che ha stravolto le fondamenta della serie, con RIDE 4 possiamo assistere ad un notevole affinamento della tecnica che ci porta ai vertici di questo passaggio alla next-gen, che io stesso non mi aspettavo!

RIDE 4 ducati monza oil

Sin dal primo avvio del gioco (Ci riferiamo ovviamente alla versione per PC Windows con i settaggi grafici impostati al massimo) è possibile notare non solo la rinnovata realizzazione delle moto e dei circuiti, ma sopratutto un netto miglioramento della gestione del sistema d'illuminazione dinamica.

Il cielo risulta davvero credibile, così come le luci generate dal sole che - come nella realtà a determinati orari - in alcune parti del circuito del caso abbagliano al punto la vista da distorcere la percezione dei colori.

La stessa cosa vale naturalmente per quanto riguarda gli scenari in notturna, con tutti i giochi di luci ed ombre prodotte sia dalle moto che dai sistemi di illuminazione dei circuiti, ma non solo. Grazie all'introduzione di un vero e proprio ciclo, potremo correre osservando le spettacolari luci arancioni di albe e tramonti. Tale miglioramento si può notare inoltre nel classico scenario di pioggia, con l'asfalto che nelle giuste inclinazioni diventa un vero e proprio specchio.

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Oltre a tutto ciò possiamo notare l'introduzione di varie chicche che, sebbene qualcuno possa reputare poco importanti, aiutano a rendere la scena ancora più credibile. Un esempio - mostrato dalla .gif allegata qui sopra - è senz'altro l'interattività dell'olio presente nelle coppe dell'impianto frenante di molti modelli, che seguirà l'andatura del veicolo in maniera piuttosto credibile.

In secondo luogo troviamo una vera e propria restituzione grafica dell'usura degli pneumatici. Come potrete notare dall'immagine qui sotto che immortala lo pneumatico liscio da corsa di un super motard, all'avvio della gara questo apparirà alla vista "come nuovo" ed ancora con dei residui della certatura sull'intera superficie (Riquadro a sinistra), per poi deteriorarsi gradualmente (Riquadro a destra) e seguito dell'intenso stress a cui è sottoposto come nella realtà.

La ciliegina sulla torta che chiude questo fantastico quadretto è il comparto audio, che personalmente ho trovato parecchio migliorato. Ogni moto vanta un suo specifico timbro, apprezzabile sia a bassi regimi che quando "trema" prima di esplodere ad alti giri, con tanto di prepotenti scoppi in staccata.

ride 4 tires degradation

 


La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della nostra nuova build ATX basata sul case Byzon Advanced di iTek, illuminata a giorno dalle strisce LED ARGB ARYA, nella quale trova posto la motherboard AsRock B450 Steel Legend che fa da base alla fiammante accoppiata casalinga tra la CPU Ryzen 7 3700X e la GPU RX 5700XT Gaming OC (GigaByte) di AMD.

Il tutto senza dimenticare ovviamente l'intramontabile configurazione ITX di fascia entry-level realizzata in collaborazione con SilverStone ora aggiornata, accreditata di CPU Intel Core i3-6100 ed ora accompagnata dalla GPU AMD RX 580 in variante Nitro+ di Sapphire.

Come accade (Purtroppo!) su molti titoli, recenti e non, anche RIDE 4 non dispone di alcun benchmark per verificare le effettive prestazioni di ogni configurazione hardware. Nonostante ciò, abbiamo deciso di monitorare gli FPS durante una corsa al Mugello di pomeriggio con meteo sereno, monitorando i parametri di sistema tramite MSI Afterburner, GPU-Z ed il Task Manager di Windows.

 

Sistemi di prova

B&C ITX Entry Level

B&C Enthusiast ATX

Processore

Frequenza

Intel Core i3 6100

stock

AMD Ryzen 7 3700X

stock

Dissipatore

Raijintek Pallas 120 RGB

Arctic Liquid Freezer II 360

Memoria RAM

2*8GB DDR4 G.Skill TridentZ

@3200MHz (CL16)

2*16GB DDR4 G.Skill TridentZ

@3200MHz (CL15)

Scheda Madre

AsRock B150M ITX

AsRock B450 Steel Legend

dGPU

vendor

frequencies

heatspreader

AMD RX 580 8GBD5

Sapphire Nitro+

1411MHz-8GHz

(core-memory)

AMD RX 5700XT 8GBD6

GigaByte Gaming OC

≈1905MHz - 14GHz

(boost-memory)

Driver

Adrenalin 2020 20.9.2

SSD

OCZ Arc 100 240GB

SanDisk Extreme Pro 480GB

Transcend SSD220S 480GB

HDD

Seagate Momentus 1TB

2.5" - 5400rpm/8MB

Toshiba L200 2TB

2.5" - 5400rpm/128MB

Alimentatore

EVGA Supernova 750W 80+

SilverStone Strider Gold 850W

Case

SilverStone RVZ033

iTek LED RGB

iTek Byzon Advanced

iTek ARYA ARGB LED strips

OS

 Windows 10 - 2004 (x64) - Build 19041.450
Periferiche

Razer Blackwidow X Chroma

Razer Mamba Wireless & mousepad Sharkoon 1337 RGB XXL

Razer Wolverine Tournament Edition

Monitor

LG 29WK600

29" - 21:9 - 2560*1080p & simulated resolution

 

La media degli FPS ottenuti dalla configurazione entry-level, settando la risoluzione 1080p ed i dettagli grafici al massimo, si è attestata su ben 75.9FPS (43.6 Min, 88.9 Max)  con l'utilizzo della GPU al 100% e VRAM occupata di poco superiore ai 3.5GB, utilizzo medio della CPU pari al 85% circa e memoria di sistema utilizzata intorno ai 4.6GB.

Davvero niente male, sopratutto considerando il discreto dettaglio grafico restituito assieme alla giusta fluidità, pur avendo una CPU che nemmeno lontanamente viene indicata tra quelle suggerite dagli sviluppatori.

ride 4 mugello bench 6100 580

• screenshot provenienti dal sistema con GPU AMD RX 580 e CPU Intel Core i3-6100, durante l'esecuzione del test con le massime impostazioni grafiche, VSync disabilitato e risoluzione 1.920*1.080p

Lo stesso discorso vale - ovviamente - per la configurazione hardware più prestante, che ha digerito il nostro test a risoluzione 2.560*1.080p con i massimi settaggi grafici, garantendo i 113.4FPS medi (102.5 Min, 120 Max limitati) con un utilizzo medio della CPU pari al 25% circa, VRAM occupata intorno ai 4.5GB e la memoria di sistema, in toto, intorno ai 5.5GB..

.. fortuna che gli sviluppatori suggerivano un minimo di 8GB ed un massimo di 16GB! 😂

ride 4 mugello bench 3700x 5700xt

• screenshot provenienti dal sistema con GPU AMD RX 5700XT e CPU AMD Ryzen 7 3700X, durante l'esecuzione del test con le massime impostazioni grafiche, VSync disabilitato e risoluzione 2.560*1.080p

 


Alla base di RIDE 4 vi è come di consueto un alto livello di personalizzazione sia per la moto che per il protagonista, potrà essere sia uomo che donna. Al primo avvio potremo scegliere lo stile di guida, se conservativo o con le spalle in fuori, quanti e quali piedi tenere a terra in partenza, con quante dita utilizzare freno/frizione e così via.

Per quanto riguarda la parte meccanica, ogni moto potrà essere personalizzata utilizzando i crediti vinti ad ogni gara secondo le componenti basilari, ossia motore, sospensioni, sistema di scarico, sistema frenante e così via. Modifiche che "si sentono" il giusto pad alla mano, spesso e volentieri necessari se si vuole affrontare il tutto seguendo il giusto spirito di competizione, ovviamente in base alla difficoltà selezionata.

Per quanto riguarda la parte estetica, ogni utente avrà la possibilità di scegliere tra le livree predefinite oppure realizzarne una propria, sfruttando le proprie capacità oppure scaricando dalla community sticker/grafiche oppure interi set. La stessa cosa vale anche per il vestiario del pilota, con la possibilità di registrare vari preset da utilizzare a seconda dell'occasione.

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A parte le classiche modalità online che vanta server dedicati, le cui lobby si riempiranno via via con il passare del tempo, il cuore del gioco è come sempre la modalità Carriera, ampliata a dismisura in questo titolo rispetto al predecessore.

Questa comprende inizialmente tre leghe suddivise per continenti, ossia lega Americana, Asiatica ed Europea, le quali proporranno al giocatore diverse sfide opportunamente geolocalizzate. Ogni lega prevede una sorta di "patente", ossia un determinato numero di ostiche sfide (Sezioni a tempo e/o a cancelli da superare a certa velocità, time attack, track day con l'obiettivo di compiere un certo numero di sorpassi) da superare senza fare alcun errore (Pena il riavvio immediato della stessa senza chiudere alcun occhio), che se completata con l'oro regalerà una specifica moto.

All'inizio dovremo scegliere a quale specifica lega partecipare, e successivamente raggiungere gli obiettivi necessari per sbloccare le restanti due oltre alla Lega Mondiale, anch'essa con la sua "patente". Il ventaglio delle competizioni - suddivise per eventi dedicati a specifiche categorie e/o annate - aumenta così a dismisura. Tra le altre cose, raggiungendo specifici obiettivi con alcuni marchi, verremo chiamati a correre in alcuni eventi come tester ufficiali.

A conclusione di ciò troveremo la World Superbikes Leauge e, novità, la World Endurance League.

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Come già anticipato, RIDE 4 introduce gli eventi di tipo Endurance, ossia delle corse di lunga durata - da 20 minuti a 24 ore - dove alla partenza i piloti devono raggiungere le proprie moto in corsa, le quali prevedono pit-stop animati da sfruttare al meglio in base alla propria strategia (Relativamente al consumo di carburante e degli pneumatici). Insomma, il modo migliore per sfruttare il nuovo ciclo giorno-notte e le condizioni metereologiche dinamiche!

Il tutto ci porterà a correre su di un totale di 30 circuiti ufficiali e non sparsi per il mondo, molti dei quali caratterizzati da diverse varianti, e salire in sella a ben 176 moto di varie annate, cifra alla quale bisognerà aggiungere altri 81 mezzi che verranno introdotti dai successivi DLC gratuiti ed a pagamento. Ognuna di queste sarà ben categorizzata (Sportiva, Naked, Motard, da Corsa e così via), e caratterizzata da un coefficiente numerico che va da 1 a 999, utile a suggerirne le prestazioni complessive (Numero che ovviamente aumenta se si apportano migliorie meccaniche).

Rispetto al precedente capitolo troviamo dunque un numero inferiore di modelli, in quanto sono stati ricreati da capo e non "ricopiati" dal precedente capitolo. Per la gioia di molti sono state eliminate le moto da turismo, insieme sfortunatamente alle 125cc 2 tempi, ed al loro posto introdotte per la prima volta le Harley Davidson (Che per carità saranno pure bellissime da "vedere e guidare", ma "correrci" è tutta un'altra storia!).

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Per quanto riguarda il modello di guida, questo segue chiaramente le fondamenta della serie, alle quali sono stati effettuati gli aggiornamenti del caso. Utilizzando la fisica realistica possiamo notare diversi miglioramenti, i quali lasciano chiaramente intendere che sviluppatori hanno deciso di spostare l'ago della bilancia verso la simulazione e non l'arcade, ma senza esagerare.

Pad alla mano, la differenza di peso e potenza da moto a moto si sente abbastanza. Bisogna imparare a conoscerle nei minimi dettagli per sfruttarle al 100% (Da qui il "livello di affinità" suggerito in gioco) e saper riparare gli errori effettuati, ma ancor di più bisogna realmente dare peso al proprio stile di guida per far si che il consumo degli pneumatici non diventi un serio problema (Entrare in curva derapando, così come uscirci sfruttando al massimo il controllo di trazione non li farà durare più di tre o quattro giri.. la differenza si avverte un giro dopo l'altro!), sopratutto con le moto di grossa cilindrata che tendono a strapparli in paio di curve. 

Per raggiungere i migliori risultati servirà dunque scegliere la mescola giusta, effettuare una messa a punto accurata, comprendere come e quanto velocemente scendere in piega o aprire il gas e saper gestire la gara, sopratutto nel caso di pioggia e/o meteo dinamico (L'asfalto bagnato è una rogna come nella realtà, fidatevi!).

Dulcis in fundo, la difficoltà di gioco. L'introduzione dell'intelligenza artificiale A.N.N.A. ha colmato quel vuoto che c'era nel precedente capitolo, offrendo un elevato livello di sfida - anche ai settaggi medio/alti - e la naturalezza di avversari che non sembrano correre su rotaie, ma "piuttosto umani" e capaci spesso di sbagliare (E che diamine, non posso perderlo sempre e solo io l'anteriore quando oso in curva!).

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Devo esser sincero, trovandoci a "fine generazione" non mi aspettavo un miglioramento così marcato da RIDE 4 rispetto al suo predecessore.

Al contrario di quanto dichiarato da altri siti specializzati, che hanno testato il gioco su console e poco importa quale, posso garantirvi che questo nuovo capitolo della serie garantisce su PC Windows - con dettagli grafici settati al massimo - un notevole colpo d'occhio.

Già dai primi minuti di gioco ho potuto notare quanto tutto sia più "definito" ed agli occhi "realistico" rispetto al passato, tanto da farmi pensare "Ehi, è vero che manca uno scenario aperto ma questo mi sembra complessivamente al livello di Forza Horizon in termini di qualità visiva".

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La fedeltà del sistema d'illuminazione, le diverse chicche come l'olio delle coppe interattivo ed il consumo visivo degli pneumatici, un comparto audio ancora più convincente e tanto altro mi portano a dire "Sì, ancor più di quando lo dissi ai tempi di RIDE 2, questo sì che è il Gran Turismo delle moto!".

La personalizzazione di moto e pilota, le patenti con ostiche ed alle volte frustranti sfide, le varie competizioni, il consumo degli pneumatici da gestire e magari un cretino dell'AI da evitare perchè è scivolato tentando di superarci al limite, quella costante voglia e necessità di correre che ti fa pensare "ancora un'altra gara e poi chiudo".. ah quanto mi mancava provare una sensazione del genere!

Avremo la possibilità di correre sugli storici rettilinei nostrani di Monza, sgattaiolare dalle Biondetti del Mugello e destrarsi tra le curve di Imola, ma perchè no di affrontare il leggendario Nurburgring Nordschleife ed ammirare la ruota panoramica di Suzuka, sopravvivere al cavatappi di Laguna Seca e così via.

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Per quanto mi riguarda, RIDE 4 è capace di offrire intense emozioni e non può assolutamente mancare nella libreria di un appassionato delle due ruote, sopratutto se si tratta di un giocatore che su PC Windows dispone - come abbiamo potuto appurare - di una configurazione mainstream ed un discreto monitor 1080p, attraverso i quali può godere appieno dell'ultima fatica di Milestone.

Al momento non sappiamo se l'aggiornamento "next-gen" che arriverà a inizio 2021 per PS5 ed XBox Series X|S porterà novità in termini grafici anche sulla versione PC, ma dato il livello raggiunto da questo titolo una cosa è certa: per la prossima generazione non vogliamo, esigiamo un RIDE che sia equivalente ad un Forza Horizon e che offra uno scenario aperto su cui correre!

Si ringraziano Kotch Media e Milestone per la chiave di gioco digitale,
gentilmente offerta per la realizzazione di questo articolo.

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Pro

  • Ottima realizzazione del comparto tecnico/grafico/sonoro, sebbene ci troviamo al termine di questa generazione
  • Gameplay ben strutturato, fisica di guida appagante ed AI non semplice da contrastare
  • Alto tasso di intrattenimento grazie alla estesa Modalità Carriera
  • L'introduzione del meteo dinamico con ciclo giorno-notte, della migliorata simulazione degli pneumatici, di A.N.N.A. e delle corse di tipo Endurance fanno la differenza
  • Non si potrebbe chiedere di più in quanto a personalizzazione grafica delle moto e del vestiario

Contro

  • Alcuni piccoli bug da risolvere, e componenti di gioco da "livellare"
  • Perchè diamine non possiamo avere un completo supporto ai monitor con rapporto di forma 21:9, sia nella modalità foto che nella visuale dal casco?!

Il voto di Bits and Chips

8 5