Requisiti hardware e qualità grafica:
Gli sviluppatori hanno dichiarato che per far girare questo titolo su PC bisognerà essere in possesso di una configurazione hardware di discreto livello, sopratutto per quanto riguarda la CPU.
In possesso dei requisiti minimi, l'esperienza di gioco risulterà vicina a quella ottenuta sulle attuali console next-gen. L'unico vantaggio di avere una configurazione di alto livello sarà quello di poter giocare con impostazioni grafiche settate al massimo ed a risoluzioni superiori del classico 1080p, con un framerate non bloccato a 30FPS ma, comunque, con valori non superiori ai 60FPS.
Wolfenstein: The OldBlood, come il precedente The New Order, utilizza il motore grafico id Tech 5 sviluppato da id Software, reso popolare per l'utilizzo delle MegaTexture (maggiori informazioni qui e qui). Il risultato ottenuto è difatti il medesimo, salvo alcuni particolari che risultano di poco più curati a scapito delle prestazioni, ossia rimangono i pregi/difetti del titolo precedente (ormai ci abbiamo fatto il callo, Ndr.).
Anche questa volta ci troveremo indubbiamente di fronte a scenari mozzafiato con la percezione di una linea d'orizzonte decisamente distante, ed appagante per gli occhi, grazie agli effetti "haze flare", ma con una eccessiva perdita di qualità laddove si va a visualizzare qualsivoglia tipo di oggetto da vicino.
Difatti in molti casi ci si troverà nella situazione di poter "ammirare" alcuni spigolosi e decisamente poco definiti particolari che a momenti ci saremo aspettati di vedere sulla vecchia PlayStation 2, oppure di notare, nei casi in cui si gira bruscamente la visuale, un evidente pop-in delle texture ed un brusco calo del framerate (gioie e dolori derivate dalla tecnica di streaming di quest'ultime).
cit. again: "un'immagine che vale più di mille parole"