Una volta portata a termine l'impresa risulta necessario effettuare la "calibrazione", ossia la procedura che ci permette di posizionare alla giusta distanza l'estrusore dal piatto.
Questo è il primo passo per eseguire delle stampe corrette, e consiglio di farlo una volta posizionata la stampante in maniera definitiva all'interno della vostra stanza/laboratorio (Serve una base perfettamente piatta, in quanto ogni piccolo movimento/spostamento può richiedere una nuova calibrazione).
Giunti a questo punto "siamo pronti a stampare", per così dire. Utilizzare un prodotto del genere richiede le giuste conoscenze per quanto riguarda la "modellazione 3D", nel caso in cui vogliate procedere a creare personalmente il modello da stampare in caso di necessità, oppure una buona capacità di ricerca per modelli già pronti sul web (Consiglio di visitare il portale Thingiverse).
Altri fattori importanti per la stampa, alcuni già anticipati nelle pagine precedenti, sono innanzitutto la qualità del filamento (Consigliamo di acquistarne uno di media qualità "per farsi le ossa", così da poter inoltre sperimentare le varie opzioni di stampa, come velocità di stampa/ventola raffreddamento e temperature di estrusore/piatto), e garantire la giusta base per i modelli che andremo a stampare.
La soluzione migliore, per quanto riguarda questo ultimo punto, è quella di sovrapporre al piatto originale una lastra di vetro di spessore pari a circa 0.3cm, e spruzzarci sopra della lacca giusto qualche momento prima di iniziare a stampare. Tale accoppiata garantisce la migliore aderenza durante la stampa, ed allo stesso tempo una discreta facilità nel rimuovere il prodotto al termine dell'operazione di stampa.
Vi è poi da considerare la velocità di stampa. Non buttatevi a capofitto in quanto i periodi sono comunque lunghi (Preferite sempre una velocità media, alte velocità possono portare a diverse imprecisioni). Vi è poi la possibilità di upgrade/mod da poter effettuare sulla stampante stessa. Cito ad esempio la possibilità di poter stampare un ugello di raffreddamento a 360°C al posto di quello standard, supporti per le bobine di filamento oppure addirittura l'installazione di un sensore di prossimità che evita la necessità di calibrazione iniziale del piatto, in quanto la effettua in real-time.
Veniamo infine alla nostra esperienza diretta. Il mio scopo era quello di stampare, senza pretese alcune, un portachiavi ed un keycap per la mia tastiera meccanica, entrambi personalizzati con il logo del nostro sito.
Questi sono i primissimi esemplari, di strada da effettuare per migliorarli ce n'è molta, ma possiamo dire che tutto sommato il risultato non è niente male!
Come già detto c'è molto da imparare, sopratutto sperimentando, e sappiate in questo articolo avete potuto osservare esclusivamente "la punta dell'iceberg" su tale argomento. Per quanto riguarda la validità della stampante Anet A8 possiamo tranquillamente dire che si tratta di un ottimo prodotto, tutto sommato ben realizzato oltre che malleabile e pronto a ricevere diversi upgrade. La Anet A8, ad un prezzo irrisorio, permette alle masse di avvicinarsi a questa tecnologia di stampa, offrendo la possibilità di poter imparare davvero tanto.
Ringraziamo lo staff di BLKInformartica per averci ospitato ed inoltre supportato nella registrazione delle video-review presenti in questo articolo: