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ASUS utilizza tre diversi stili per le sue schede madri a seconda che facciano parte della serie standard (azzurro e nero), della serie Sabertooth (tonalità del marrone e del beige) o della serie ROG (rosso e nero). La P8Z77-V Pro fa parte della prima famiglia di prodotti ove si bada molto alla sostanza. Sul PCB scuro multi-layer, ASUS ha montato tutti i connettori ed i dissipatori di calore che si rifanno a tonalità del blu (tranne qualche rara eccezione) e sistemato tutto in maniera abbastanza ordinata.

Attorno al Socket LGA 1155 c'è spazio per installare dissipatori di grosse dimensioni e per farlo in maniera agevole. I componenti più prossimi allo stesso hanno un profilo basso e comunque anche i due dissipatori passivi che ASUS ha montato su tutta la serie di mosfet dedicati all'alimentazione hanno un'altezza contenuta. Gli slot delle memorie sono ben distanziati ma non così tanto da garantire l'assenza di qualunque problema: se utilizzate moduli di memoria con radiatori molto alti e volete installare un dissipatore a torre o un modello che si sviluppa in larghezza prendete prima tutte le dovute misure.

La sezione di alimentazione di questa scheda prevede una circuiteria completamente digitale a 16 fasi ove 12 sono dedicate alla CPU e 4 al controller grafico integrato (Vaux). Le tecnologie utilizzate da ASUS per la gestione dell'alimentazione sono raccolte sotto la sigla DIGI+ Power Control che prevede alcune interessanti novità come la sezione VDIMM completamente digitale, la linea Vaux disattivata quando la iGPU è spenta, un limitatore integrato per tenere sotto controllo i consumi della CPU e farla restare sempre al di sotto dei limiti del TDP e la possibilità di controllare temperatura e risposta in potenza del modulo stesso.

Per garantire la necessaria corrente a tutti i componenti, in particolare alla CPU, ASUS ha integrato un connettore ATX 12V a 8-pin posizionandolo nell'angolo fra i due dissipatori passivi ed il bordo esterno, offrendo un discreto spazio di manovra per il collegamento.

Come accade per tutte le schede madri ATX di ultima generazione, anche la P8Z77-V Pro dispone di 4 slot per memorie DDR3 sui quali possono essere installati fino a 32GB di RAM con frequenza standard massima di 2667 MHz. Gli slot per le memorie sono colorati in nero ed azzurro denotando in maniera chiara le coppie che permettono un funzionamento in modalità dual-channel, e sono dotati delle proprie fasi di alimentazione.

Sugli slot delle memorie ASUS ha apportato una modifica rispetto alla modalità tradizionale di collegamento in Daisy Chain. Nel quartier generale di Taiwan hanno ben pensato di usare una topologia delle connessioni a "T" in modo da far sì che la distanza fra la CPU ed i blocchi DIMM 0 e DIMM 1 sia identica e così anche le latenze. Questo permette un controllo delle memorie molto più bilanciato quando si utilizzano 2 DIMM per canale tanto che gli esperimenti effettuati dal produttore hanno mostrato un margine ulteriore del 15% nell'overclock delle memorie.

Il connettore di alimentazione ATX a 24 poli ha trovato ormai da tempo, e per la maggioranza dei produttori, una collocazione ideale: adiacente il bordo esterno in prossimità degli slot delle memorie. ASUS non si discosta da questo "standard" e aggiunge, al fianco di detta presa, un microswitch per l'attivazione della funzione MemOK! grazie alla quale viene garantito l'avvio del sistema in modalità safe nel caso in cui qualche modulo di memoria sia problematico.

Vicino al tasto MemOK! è presente uno dei led di indicazione dello stato del sistema. A differenza di quanto visto in altre schede madri, dove i led diagnostici sono raggruppati e per capire qual'è il componente difettoso occorre leggere la scritta accanto al led stesso, nella P8Z77-V Pro ASUS ha saldato i led vicini ai componenti dei quali viene indicata l'operatività (CPU, DRAM, VGA, BOOT) per una visione "a colpo d'occhio".

Sopra il chipset Z77 ASUS ha installato un piccolo radiatore passivo in alluminio molto schiacciato, tale per cui non vi possano essere problemi nell'installazione di schede grafiche. Il suo profilo si coniuga perfettamente con i sistemi di ritenzione dei due slot PCI Express x16.

Gli otto connettori SATA sono tutti disponibili sul bordo della scheda e posizionati in senso orizzontale. Sei sono connessi direttamente al controller Intel integrato nel chipset (i quattro azzurri sono di tipo SATA 2.0 con banda massima di 3Gb/s mentre i due bianchi sono di tipo SATA 3.0 con banda fino a 6Gb/s) e possono essere usati per creare configurazioni a disco singolo o RAID 0, 1, 5 o 10.

Gli altri due dipendono invece da un controller ASMedia PCI Express di tipo SATA 3.0 e potrete utilizzarli per collegare dischi dati ma non periferiche ATAPI.

La ASUS P8Z77 V Pro dispone di un mix di slot di espansione che spazia fra passato e futuro. Sono presenti slot PCI Express 3.0, PCI Express 2.0 e PCI al fine di garantire all'utente la possibilità di collegare qualunque tipologia di periferica.

La loro disposizione sembra essere ineccepibile: anche in presenza di una configurazione multi VGA si avranno sempre liberi almeno un connettore PCI Express x1 ed uno PCI. La configurazione elettrica dei tre connettori PCI Express x16, tutti gestiti dal bus della CPU, è come segue:

  • Una scheda grafica: 16 linee dal primo slot PCI Express x16 (standard 3.0 con CPU Ivy Bridge, standard 2.0 con CPU Sandy Bridge)
  • Due schede grafiche: 8 linee dal primo slot PCI Express x16 ed 8 linee dal secondo slot PCI Express x16 (standard 3.0 con CPU Ivy Bridge, standard 2.0 con CPU Sandy Bridge)
  • Il terzo slot PCIe x16 condivide la banda con i due slot PCIe x1, con i connettori USB 3.0 e con il controller SATA3. Perciò, nonostante sia dotato di un massimo di 4 linee, di default è impostato per un funzionamento a 1x.

Il sistema di ritenzione della periferica installata sugli slot PCI Express x16 prevede semplicemente una leggera pressione della scheda per bloccarlo. Lo sblocco avviene, invece, spingendo la levetta in basso, operazione che risulta essere semplificata dalla curvatura della stessa sulla quale è facile agire con la punta delle dita.

Sul bordo esterno della scheda troviamo un certo numero di controller, come quello ASMedia per le porte USB 3.0 o quello Realtek per la gestione dell'audio.

Sempre sul bordo esterno, ma dalla parte opposta, ASUS ha integrato diversi header per porte USB aggiuntive, uno per una ventola accessoria, uno per la gestione delle connessioni frontali e due switch per la gestione del risparmio energetico EPU e della tecnologia di overclock automatica TPU (con tanto di controller annesso).

In aggiunta è presente un microswitch per l'attivazione della funzione BIOS FlashBack che permette di flashare il bios della scheda madre in maniera rapida e sicura. Dopo aver scaricato l'apposita utility dal sito ASUS ed averla salvata sulla root di una qualunque chiavetta USB inserita nel connettore al di sotto della porta LAN, vi basterà (a computer spento) schiacciare il tasto BIOS FlashBack per tre secondi ed attendere la conclusione delle operazioni. E' interessante notare come questa tecnologia funzioni anche senza aver installato CPU, memorie e hard disk e dunque può essere utile anche nei casi in cui l'aggiornamento del bios si rendesse necessario al fine del riconoscimento di una nuova CPU. ASUS afferma inoltre che i tempi di esecuzione del tool sono 4 volte più veloci che in passato e che esso può essere utilizzato anche per fare un backup del bios.

Sempre nella stessa zona troviamo un header per la gestione di connessioni Thunderbolt (TB_HEADER): sia chiaro, da solo questo non basta ma dovrete usarlo per collegare una schedina PCI Express x4 aggiuntiva, prodotta da ASUS stessa, sulla quale sono disponibili due ulteriori connettori, uno per periferiche esterne Thunderbolt e l'altro per monitor Display Port. Il perché di utilizzare una doppia connessione è presto spiegato: ASUS mette assieme, 4 linee PCI Express insieme alla GPU integrata nella CPU per realizzare una connessione bi-direzionale da 10Gbit/s come appunto quella Thunderbolt che così può gestire contemporaneamente massive moli di dati e video in alta risoluzione, fino a 2560x1600 pixel.

Il pannello di I/O include una porta PS/2 per mouse o tastiera, quattro porte USB 3.0 (in blu), due porte USB 2.0 (in nero), quattro connettori di uscita video (VGA, DVI-D, HDMI e Display Port), uno di uscita audio digitale ottico SPDIF, uno LAN RJ45, e sei jack audio per gestire una line-in e sistemi da 2 a 8 canali.

Sulla scheda sono disponibili diversi attacchi per ventole (6 per la precisione) tutte indipendenti e controllabili mediante le tecnologie Q-Fan e FanXpert 2. Questa suite mette a disposizione un software che permette di personalizzare completamente la curva di azione di ogni ventola oltre a fornire all'utente alcune utili funzioni, ancora per ogni singola ventola, quali auto tuning (Fan Auto Tuning), rilevazione delle caratteristiche (Fan Characteristics Detection), velocità fissa (Fixed Fan Speed Mode), controllo della risposta (Fan Responsiveness Control), sistema per la ricerca dei punti migliori di posizionamento (Fan Position Search) e possibilità di rinominare ogni header per meglio soddisfare le necessità dell'utente (Fan Header Rename).

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Il bios

Ormai ASUS è riuscita a creare un'interfaccia per la gestione del bios che risulta essere allo stesso tempo accattivante e tutto sommato semplice da utilizzare. Nella peggiore delle ipotesi una schermata riassuntiva (EZ Mode) permette di visualizzare quel che sta accadendo in ogni istante e modificare alcuni parametri di sistema come la priorità delle periferiche di avvio o il profilo prestazionale.

Per poter accedere ad altre funzionalità è necessario passare alla visualizzazione avanzata, oppure utilizzare una delle scorciatoie che comunque portano a specifiche finestre di quest'ultima.

Nella visualizzazione Advanced Mode, ASUS si rifà a quelle che erano le vecchie schede e l'impostazione grafica dei vecchi bios. Nella scheda Main abbiamo la possibilità di impostare la lingua (l'italiano manca ma seppure ci fosse crediamo nessuno lo utilizzerebbe) e le opzioni di sicurezza.

La sezione Ai Tweaker è quella che per ogni scheda madre ASUS rappresenta il punto di partenza delle ottimizzazioni. Qui è possibile agire sulla frequenza di base, sul moltiplicatore e sui timings delle memorie, sul sistema di alimentazione, sulle tensioni di funzionamento di ogni componente e attivare la modalità di overclock automatico OC Tuner.

Molto interessante la sezione di gestione dell'alimentazione presente nel bios della P8Z77-V Pro che permette di averne un pieno controllo grazie ai numerosi step per impostare la Load-line Calibration per la CPU (Auto / Regular / Medium / High / Ultra High / Extreme), per regolare la frequenza del VRM, le fasi, la protezione da sovracorrente o sovratemperatura e così via. Impostazioni sono disponibili anche per l'alimentazione della iGPU e delle memorie.

Molta granularità e flessibilità compete anche alla sezione di regolazione delle tensioni. In particolare sulla CPU è possibile agire sia con un offset (ciò significa che le politiche di variazione delle tensioni continueranno ad essere applicate seppure con un surplus o con una riduzione dei valori in base a quanto impostiamo nella voce CPU Voltage) sia con un valore fisso.

Nella scheda Advanced è presente una serie di sottomenu per gestire le opzioni relative ai principali componenti del sistema. Si va da quelle relative alla CPU fino a quelle delle connessioni SATA con possibilità di attivare la modalità Hot Plug, passando per le porte USB, per la grafica integrata e per tutti gli altri controller integrati sulla scheda madre stessa.

La scheda Monitor include un completo controllo dello stato del sistema con l'indicazione in real time di temperature, tensioni e velocità di funzionamento delle ventole collegate alla scheda madre. Nella stessa pagina sono presenti le opzioni per attivare e gestire il controllo della velocità di ogni singola ventola in maniera indipendente, come abbiamo già visto qualche pagina addietro. Le stesse voci, oltre ad alcune impostazioni avanzate, possono essere modificate anche da software, direttamente da Windows.

Nella sezione Boot troviamo le opzioni di avvio, come le periferiche dove cercare il sistema operativo o la modalità con la quale aprire l'interfaccia del bios (EZ mode oppure Advanced mode).

Infine, nella sezione Tool sono presenti tre voci per aprire rispettivamente l'utility di flash del bios, l'interfaccia dei profili che permette di salvarne e richiamarne fino a 8 ed il tool di visualizzazione delle informazioni del chip SPD delle RAM installate.