Natale si sta avvicinando, e con questo anche la necessità di regalare o di regalarci qualcosa di speciale. Spesso si rimane indecisi su cosa comprare o su quanto spendere, per giungere alla fine ad un compromesso che potrebbe lasciare con l’amaro in bocca. Noi utenti PC lo sappiamo bene, in quanto non è raro che si acquisti un componente di fascia inferiore a quello desiderato a causa di un budget fin troppo ristretto.
Quattro degli otto colori a LED selezionabili per arricchiera il pannello di controllo del case
Chieftec, inviandoci da recensire il case GP-01B-OP, cade, come si suol dire, come il cacio sui maccheroni. Leggendo le pagine che seguono non potrete fare a meno di rimanere impressionati dalla qualità costruttiva di questo case, soprattutto se questa qualità la rapporterete al prezzo di vendita: appena 82.90 euro da Alternate.it.
Ma non precorriamo i tempi, ed andiamo subito a descrivere questo inaspettato gioellino, che sicuramente attirerà l'interesse di molti di voi.
Il case giunge in uno scatolone piuttosto anonimo, di colore avana, e realizzato con carta riciclata. Impressi vi sono il disegno del case e qualche sigla. Di primo acchito sembrerebbe un prodotto di fascia bassa, ma con Chieftec non si corre questo rischio.
Nonostante l’aspetto dimesso della scatola, il cartone è di qualità elevata e decisamente robusto. Chieftec, come da tradizione, sfrutta un package minimale per commercializzare i propri prodotti al miglior prezzo possibile. D’altra parte, chi è che dopo aver montato il proprio PC metterebbe in bella mostra in soggiorno la scatola del case?
All’interno dello scatolone troviamo il case, protetto sia da due imponenti blocchi di polistirolo caratterizzati da un’eccellente solidità, sia da un sacchetto di plastica di notevoli dimensioni. Sfilato il case dal sacchetto, non sarà difficile rimettercelo in un secondo momento, nel caso se ne avesse la necessità. Contrariamente ad altre case, Chieftec non è stata a lesinare su qualche cm2 di plastica: quante volte avete imprecato – come il sottoscritto – perché il sacchetto del prodotto di turno era di dimensioni ridicole, rendendo l’opera di reimpacchettamento un delirio?
Le specifiche tecniche ufficiali sono proporzionali alle dimensioni del cabinet, ma come vedremo nelle pagine seguenti forse risultano fin troppo conservative. ;)
Il case, appena lo si prende in braccio, si fa notare per la solidità e la qualità costruttiva. Non si notato scricchiolii di sorta, ed il materiale è ben lavorato: non vi sono linee di fusione o di taglio in vista, mentre la verniciatura è stata eseguita a regola d’arte.
Nell'ultima immagine, il filtro antipolvere superiore pronto per essere smontato, dopo che il sistema di retenzione a clip è stato premuto
Le plastiche lucide sono protette da abbondanti strisce protettive plastiche: appena pulito da queste, il case si presenta in tutta la propria magnificenza.
Il pannello frontale superiore integra un Rheobus di ottima qualità, attraverso il quale potremo controllare la velocità di ben sei ventole, grazie alla “centralina” interna che vi mostreremo in foto nel prossimo paragrafo. Troviamo inoltre due porte USB 3.0, due porte USB 2.0, un Jack-In ed un Jack-Out per l’audio. Ad arricchire il pannello frontale ci pensano due Led in grado di illuminarsi in ben 8 colori. Sfortunatamente è possibile scegliere solo uno degli otto colori disponbili, ma non l'intensità della luminosità. Per alcuni questa potrebbe risultare eccessiva e fastidiosa, soprattutto quando si è al buio completo (E' comunque possibile spegnere i LED).
Sotto il pannello di controllo troviamo due slot da 5.25”, un numero più che sufficiente per gli utenti di oggi. I masterizzatori/lettori DVD sono sempre meno utilizzati, ed anche l’utilizzo di altre periferiche è sempre più raro (Rheobus, HDD estraibili, ecc).
La vista inferiore dei filtri antipolvere, smontabili abbastanza facilmente, e dei piedi antiscivolo.
Il pannello laterale trasparente (Effetto fumé), anch’esso di ottima fattura, è realizzato completamente in plexiglass, senza l’ausilio di inserti in plastica o metallo. Da osservare è un vero spettacolo!
A sigillare le due paratie laterali ci pensano quattro viti dotate di un gigantesco pomello per un facile utilizzo screwless. Queste viti risultano davvero molto comode, e possono essere utilizzate senza problemi anche da utenti dotati di una modesta presa, come ad esempio le ragazze.
L’ultima chicca riguarda i quattro filtri per la polvere; uno superiore, uno frontale e due inferiori (Di cui uno proprio sotto l’alimentatore). I primi due sono smontabili in maniera molto semplice, in quanto non serve accedere all’interno del case. Basta premere sul sistema a clip, e questi potranno essere estratti e puliti nel giro di qualche minuto! Per i filtri inferiori, invece, basta un poco di manualità (E se siete riusciti ad assemblare un PC, dubito vi manchi!).
Il sacchetto degli accessori
Aperto il case troviamo una busta con alcuni accessori essenziali: il manuale, un set di viti, una manciata di fascette, lo Speaker da collegare alla scheda madre per i Beep d'errore, ed un adattatore PCI-E → Molex per l’illuminazione a LED, nel caso siate sprovvisti di un alimentatore con connettore Molex.
Nella prima immagine è possibile osservare la logica di controllo del Rheobus incorporato
Anche internamente, al pari di quanto notato per l’esterno, il materiale è stato lavorato in maniera eccellente: non vi sono linee di fusione o di taglio in vista, mentre la verniciatura è stata eseguita a regola d’arte. Anche il pannello laterale-posteriore, come mostrato nello due foto più in basso, è stato realizzato in maniera impeccabile, con una verniciatura uniforme in ogni interstizio.
Inoltre, con il case aperto, possiamo finalmente renderci conto della qualità dell’acciaio - SECC spesso 0,7 mm - e dell’alluminio utilizzato. Come al solito a rifornire Chieftec ci ha pensato la giapponese Kobe Steel. E questo si vede e si sente: nessun movimento di torsione, nessuna vibrazione (Il case, d’altra parte, pesa ben otto chili e mezzo a vuoto!).
Nell'immagine a destra è possibile osservare i sistemi di retenzione degli HDD da 3.5"
Il case interamente è stato suddiviso in due macro-aree, come oggi va di moda, una dedicata alla scheda madre e alle schede installate, ed un’altra dedicata all’alimentatore ed alle periferiche di memorizzazione.
I vani di alloggiamento interni, in questo modo, sono ben posizionati e suddivisi razionalmente. I quattro vani da 3.5” per gli HDD sfruttano un sistema di ritenzione screwless, rendendo il lavoro d'installazione molto facile ed agevole. Risultano molto facili da installare anche gli SSD da 2.5”, attraverso un sistema similare, nei due vani orizzontali attaccati alla paratia della scheda madre (A sinistra della logica di controllo del Rheobus). Non sono presenti sistemi antivibrazione, ma si può considerare un peccato veniale, considerando che oramai gli SSD hanno preso il posto degli HDD nelle configurazioni da gioco (E questo non è certamente un case dedicato alla realizzazione di una Workstation).
La qualità si nota soprattutto dai dettagli: osservate l'uniformità della verniciatura in ogni singolo interstizio!
Gli spazi permettono di installare una scheda madre di formato E-ATX, così come un alimentatore di dimensioni superiori alla norma, come ad esempio il Chieftec Navitas GPM-1250C da 1250W. Potremo installare un dissipatore a torre alto fino a 160mm (Secondo la scheda tecnica del prodotto), o fino a 170mm (Secondo le nostre misurazioni). Ugualmente, la scheda tecnica ufficiale ci informa che possono essere installate schede video lunghe al massimo 430mm, ma secondo le nostre misurazioni possiamo arrivare a sfiorare i 460mm.
Passando alle ventole, ve ne sono ben tre pre-installate: due da 120mm anteriormente in immissione, ed una posteriore, sempre da 120mm, in emissione (Al posto delle ventole da 120 frontali possono essere installate delle ventole da 140mm). Queste ventole sono controllate dalla logica di controllo visibile in foto attraverso il Rheobus frontale, e sono accreditate di una velocità massima pari a 1200 rpm. Settandole al minimo, invece, viaggiano a circa 700 rpm. In quest’ultimo caso smuovono una discreta quantità d’aria, ed il rumore generato è davvero minimo. La rumorosità ad alti regimi di rotazione, invece, può risultare abbastanza fastidiosa (D'altra parte, considerato il prezzo di vendita del case, non si può certo pretendere delle Noctua pre-installate, eheh). Il Rheobus permette di settare solo due velocità di rotazione, con una tensione di funzionamento delle ventole pari a 12v o 7v.
Come avrete notato leggendo la recensione, sono rimasto particolarmente colpito da questo case. Oltre ad una qualità costruttiva eccellente, non mancano diversi tocchi di classe che fanno enormemente piacere in un prodotto che non ambisce di concorrere direttamente con i prodotti di fascia Premium: i filtri anti polvere sono numerosi e facilmente smontabili, il sistema di raccolta dei cavi è articolato e ben concepito, il Rheobus integrato è comodo oltre che accattivante e, in ultimo, la qualità dei materiali è eccellente.
Certo, il GP-01B-OP non è esente da difetti (LED troppo luminosi, filtri anti polvere inferiori un po’ macchinosi da smontare per chi non è dotato di una discreta manualità, niente sistemi antivibrazione per gli HDD da 3.5"), ma considerato il prezzo di acquisto pari a circa 80 Euro ci si può passare abbondantemente sopra.
Proprio per questo motivo, ho deciso di premiare il Chieftec GP-01B-OP con il nostro premio "Recommanded". Per circa 80 Euro, infatti, si può acquistare un case da gaming elegante, funzionale e robusto, e che non sfigura affatto di fronte a soluzioni ben più blasonate e costose. Che cosa si può volere di più dalla vita?