Aperto il case troviamo una busta con alcuni accessori essenziali: il manuale, un set di viti, una manciata di fascette, lo Speaker da collegare alla scheda madre per i Beep d'errore, ed un adattatore PCI-E → Molex per l’illuminazione a LED, nel caso siate sprovvisti di un alimentatore con connettore Molex.
Nella prima immagine è possibile osservare la logica di controllo del Rheobus incorporato
Anche internamente, al pari di quanto notato per l’esterno, il materiale è stato lavorato in maniera eccellente: non vi sono linee di fusione o di taglio in vista, mentre la verniciatura è stata eseguita a regola d’arte. Anche il pannello laterale-posteriore, come mostrato nello due foto più in basso, è stato realizzato in maniera impeccabile, con una verniciatura uniforme in ogni interstizio.
Inoltre, con il case aperto, possiamo finalmente renderci conto della qualità dell’acciaio - SECC spesso 0,7 mm - e dell’alluminio utilizzato. Come al solito a rifornire Chieftec ci ha pensato la giapponese Kobe Steel. E questo si vede e si sente: nessun movimento di torsione, nessuna vibrazione (Il case, d’altra parte, pesa ben otto chili e mezzo a vuoto!).
Nell'immagine a destra è possibile osservare i sistemi di retenzione degli HDD da 3.5"
Il case interamente è stato suddiviso in due macro-aree, come oggi va di moda, una dedicata alla scheda madre e alle schede installate, ed un’altra dedicata all’alimentatore ed alle periferiche di memorizzazione.
I vani di alloggiamento interni, in questo modo, sono ben posizionati e suddivisi razionalmente. I quattro vani da 3.5” per gli HDD sfruttano un sistema di ritenzione screwless, rendendo il lavoro d'installazione molto facile ed agevole. Risultano molto facili da installare anche gli SSD da 2.5”, attraverso un sistema similare, nei due vani orizzontali attaccati alla paratia della scheda madre (A sinistra della logica di controllo del Rheobus). Non sono presenti sistemi antivibrazione, ma si può considerare un peccato veniale, considerando che oramai gli SSD hanno preso il posto degli HDD nelle configurazioni da gioco (E questo non è certamente un case dedicato alla realizzazione di una Workstation).
La qualità si nota soprattutto dai dettagli: osservate l'uniformità della verniciatura in ogni singolo interstizio!
Gli spazi permettono di installare una scheda madre di formato E-ATX, così come un alimentatore di dimensioni superiori alla norma, come ad esempio il Chieftec Navitas GPM-1250C da 1250W. Potremo installare un dissipatore a torre alto fino a 160mm (Secondo la scheda tecnica del prodotto), o fino a 170mm (Secondo le nostre misurazioni). Ugualmente, la scheda tecnica ufficiale ci informa che possono essere installate schede video lunghe al massimo 430mm, ma secondo le nostre misurazioni possiamo arrivare a sfiorare i 460mm.
Passando alle ventole, ve ne sono ben tre pre-installate: due da 120mm anteriormente in immissione, ed una posteriore, sempre da 120mm, in emissione (Al posto delle ventole da 120 frontali possono essere installate delle ventole da 140mm). Queste ventole sono controllate dalla logica di controllo visibile in foto attraverso il Rheobus frontale, e sono accreditate di una velocità massima pari a 1200 rpm. Settandole al minimo, invece, viaggiano a circa 700 rpm. In quest’ultimo caso smuovono una discreta quantità d’aria, ed il rumore generato è davvero minimo. La rumorosità ad alti regimi di rotazione, invece, può risultare abbastanza fastidiosa (D'altra parte, considerato il prezzo di vendita del case, non si può certo pretendere delle Noctua pre-installate, eheh). Il Rheobus permette di settare solo due velocità di rotazione, con una tensione di funzionamento delle ventole pari a 12v o 7v.