Forse spaventata dalla mossa di AMD di rimanere su socket ZIF, forse spaventata dalle reazioni degli utenti, forse intimorita dalle minacce velate dei produttori di schede madri, resta il fatto che Intel ha fatto un passo indietro.
Con Broadwell la casa di Santa Clara continuerà a commercializzare processori per socket LGA, e questi processori saranno il 95% di quelli destinati al mercato Desktop. Per il momento, quindi, lo spauracchio “BGA” rimane in cantina.
Questo è quanto traspare dall'ultima roadmap presentata da Intel ai propri partner, come rivelano le fonti taiwanesi.
Probabilmente il sito cinese MyDrivers.com preventivava tale cambio di rotta, quando affermò questo gennaio che Broadwell sarebbe stato presentato anche per piattaforma 1150, quella dell'imminente Haswell.
Questo non significa che con Skylake, successore di Broadwell, non possa tornare sui propri passi, soprattutto nelle fasce bassa e medio-bassa (Celeron e Pentium, per intenderci).
In Intel credono ancora che il formato BGA sia da preferire. Si deve scegliere solamente il momento giusto per buttarlo sul mercato. Bisogna, prima di tutto, cercare di creare un certo grado di accettazione da parte dell'utenza. Basteranno due anni?