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Nelle scorse settimane abbiamo analizzato le CPU Ryzen, cercando di comprenderne pregi e difetti, ma soprattutto annotando, update dopo update, i miglioramenti dell’intera piattaforma AM4.

Come abbiamo potuto osservare nell’arco di questi tre mesi circa, Ryzen è migliorato tantissimo, soprattutto in ambito videoludico. Non deve quindi sorprendere se, fin dalla sua presentazione con la nostra Preview, abbiamo affermato che le recensioni di Ryzen sarebbero diventate “antiquate” nell’arco di qualche giorno, proprio a causa di questi continui aggiornamenti (BIOS, Sistema Operativo, patch, driver, ecc): basta un aggiornamento perché molti benchmark debbano essere rivisti da zero.

Ora, poiché consideriamo Ryzen un prodotto quasi del tutto finalizzato (Giusto la gestione delle RAM deve essere affinata), abbiamo deciso di confrontarlo con la CPU i7-7700K proprio in quel settore che fino ad oggi l’ha visto perdente: il gaming offline.

Risulta ormai quasi del tutto assodato che l’i7-7700K è una CPU sottodimensionata per la fruizione di videogiochi in streaming (Es. Twitch), ma i videogiocatori fruiscono ancora principalmente titoli in modalità offline e per uso personale.

Poiché Bits And Chips non è una testata prezzolata, vogliamo quindi realizzare un articolo oggettivo per capire come due CPU dislocate nella stessa fascia di prezzo, ma diverse in quanto a feature, performino con i videogiochi offline.

Sempre per dare una visione più oggettiva possibile, abbiamo deciso di sfruttare una selezione di videogiochi decisamente disomogenea (Tanto per genere quanto per “età anagrafica”), che andremo a descrivere singolarmente nella pagina relativa ai benchmark.

Come potrete osservare, le sorprese non mancano.