Il sample fornitoci da Nvidia ha una copertura completamente in plastica nera che nasconde il radiatore vero e proprio e fa da convogliatore all'aria soffiata dalla ventola radiale. L'ingombro è di due slot PCI e la lunghezza della scheda è pari a 24 centimetri, la GTX 670 è più corta della GTX 680 di quasi 1,5 centimetri.
Osservando il retro scopriamo che in realtà il PCB è molto più piccolo, la lunghezza è di appena 17 centimetri, con il restante spazio occupato da un prolungamento in plastica che fa da base all'ancoraggio a tre punti della ventola. I due connettori di alimentazione PCIe a 6 pin sono posizionati all'estremità superiore del circuito stampato. Sempre sul retro trovano posto 4 degli 8 chip di memoria video GDDR5, scelta insolita ma che consente di risparmiare prezioso spazio sulla parte antreiore del PCB perchè semplifica le saldature e le interconnessioni.
La zona posteriore presenta intorno al foro della ventola un piccolo avvallamento che facilitare l'aspirazione dell'aria anche in caso di configurazioni SLI.
Sulla parte anteriore troviamo la griglia per lo sfogo dell'aria calda affiancata da due connettori DVI, un connettore HDMI 1.4a e un connettore Display Port 1.2. Al pari della GTX 680 anche la GTX 670 è in grado di pilotare fino a 4 monitor contemporaneamente e supporta le tecnologie Nvidia Surround e Nvidia 3D Vision Surround su scheda singola.
E' possibile rimuovere completamente la copertura in plastica separando il sistema di raffreddamento "passivo" da quello "attivo".
Il PCB è più da scheda mainstream che da soluzione high-end/performance. La sezione di alimentazione a 4+2 fasi (GPU + Mem) è stata spostata in avanti ed è pilotata dal controller OnSemi NCP5392P. Si tratta di un'abbinamento che non lascia spazio alla regolazione via software avanzata e che consente a Nvidia di risparmiare sulla componentistica e sul prezzo dell'integrazione/assemblaggio.
Il sistema di raffreddamento è molto semplice. Parliamo di un dissipatore compatto, con base in rame ed alette in alluminio, posto a diretto contatto con la GPU e di un un mini heatsink dedicato alla sezione VRM. Anche i chip di memoria anteriore, così come quelli posteriori, sono completamente scoperti.