Succose novità riguardo le future CPU di Intel giungono da VR-Zone China, e per non perdere tempo in inutili giri di parole ve le proporremo analiticamente.

 

 

La casa di Santa Clara ha deciso di commercializzare, per il ventennale della presentazione delle CPU Pentium P54C, una serie di processori Pentium con moltiplicatore sbloccato. Tale scelta è stata fatta, con tutta probabilità, perché la prima serie di Pentium P5 (1993), era afflitta da numerosi bug hardware. Questa nuova serie di processori (probabilmente basati su architettura Haswell) sarà dotata della funzionalità Intel Quick Sync Video abilitata, e potrà essere utilizzata sulle schede madri dotate dei chipset delle famiglie 8 (Lynx Point) e 9 (Wildcat Point). Il prezzo di commercializzazione non si conosce ancora, così come non si conoscono i modelli esatti che verranno presentati.

 

 

Altra novità riguarda la pasta termoconduttiva (TIM) che sarà stesa tra il Die e l'IHS nelle CPU Haswell Refresh con moltiplicatore sbloccato (nome in codice Devil's Canyon): sembra che Intel migliorerà la qualità della pasta e, speriamo, anche il metodo di applicazione della stessa, così da evitare che uno o più core soffrano di surriscaldamento, come spesso accade. Viene comunque confermata, come abbiamo avuto modo di riportare alcuni giorni fa, la presenza della pasta: niente saldatura tra Die ed IHS.

 

 

Ultima novità (o, non-novità). Questa volta riguarda Broadwell, il quale come abbiamo scritto qualche giorno fa, è in consegna presso i partner di Intel. E' confermata la presenza della iGPU Iris Pro, dotata di memoria eDram on Package, nelle CPU Broadwell-K, previste per l'inizio del 2015, e compatibili solo con le schede madri dotate di chipset della famiglia 9 (Wild Point). Intel, a quanto pare, non vuole venire incontro alle esigenze degli utenti enthusiast, i quali sarebbero felici di avere Broadwell sbloccato privo di iGPU integrata, così da spingere maggiormente dal punto di vista del marketing: mostrare all'utenza meno smaliziata, e che stoltamente compara CPU da 100 dollari con CPU da 400 dollari, che il proprio processore, grazie alla propria iGPU, è migliore delle APU di AMD nei videogiochi.