Il drive D1 di DREVO è caratterizzato dal from-factor M.2 2280, e di conseguenza le sue dimensioni complessive sono pari a 22*80 mm.
L'interfaccia utilizzata per connettersi alla motherboard è la SATA 6GB/s, capace di garantire una banda passante teorica pari a 600MB/s, che di per sé fa capire sin da subito la fascia a cui è destinato questo drive, ossia notebook/ultrabook molto sottili e desktop di fascia media.
Eseguendo la classica operazione di rimozione degli sticker, che ricordiamo invalida la garanzia del prodotto e pertanto vi consigliamo di non effettuare, possiamo procedere ad una rapida ispezione del PCB di colore nero.
La parte frontale del drive ospita tutto quel che lo stesso offre, dato che il posteriore risulta decisamente spoglio.
In primis, qui troviamo il singolo chip di memoria NAND Flash TLC ad alta densità da 240GB, che riporta la sigla VS29F02TEME1-1710A accompagnata dal logo DREVO. Sfortunatamente non abbiamo trovato alcuna informazione valida riguardante quest'ultimo, ma per quel che sappiamo dovrebbe essere prodotto da Micron ed in seguito rimarchiato (Prendete questa informazione "cum grano salis").
Questi vengono gestiti dal controller SM2258G di Silicon Motion, compatibile con memorie TLC, il quale vanta velocità di lettura/scrittura sequenziali e teoriche dichiarate pari a 560/520 MB/s (clicca qui per maggiori informazioni).
Si tratta di un controller dedicato ai prodotti di fascia mainstream dalle prestazioni tutto sommato valide (Certo non al livello dei più costosi drive NVMe), già visto a bordo di alcuni prodotti realizzati da ADATA ed Intel nel corso del 2016.
Questo viene accompagnato da un singolo chip di memoria SDRAM DDR3 da 512MB, realizzato da SKHynix (H5TQ2G63DFR-11C-314A, clicca qui per maggiori informazioni), quale Cache Buffer, per il quale non siamo riusciti ad identificare la frequenza di funzionamento (Dovrebbe operare a 1600MHz, ma non possiamo confermarvelo al 100%).
A quanto pare, a seguito di una veloce ricerca sul web, DREVO ha diffuso ulteriori versioni di questo drive nello scorso anno (Si tratta di una pratica molto comune in questo segmento di mercato che, seppur sotto gli occhi di tutti, non sempre si riesce a notare).
Per farvi un esempio, la variante recensita dai colleghi di xtremehardware.com disponeva del controller SM2258XT dotato di SRAM, quindi sprovvisto di un modulo SDRAM a corredo (Al contrario di quanto visto sul sample da noi ricevuto, una revisione a quanto pare più recente), e ben 4 chip di memoria NAND flash TLC.