Grazie ad una maggiore diffusione con conseguente calo generale dei prezzi, negli ultimi anni abbiamo potuto osservare l'inarrestabile trend tra i videogiocatori de "i dissipatori a liquido sono migliori di quelli ad aria", e così via.
É vero, sicuramente molti dei dissipatori a liquido all-in-one offrono performance davvero degne di nota a prezzi tutto sommato accessibili, come il Liquid Freezer II 240 di Arctic (Leggi qui la nostra recensione), offrendo allo stesso tempo diversi vantaggi.
Tra questi troviamo in primis la capacità occupare meno spazio sulla scheda madre, specialmente nelle zone limitrofe alla CPU, tendenzialmente sono più semplici da installare, il pacchetto radiatore più ventole vengono posizionati in blocco sul frontale del case o nella parte superiore, ed il loro aspetto "fa molto più figo" ai giovani d'oggi sopratutto se si utilizza un case con paratia finestrata.
Ciò nonostante, questi sistemi hanno dei difetti che non bisogna assolutamente trascurare... e non è assolutamente vero che non esistono dissipatori ad aria dalle medesime o migliori capacità!
Negli spazi limitrofi alla CPU - precisamente dove risiedono le fasi di alimentazione della scheda madre - viene di conseguenza a mancare aria (E ciò può portare a surriscaldamento nel caso in cui il case non disponga di un corretto flusso d'aria). Tra le altre cose bisogna considerare la "durata" e la probabilità di rottura di componenti come la pompa, le guarnizioni del waterblock, i raccordi e così via.. quanti case allagati avete visto sino ad ora?!
I più prestanti dissipatori ad aria presenti in commercio hanno al contrario pochi difetti di "durata", ma pagano sopratutto in dimensioni - quindi compatibilità con i case del caso e così via - e talvolta per le forse più complicate procedure d'installazione.
Ebbene, alla faccia di chi sia convinto che non possano esistere dissipatori ad aria capaci di rivaleggiare con i dissipatori a liquido all-in-one, troviamo per fortuna ancora qualche azienda come Noctua che ci crede ancora, e lo fa come sempre con grande stile.
Essere o non essere in quarantena? Le recensioni ed i test ai tempi del COVID-19!
Volete dunque puntare ed investire su di un più duraturo dissipatore ad aria vecchia scuola?
Beh, qualora non vi bastasse il piccolo ma prestante NH-U12A che "ha già menato ginocchiate sui denti" a parecchi AiO presenti in circolazione, sappiate che gli Austriaci hanno di recente presentato la variante chromax.black del poderoso e già precedentemente acclamato NH-D15.
Ingrombi esagerati, doppia torre e ben sei heatpipe, due ventole da 140 con le quali rinfrescarsi anche durante l'estate, finitura completamente nera per tutto il blocco, qualità costruttiva impareggiabile e cattiveria a non finire, il tutto proposto ad un prezzo - ad oggi - di circa 100€...
... ma vale la pena di spendere così tanti soldi per un "mero dissipatore ad aria"?
Che ne dite se per dimostrare il suo valore lo mettiamo sotto torchio - sfruttando il nostro fido AMD Ryzen 5 3600 - e vediamo come si comporta rispetto al re dei dissipatori di tipo all-in-one realizzato da EKWB, ossia il XLC Predator 240 in variante Ryzen Special Edition?
Ricordiamo, giusto per alimentare il paragone con i dissipatori a liquido più "commerciali", che nonostante sia attualmente in EOL questa bestiola veniva venduta fino a poco tempo fa a circa 170€, con prezzi di lancio che superarono i 200€!
Spunti di lettura:
Recensione Arctic Liquid Freezer II 240, tutta sostanza e niente RGB al giusto prezzo
Noctua NH-l9a chromax.black, testa a testa con il Ryzen 5 3600
NH-U12A, lo stato dell'arte del dissipatore ad aria secondo Noctua
NT-H2 e NA-SCW1, la nuova pasta termica e le salviette di Noctua in test!
Il dissipatore NH-D15 di Noctua in variante chromax.black è arrivato nei nostri laboratori all'interno della medesima confezione retail che, ovviamente, ogni utente potrà trovare al momento dell'acquisto.
Caratterizzata da uno sfondo nero e dettagli in marrone Noctua, questa ha dimensioni davvero extra-large (Noctua ha deciso di far capire sin da subito all'utente quale tipo di bestia sta per toccare con mano, Nda) ed offre quante più possibili informazioni sul prodotto, insieme a diverse immagini di anteprima.
Come da tradizione, Noctua ha realizzato anche per questo prodotto un packaging davvero degno di nota, come sempre ben organizzato e protetto per il trasporto.
All'interno della confezione abbiamo trovato in maniera ben riposta il dissipatore con la ventola NF-A15 HS-PWM chromax.black già installata al centro (Più una seconda confezionata separatamente), ed un cofanetto che contiene:
- n.2 adattatori Low-Noise per le ventole (L.N.A.);
- Cavetto ad Y di tipo 4-pin PWM per collegare insieme le due ventole;
- Clip in metallo per l'installazione della seconda ventola;
- Giravite a croce metallico con forma ad L;
- Siringa di pasta termica NT-H1 da 3.5g;
- Sistema di montaggio Black SecuFirm2 con diversi accessori;
- Diverse guide cartacee per l'installazione in base ai socket;
- Uno scudetto che ritrae il logo Noctua in metallo con adesivo 3M.
Maggiori informazioni sul dissipatore NH-D15 chromax.black di Noctua sono disponibili
a questa pagina. Di seguito le specifiche tecniche complete:
Il Noctua NH-D15 in questa versione chromax.black sprizza catteveria e prepotenza da ogni lato in cui lo si può osservare, ovviamente da non troppo vicino date le dimensioni affatto contenute.
Questa bestia a doppia torre eventola in tinta unita misura nel complesso 150*161*165mm, millimetri che son pronti ad aumentare in altezza nel momento in cui si utilizzano memorie RAM dissipate di tipo high-profile, e bisogna installare le ventole più in alto.
Ma se non sono le dimensioni, è sicuramente il peso che lo descrive nella sua interezza. Con tanto di ventole installate, durante la nostra analisi abbiamo rilevato un totale di ben 1343.8g!
"Fanno un chilo e tre abbondanti signò.. che faccio, lascio?!"
Alla base di tutto troviamo ben sei heatpipe in rame poste a contratto con la CPU tramite una superficie con rivestimento nichelato, ben lucidata ma opportunamente ruvida e con dimensioni complessive pari a circa 37,5*39,5mm, che allontanano il calore verso le due torri dotate di ben 45 alette in alluminio l'una.
Per la precisione ne troviamo 7 a formato ridotto, così realizzate per offrire una maggiore compatibilità con memorie RAM e dissipatori della scheda madre, e ben 38 a dimensione piena, tutte quante ripiegate sul lato per massimizzare l'effetto "convogliatore" e sfruttare così al massimo il flusso d'aria prodotto dalle ventole.
Il produttore ci tiene a specificare che le alette in alluminio risultano sapientemente saldate alle heatpipe poste a contatto con la CPU, dunque non fissate esclusivamente tramite pressaggio, così da non soffrire in alcun modo l'invecchiamento e l'eventuale perdita di prestazioni nel tempo.
La qualità costruttiva di questo prodotto è davvero ai vertici della categoria, ogni cosa risulta perfettamente al suo posto, ed è inutile che vi dica come sia stato distribuito in maniera impeccabile lo strato di rivestimento di colore nero opaco su tutta la superficie.
Tutte queste accortezze permettono al produttore di garantire ben sei anni di garanzia all'intero blocco che, per esperienza, possono diventare anche dieci a patto che il tutto venga curato con la giusta manutenzione (Ci riferiamo sopratutto alla rimozione della polvere che si può accumulare sulle ventole).
Inutile a questo punto dire che gli si può affidare qualsivoglia CPU tra quelle supportate, anche quelle più calorose di sempre, tant'è che Noctua non si è scomodata nemmeno a scrivere il TDP massimo supportato!
Ricordiamo che la compatibilità viene estesa ai più comuni socket presenti ad oggi in commercio (Tranne il TRX40 delle CPU AMD Threadripper) ma anche alcuni tra quelli più vetusti, come gli AM2 ed AM3.
Dulcis in fundo andiamo ad analizzare la due eleganti ventole NF-A15 HS-PWM chromax.black da 140, le quali ricordiamo sfruttano i medesimi fori di ancoraggio delle ventole da 120 e basate sulla tecnologia SSO2 Bearing, caratterizzate dalla presenza dei pad in gomma anti-vibrazioni sostituibili con le diverse varianti di colore, in questo caso da aquistare separatamente.
Controllata via PWM e formata da 7 particolari pale capaci di ruotare in un range compreso tra i 300 ed i 1.500 RPM circa (Da noi correttamente rilevati in OS), la singola ventola è capace di generare un airflow pari a ben 140,2m3/h (Pressione massima pari a 2,08mmH2O), con un fabbisogno energetico pari a 1,56W.
Utilizzando il riduttore fornito in bundle, la velocità massima di rotazione scende a circa 1.200RPM e l'airflow si riduce a 115,5m3/h.
Durante le nostre prove - effettuate con entrambe le ventole installate sul dissipatore ed orientate verso la strumentazione - abbiamo rilevato una rumorosità massima - a distanza di 50cm - pari a circa 46,2dB a pieno regime, e circa 40,1dB con il cavo riduttore installato (Misurati con stumentazione Benetech GM1351 ±1,5dB).
La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della nostra nuova build ATX basata sul case Byzon Advanced di iTek, illuminata a giorno dalle strisce LED ARGB ARYA, nella quale trova posto la motherboard AsRock B450 Steel Legend che fa da base alla fiammante accoppiata casalinga tra la CPU Ryzen 5 3600 e la GPU RX 5700XT Gaming OC (GigaByte) di AMD.
Sistema di Prova - B&C Enthusiast ATX |
|
Processore Frequenza |
AMD Ryzen 5 3600 stock |
Dissipatore |
- Noctua NH-D15 chromax.black |
Memoria RAM | |
Scheda Madre |
AsRock B450 Steel Legend (BIOS 3.20) |
dGPU vendor frequencies heatspreader |
AMD RX 5700XT 8GBD6 ≈1905MHz - 14GHz (boost-memory) |
Driver |
|
SSD |
|
HDD |
Toshiba L200 2TB 2.5" - 5400rpm/128MB |
Alimentatore | |
Case | |
OS |
Windows 10 - 1909 (x64) Build 18363.720 |
Periferiche | |
Monitor |
LG 29WK600 29" - 21:9 - 2560*1080p & simulated resolution |
• METODOLOGIA DEI TEST •
La metodologia operativa per questa recensione prevede quanto segue:
- Nel sistema sono stati installati tutti i componenti necessari per una configurazione da gioco;
- Ogni test è stato ripetuto per tre volte e, se i risultati di qualche test si mostrano troppo lontani dalla media (elevata varianza), il test stesso è stato di nuovo ripetuto, scartando il risultato non corretto;
- I test sono stati eseguiti utilizzando il progilo energetico realizzato da 1usmus;
- Il processore opera a frequenza standard;
- Nell'hard disk di sistema sono presenti il sistema operativo, i driver per le periferiche, i software di analisi, l'antivirus ed una discreta libreria di benchmark/videogame;
- La velocità delle ventole è stata impostata al massimo dal BIOS (FAN @ MAX SPEED);
- La pasta termica utilizzata è la Arctic MX-4, al fine di effettuare un confronto alla pari.
La procedura di montaggio del Noctua NH-D15 - a prescindere dalla variante di colore - risulta non troppo complicata, come al solito basta utilizzare il buon senso ed avere pazienza, sopratutto per le dimensioni della doppia torre che bisogna fissare.
Nel nostro caso, ricordiamo che stiamo installando il dissipatore su socket AM4, è stato necessario mantenere il backlplate originale (Per gli altri socket ve n'è uno apposito fornito in bundle).
Sulla faccia principale della motherboard è necessario rimuovere le clip di ancoraggio originali in plastica, da sostituire con i distanziatori di colore grigio (Non bianchi o neri, quelli servono per gli altri socket) sui quale fissare le piastre di supporto, da installare con la parte curva rivolta verso la CPU.
Giunti a questo punto consigliamo di coricare il case sulla scrivania, così da applicare il classico chicco di riso sulla CPU e fissare le due torri alle piastre di supporto tramite le due viti integrate alla base di contatto, dotate ognuna di opportuna molla che permette la corretta pressione di ancoraggio.
Ora è il momento di installare le due ventole (Per fissare il dissipatore alla scheda madre è necessario rimuovere anche quella pre-installata, così da poter accedere alle viti integrate alla base), e per farlo consigliamo di effettuare il tutto con la GPU rimossa oppure non ancora installata nel sistema.
Sopratutto nel caso in cui non disponiate della giusta dose di esperienza/manualità, e consigliabile procedere in tal senso dato che lo spazio rimanente tra le torri e la GPU basta appena per infilare un dito!
Questo è anche il momento di scegliere come e/o quante ventole installare sul dissipatore, in base alle memorie RAM utilizzate ed alla profondità offerta dal vostro case.
Nel mio caso, dovendo effettuare i test a case aperto senza la necessità di dover richiudere la paratia, ho optato per far collimare il frame della ventola frontale con le TridentZ, il che ha fatto "salire" di oltre un centimetro l'ingombro dell'insieme in altezza.
Qualora avessi voluto chiudere la paratia avrei avuto due opzioni:
- la prima - e la più consigliata in casi simili - sarebbe stata quella di utilizzare solo la ventola centrale, che potevo far scendere a mio piacimento fino alla base di contatto con la CPU;
- la seconda avrebbe richiesto invece l'installazione della seconda ventola sul posteriore della prima torre da sinistra, il che avrebbe avuto poco senso data la troppa vicinanza con la ventola in estrazione installata sul case.
Qualunque soluzione deciderete di adottare il risultato non cambia, il Noctua NH-D15 sopratutto in questa accattivante versione chromax.black farà sempre la sua ottima figura!
Per stressare al massimo i 12 thread a disposizione del Ryzen 5 3600 abbiamo deciso di utilizzare Cinebench 20 e di misurare la temperatura massima registrata alla quinta esecuzione, come di consueto per i nostri test.
Niente di più e niente di meno, lo scopo di questo test è solo quello di scoprire quale dei due dissipatori tra il Noctua NH-D15 chromax.black e l'EKWB XLC Predator 240 sia il migliore in termini di rendimento termico.
I test sono stati effettuati in un ambiente di test aperto. Si precisa che nella stanza la temperatura si aggirava intorno ai 20°C (Test effettuati a Catanzaro il 15/03 alle ore 17:30) e che le temperature sono state rilevate per mezzo del programma AIDA 64 Engineering.
So che a questo punto tutti avevano scommesso sulla vittoria dell'XLC Predator 240 ai danni del NH-D15 ma spiacenti, questa competizione si è conclusa con un incredibile pareggio!
L'unica differenza che abbiamo notato è che il dissipatore di Noctua ha raggiunto la temperatura di 65°C massimi senza più aumentare già dalla seconda esecuzione del test, mentre l'EK l'ha raggiunta al terzo giro di boa.
A vantaggio del Noctua possiamo però sottolineare come - durante i medesimi test - il sensore della scheda madre ha fatto segnare i circa 22°C grazie all'aria mossa dalle ventole, contro i circa 24°C registrati durante i test effettuati con l'EK (É andata come previsto, e considerate che a case chiuso queste temperature sarebbero peggiorate in maniera esponenziale).
Incuriosito dal risultato, lasciando inalterato il sistema di prova con tutte le sue ventole, ho voluto provare la medesima suite rimuovendo le due ventole NF-A15 HS dal NH-D15. Il risultato? Beh, "solo" 6C° in più per un picco di 71°C, per un dissipatore che non è pensato - ne è possibile orientare opportunamente - per operare in modalità fanless!
Ciò significa che - specificatamente nel caso in oggetto ma anche in altri similari - il Noctua NH-D15 non ha alcuna difficoltà ad operare con una sola ventola oppure con due ventole settate a regimi inferiori di 1.000RPM, diventando quindi quasi inudibili a case chiuso.
Tutto ciò dimostra le sue indubbie capacità. Ma sopratutto, quanto ottenuto deve far riflettere i miscredenti che non reputavano possibile ottenere risultati simili con un dissipatori ad aria!
Giunti a questo punto non possiamo regalare al Noctua NH-D15 chromax.black il nostro award più ambito, e consigliarvelo nel caso in cui vogliate fare un investimento per un dissipatore che vi durerà per tanti, tanti anni.. sopratutto considerando che, come già fatto in passato, il produttore fornirà le staffe di fissaggio aggiornate per i futuri socket!
I circa 100€ richiesti per questa bestia e relativo bundle valgono tutti, dal primo all'ultimo, senza alcun dubbio.
Si ringrazia Noctua per il sample gentilmente offerto!