La diffusione delle CPU con grafica integrata ha fatto sparire quasi del tutto il segmento dedicato alle schede video di fascia bassa. AMD, che con le APU e le schede Radeon-series è l'unico produttore a poter vantare la presenza in entrambi i settori (CPU ibride e GPU dedicate), si è trovata nella situazione di dover cambiare strategia ed operare una netta distinzione di mercato. Con la famiglia Radeon HD 7000 la casa di Sunnyvale si è concentrato nello sviluppo di GPU di fascia mainstream (HD 7700), performance (HD 7800) ed high-end (HD 7900) basate sulla nuova micro-architettura GCN, relegando ai modelli di fascia inferiore (~HD 7600) un ruolo secondario (visto che si tratta di rebrand di GPU della passata generazione basate su micro-architettura VLIW5). Alle APU "Llano" e alle nuove APU "Trinity" è affidato il compito di rimpiazzare completamente le schede video discrete di fascia entry level.
La Radeon HD 7750 che analizzeremo in quest'articolo, sottoforma di declinazione custom firmata Sapphire, occupa il gradino più basso tra le soluzione discrete "pensate per poter giocare decentemente ai titoli di nuova generazione". Al pari della Radeon HD 7770 utilizza il core "Cape Verde" realizzato con tecnologia a 28nm. In questo caso si tratta della versione "PRO" con due delle dieci Compute Unit disabilitate (512 Stream Processor invece di 800). La frequenza di clock della GPU è stata abbassata a 800MHz, mentre quella della memoria video è rimasta invariata (4500MHz) così come l'ampiezza del bus d'indirizzo dati (128-bit).
La versione personalizzata da Sapphire appartiene alla nota serie Ultimate, serie che il marchio di Hong Kong utilizza per identificare le proprie soluzioni provviste di sistema di raffreddamento completamente passivo. La scheda ripropone tutte le caratteristiche e le specifiche tecniche del modello reference di AMD, con il vantaggio della totale silenziosità che la rende maggiormente indirizzata ai sistemi HTPC da Gaming.
Per rendere fanless la HD 7750 Sapphire ha dovuto utilizzare un generoso dissipatore di calore basato su tecnologia heatpipe, con un particolare design che avvolge tutta la scheda. Questo perchè, nonostante le dimensioni ed i consumi contenuti della GPU Cape Verde, occorre un'ampia ed efficiente superficie di dissipazione per superare i test di QA che prevedono prolungati carichi di lavoro sul chip difficilmente riproponibili negli scenari quotidiani. Per tutelarsi Sapphire consiglia in ogni caso di utilizzare questa scheda in chassis dotati almeno di una ventola da 90mm o 120mm che garantiscono un ricircolo d´aria minimo ed impediscono che il calore generato ristagni sui componenti hardware adiacenti.