L'attuale situazione del mercato dei PC x86 sta decretando un sensibile calo delle vendite in favore delle piattaforme ARM, smartphone e tablet, nella fattispecie. All'interno di questo trend esistono però delle soluzioni verticali che rimangono appetibili proprio per via della loro maggiore specificità.
Con gli XPC, Shuttle continua a coprire in maniera eccellente il segmento dei mini PC: soluzioni per ogni genere di necessità, per ogni portafogli, complete o meno di tutti i componenti. Il produttore cerca di essere sempre al passo con le novità e l'avanzamento della miniaturizzazione dei componenti non può che giovare per simili piattaforme tanto che oggi non è più un'utopia quella di poter coniugare un mini PC con un sistema gaming.
Lo avevamo già visto all'opera in una nostra precedente videoguida nella quale quale abbiamo preso in considerazione l'assemblaggio di un computer da gioco di piccole dimensioni: ora lo analizziamo nel dettaglio delle prestazioni, dei consumi, della potenza di dissipazione e sotto il profilo delle possibilità di customizzazione. Stiamo parlando dello Shuttle SZ77R5, il modello attulmente più innovativo della famiglia XPC basato su chipset Intel Z77 per piattaforme Socket LGA 1155 Sandy Bridge ed Ivy Bridge.
Caratteristiche tecniche
Seguono le caratteristiche tecniche dello Shuttle XPC SZ77R5:
- Chassis: costruzione in alluminio con finiture spazzolate di colore nero
- Baie per lo storage: 1 da 5,25", 2 da 3,5" (una interna ed una esterna)
- Porte di I/O frontali nascoste dietro un pannello apribile
- Slot per Kensington Security Lock
- Dimensioni: 33,2 x 21,6 x 19,8 cm (14,2 litri)
- Peso: 3,5 kg
- Scheda madre: Shuttle FZ77 con design proprietario, chipset Intel Z77 Express (Panther Point) e condensatori allo stato solido
- BIOS con supporto Unified Extensible Firmware Interface (UEFI)
- Alimentatore mini da 500 Watt, Active PFC, certificato 80PLUS Bronze (efficienza pari a 82/85/82% con carichi di 20/50/100%) e dotato di due connettori PCIe da 6 e 6+2 pin
- Processori supportati: Intel Core i3 / i5 / i7 / Pentium / Celeron Socket 1155 (LGA 1155) con TDP fino a 95W "Sandy Bridge" e "Ivy Bridge"
- Sistema di raffreddamento: Shuttle I.C.E. (Integrated Cooling Engine) con heatpipe e ventola da 92mm. Tecnologia SilentX per l'ottimizzazione dell'efficienza
- Memoria supportata: 4 slot da 240 pin per DDR3-1333/1600 (PC3-10600/12800) Dual Channel, max. 8 GB per DIMM per un totale di 32 GB
- Uscite video a supporto della grafica integrata: HDMI e DVI (D-Sub tramite adattatore) compatibili con HDCP
- Slot di espansione: 1x PCI-Express x16 v3.0 (per scheda grafica, anche dual-slot), 1x PCI-Express x4 v2.0, 1x Mini PCI Express "half size" per schede PCIe 2.0 ed USB 2.0, 1x Mini PCI Express "full size" per schede PCIe 2.0, SATA 3G ed USB 2.0
- Audio: 7.1 channel High Definition Audio con controllerr Realtek ALC888S, compatibile con specifiche Azalia, uscite analogiche 7.1, line-in, microfono, AUX in (onboard), uscita digitale ottica S/PDIF, uscita digitale su HDMI
- Gigabit LAN: Realtek RTL 8111E Ethernet con supporto Wake-on-LAN (WOL)
- Connettori SATA: 2x Serial ATA 3.0, 2x Serial ATA 2.0, 1x External Serial ATA 2.0. Supporto per Intel Rapid Storage Technology (Raid 0/1/5/10, JBOD)
- Connettori e tasti sul pannello frontale: mic-in, line/headphone-out, 2x USB 3.0, 2x USB 2.0 (di cui una di tipo quick charge da 2A), tasto power, indicatore LED di accensione, indicatore attività hard disk
- Connettori sul pannello posteriore: HDMI (con audio), DVI-I (supporta uscita analogica con adattatore VGA), 4x USB 2.0, 2x USB 3.0 ,GigaBit LAN (RJ45), 8-ch Audio line-out, Audio Line-in, External Serial ATA 3Gb/s, uscita audio digitale ottica S/PDIF, tasto Clear CMOS, porta seriale RS-232 (opzionale).
- Temperature operative: 0~35°C
- Umidità relativa: 10~90%
- Certificazioni: EMI: FCC, CE, BSMI, C-Tick, ETL, CB, BSMI, TÜV, Windows 7 Premium Logo, RoHS, ErP Lot 6, Energy Star 5.0
Come da tradizione, il produttore taiwanese con sede in Germania tenta di fornire una soluzione di qualità elevata sia per quel che concerne la componentistica elettronica che per quanto riguarda lo chassis e le finiture estetiche. Il case, che non spezza quella continuità che il produttore è riuscito a creare nel corso degli anni, si presenta di colore nero con finiture in alluminio spazzolato e inserti in plastica di colore nero lucido.
La parte frontale è costituita da 4 sezioni, tre delle quali nascondono degli sportelli. Nel complesso l'aspetto è elegante e molto curato grazie anche a piccoli dettagli che rendono la composizione meno monotona del solo nero.
Partendo dall'alto, troviamo uno sportello per l'eventuale unità ottica da 5,25 pollici la cui apertura può essere comandata dal tasto di eject posizionato sullo spigolo destro.
La sezione immediatamente successiva cela un altro sportello che si apre a pressione e dietro il quale troviamo una baia per floppy (o altra unità) da 3,5 pollici. Questa, se usata, va ad occupare uno spazio nel cestello interno per i dischi.
La sottile striscia lucida al centro nasconde non solo un paio di LED che indicano l'attività del disco rigido e lo stato del sistema ma anche il tasto di accensione.
Lo sportello più in basso, infine, lascia ben nascoste quattro porte USB (due di tipo USB 2.0 e due USB 3.0) e due jack audio per input da microfono e uscita linea o cuffie.
Le pareti laterali del case sono state forate per garantire una adeguata ventilazione: la ventola che soffia aria verso l'esterno fa sì, dunque, che l'aria più fresca posizionata in basso entri, sfiori i componenti più caldi, posizionati appunto sulla base dello chassis, e poi fuoriesca, come vedremo, dall'alto.
La base del case prevede, invece, quattro piedini in gomma antiscivolo che aiutano a tenerlo saldo sul piano di appoggio.
La parete posteriore prevede due sezioni aperte per la fuoriuscita dell'aria: quella più grande al centro è fruita dalla ventola di sistema principale mentre quella in alto a sinistra è appannaggio dell'alimentatore interno. In basso sono presenti tutte le porte di I/O che includono, partendo da sinistra, un connettore DVI-I ed uno HDMI per le connessioni video comandate dalla iGPU presente nella CPU Sandy Bridge o Ivy Bridge che installerete nel sistema, sei porte USB (due USB 3.0 e quattro USB 2.0), una porta eSATA a 3Gbps, una porta Gigabit LAN RJ45, un tasto per il reset CMOS e cinque connettori jack per audio analogico.
Leggermente più in alto verso sinistra troviamo un connettore per uscita audio digitale ottica SPDIF mentre a destra sono presenti due slot per schede di espansione (è possibile installare una scheda video PCI Express single-slot ed una seconda scheda di espansione PCI Express oppure solo una scheda video PCI Express dual-slot).
L'interno
Per accedere all'interno dello chassis è necessario svitare le tre viti a testa grossa presenti sul retro e sfilare il coperchio in alluminio a tre lati.
Sulla base dello chassis è stata poggiata la scheda madre in formato proprietario, realizzata dalla stessa Shuttle per soddisfare in maniera precisa ogni tipo di necessità. Storicamente sotto questo marchio sono state prodotte e vendute diversi modelli di scheda madre, sia per piattaforme Intel che AMD, fino a che il management aziendale non ha deciso di prendere una strada diversa e molto di nicchia. Il know-how accumulato è stato dunque sfruttato per creare soluzioni ad-hoc come la motherboard FZ77 basata su chipset Intel Z77 con socket LGA 1155.
La scheda madre fa capo ad un design che si sviluppa per lungo ponendo sequenzialmente i connettori per le memorie, il socket, il chipset ed i connettori di uscita. Questo modello allungato si rende necessario sia per poter stare all'interno degli chassis disegnati da Shuttle, sia per ottenere un efficiente metodo di raffreddamento.
Il socket è esattamente quello che siamo abituati a vedere su altre schede madri per processori Intel Core di seconda e terza generazione, posizionato fra il modulo di alimentazione, gli slot per le memorie ed i connettori di espansione. Lo spazio a disposizione per l'installazione del dissipatore è giusto quello del dissipatore standard Intel, non un capello in più! In questo senso Shuttle ha previsto il suo sistema di dissipazione custom rendendolo perfettamente adeguato alla situazione.
La sezione di alimentazione utilizza uno schema a 4 fasi e prevede un dissipatore passivo in alluminio a garanzia del raffreddamento dei principali componenti attivi.
Fra il socket e la sezione frontale del case sono stati disposti 4 slot per memorie DDR3. Certo non possiamo dire che essi rendano comoda l'installazione delle memorie, ma d'altro canto gli spazi sono davvero ristretti ed il compromesso ci sembra accettabile. Per poter accedere agli slot è chiaramente necessario rimuovere il cestello dei dischi.
Ancor peggio va per i due connettori SATA 2.0 a 3Gbps di colore arancio, posizionati ancor più a ridosso della parete frontale.
Gli altri due di colore blu, stavolta di tipo SATA 3.0 (6Gbps) sono adiacenti al connettore PCI Express x16. Se non installerete alcuna scheda grafica non avrete grossi problemi nel gestire questi due collegamenti: viceversa sarà necessario staccare la VGA prima di poter collegare un nuovo disco o scollegarne uno esistente.
La scheda madre mette a disposizione due connettori per schede di espansione. E' possibile installare una scheda grafica PCI Express x16 con occupazione single-slot o dual-slot (noi abbiamo provato ad integrare una VGA NVIDIA GeForce GTX 570 anche se non senza difficoltà) e, nel primo caso, anche una scheda ulteriore di tipo PCI Express 1x, 2x o 4x.
L'alimentatore integrato ha una potenza di ben 500W con certificazione 80 Plus. Si tratta di valori davvero interessanti per le dimensioni fisiche dello stesso. Nei dati di targa è riportato quanto segue:
- Linea +12V1: corrente massima 16A
- Linea +12V2: corrente massima 16A
- Linea +12V3: corrente massima 17A
- Linea +5Vsb: corrente massima 2,5A
- Linea -12V: corrente massima 0,3A
- Linea +3,3Vsb: corrente massima 18A
- Linea +5V: corrente massima 16A
L'alimentatore dispone di una sua ventola di raffreddamento che soffia aria al di fuori del case ed è esposta sulla parete posteriore.
La maggior parte dei cavi di alimentazione è già connessa alla scheda madre. Quelli che restano permettono di alimentare hard disk, periferiche ottiche, schede grafiche ed altri eventuali accessori.
L'attenzione riposta da Shuttle nella realizzazione di questo prodotto la si nota da molti particolari come, ad esempio, la protezione in gomma che protegge l'utente da potenziali tagli da contatto con alcune parti spigolose del case.
Il sistema di raffreddamento
Per poter mettere in piedi un computer che funzioni in maniera stabile e duratura, riducendo le dimensioni senza però chiedere compromessi sulle prestazioni, è necessario creare un sistema di raffreddamento adeguato. Shuttle lavora ai suoi mini PC della serie XPC ormai da anni e questo le ha permesso di affinare nettamente le sue tecniche, specie riguardo la dissipazione.
La tecnologia progettata da Shuttle si concretizza in una sottile base di rame collegata ad alcune heatpipe che poi raggiungono un radiatore distante posizionato sul retro del case e sul quale è presente un convogliatore con ventola.
La base va fissata sulla CPU mediante i tradizionali push-pin; il contatto avviene sulla base in rame che va a stringere le tre heatpipe sul coperchio superiore il quale funge anche da supporto per tutta la struttura.
L'altra estremità delle heatpipe finisce all'interno delle alette di raffreddamento in alluminio di un piccolo radiatore.
Tale radiatore finisce all'interno di un convogliatore fissato sul retro del case e dotato di una ventola AVC che soffia aria dall'interno verso l'esterno del case, passando attraverso il radiatore. La ventola è di tipo PWM controllata in maniera intelligente dalla scheda madre.
Nel caso in cui si desideri sostituire il sistema di dissipazione integrato con uno proprio, gli spazi a disposizione non sono certo importanti. Inoltre occorre considerare che si potrebbe perdere il vantaggio di avere un sistema che comunica direttamente con l'esterno.
Ciononostante abbiamo preso le misure: la luce in altezza disponibile si ferma ad appena 60mm se lasciamo installato il cestello dei dischi. Eliminando quest'ultimo si potrebbero raggiungere i 170mm di altezza ma ci si dovrà rinunciare all'unità ottica e ci si dovrebbe arrangiare nel cercare un modo per fissare il disco rigido. Limitazioni esistono anche circa la larghezza del dissipatore custom che si pretende di usare: di certo sarebbe consigliabile non spingersi oltre quelle del dissipatore standard Intel seppure nel senso della lunghezza del PCB ci sono i presupposti per poter integrare un qualche modello a torre.
Sistema di prova
Configurazione e metodologia di prova
Le prove sulle schede madri sono eseguite con scrupolo e attenzione, in quanto questo componente rappresenta la base per qualunque sistema PC.
- Installiamo i componenti necessari sulla scheda madre, verifichiamo il corretto funzionamento hardware ed impostiamo il bios con i valori di default (a meno che non sia diversamente specificato)
- Installiamo il sistema operativo di fresco, tutti i necessari drivers forniti dal produttore, le eventuali utility da analizzare ed infine software e file di test.
- Ripetiamo ogni test per tre volte e se il valore di qualcuno di essi mostra una varianza troppo elevata, lo stesso viene di nuovo ripetuto (dopo avere rilevato la specifica causa che ha inficiato il risultato)
- Alla fine di ogni sessione di prova riavviamo il sistema
- Controlliamo i risultati dei test vengono rispetto a numeri di riferimento per indagare su eventuali valori anomali.
Di seguito la configurazione di prova:
Configurazioni di prova | |
Schede madri | - Shuttle FZ77 - MSI Z77A-GD65 - ASUS P8P67 |
Processore | Intel Core i7 2600K |
Memoria | 4GB DDR3 2133 Kingston |
Hard Disk | WD Caviar Blue 320GB SATA 3 |
Scheda video | NVIDIA GeForce GTX 570 |
Scheda audio | Integrata |
Media | DVD Rom Pioneer 16x |
Alimentatore | Intregrato |
Sistema operativo | Windows 7 Ultimate 64-bit |
Di seguito trovate una descrizione dei test che eseguiamo e di come li eseguiamo.
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Fritz Chess Benchmark: questo è un tool che misura la potenza del processore di sistema utilizzando il motore per la creazione di giochi di scacchi "Fritz 9 engine". Il risultato del test è espresso in nodi per secondo medi. Il software è fortemente ottimizzato per girare in ambienti multicore ed è capace di attivare fino ad 8 thread contemporaneamente.
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Cinebench (versione 10 e versione 11): suite di test multi-piattaforma basato sul software di animazione CINEMA 4D ampiamente utilizzato da studi e case di produzione per la creazione di contenuti 3D. Grazie ad esso possiamo valutare le performance del sottosistema CPU seppure l'influenza di chipset, memorie e scheda grafica installate nel sistema non può essere trascurata. Il software esegue un test di rendering capace di sollecitare uno o tutti i core del processore disponibili.
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Auto Gordian Knot (versione 2.55): software utile per effettuare backup di DVD o comunque operazioni di transcodifica video nei formati DivX ed XviD. Per le nostre prove utilizziamo il codec XviD che il tool installa di default ed eseguiamo il ripping di un completo DVD (Codice Swordfish) che per l'occasione abbiamo memorizzato su un disco fisso e lo "comprimiamo" in modo da farlo entrare su due CD.
Test prestazionali
Abbiamo eseguito pochi test prestazionali in quanto la configurazione del sistema è quasi a totale discrezione dell'utente che può scegliere CPU, memorie e disco fisso da utilizzare. I nostri test sulle performance devono dunque servire solo a capire se il sistema, in particolare la scheda madre, si comporta mediamente come ci aspetterebbe.
Il benchmark di calcolo puro, dipende quasi completamente dalle prestazioni della CPU, mostra numeri leggermente sofferenti rispetto a quelli che si ottengono da altre piattaforme basate sul medesimo chipset (MSI Z77A) oppure su chipset più vetusti (ASUS P8P67).
Inferiore è meglio
Nelle operazioni di transcodifica video il sistema Shuttle riesce invece a farsi valere ottenendo un tempo simile a quello che avevamo registrato con la piattaforma Z77 basata su scheda madre MSI e ben inferiore a quello ottenuto con la scheda madre ASUS P8P67.
La potenza espressa nelle applicazioni di rendering effettuate sfruttando la sola potenza della CPU mettono ancora in buona luce il prodotto firmato Shuttle o quantomeno lo indicano come capace di prestazioni simili a quelle di soluzioni rivali.
Se invece consideriamo la potenza derivante dalla scheda grafica (OpenGL) allora notiamo un certo affanno da parte della scheda madre integrata nell'SZ77R5.
Temperature e rumorosità
Gli aspetti di maggior interesse, in questo caso, sono certamente quelli legati alla rumorosità ed alla capacità di dissipazione. Per testare il sistema circa questi aspetti abbiamo messo al suo interno una scheda grafica GeForce GTX 570 assieme alla CPU Core i7-2600k con TDP di 95W e abbiamo giocato per una mezza giornata circa: nonostante le temperature interne non siano proprio "paradisiache" non abbiamo registrato alcun crash o sintomo di poca stabilità.
I grafici che seguono riportano le temperature registrate sulla CPU e sulla VGA.
Le temperature della CPU salgono fino a raggiungere i 98°C, valore decisamente elevato ma ancora compatibile con quelle consentite per queste soluzioni.
Anche le temperature della VGA raggiungono valori molto elevati, pari a circa 85°C. La ventola ha il suo bel da fare tanto da salire fino a 2500 RPM generando un flusso d'aria elevato ma altrettanta rumorosità.
In merito a quest'ultima abbiamo eseguito alcune misurazioni puntando il microfono del nostro dispositivo di misura (posto ad un metro di distanza) verso la parete frontale, quella laterale oppure quella posteriore e impostando la ventola del sistema di dissipazione al minimo oppure al massimo dei giri (questa operazione può essere effettuata direttamente dal bios del sistema).
Rumorosità | ||
Minimo | Massimo | |
Frontale | 32,6 | 51,9 |
Laterale | 34,2 | 53,4 |
Posteriore | 34,3 | 55,3 |
Come potete leggere dalla tabella i valori registrati sono accettabili quando la ventola resta al minimo dei giri o al massimo raggiunge valori leggermente superiori. Quando si porta invece vicino al massimo dei giri, come accaduto durante le nostre sessioni di gioco (dopo circa 20 minuti di gioco la velocità della ventola è cominciata ad aumentare), la sua rumorosità cresce davvero tanto!
Conclusioni
Shuttle riesce ormai da tempo a stupirci con sistemi semi-assemblati che riescono a regalarci alcuni attimi di stupore: inizialmente progettati solo per utilizzi blandi, come quelli di base o al massimo come sistemi media center, i mini PC della linea XPC sono divenuti nel tempo sempre più importanti tanto da indurre il produttore a tentare la strada del "PC gaming".
La pretesa non è ovviamente quella di ergersi a dispositivo in grado di soddisfare tutte le più recondite voglie dell'incallito gamer, ma certo permettere di assecondare le necessità di chi vuole realizzare un PC tuttofare che permetta anche di giocare in maniera ottimale ai videogiochi di ultima generazione, quello è un obiettivo possibile e realizzabile.
Le prestazioni del dispositivo, considerata la piattaforma di base, sono in linea con quelle ottenute da altri sistemi basati sul medesimo chipset. Ottime sono le doti di espansibilità specie se teniamo in considerazione le ridotte dimensioni del sistema. Lo Shuttle XPC SZ77R5 dispone di due slot di espansione, uno PCIe 3.0 x16, uno PCIe 2.0 x4, uno mini PCIe half-size ed uno mini PCIe full-size, dispone di quattro slot per memorie DDR3 tutti effettivamente utilizzabili, supporta CPU Intel socket LGA 1155, una periferica da 5,25" e due da 3,5" configurabili anche in RAID.
Le porte di I/O includono uscite video HDMI e DVI, audio analogico e digitale, porta Gigabit LAN, USB 2.0 e 3.0 ed External Serial ATA. USB e audio sono disponibili anche su un comodo pannello frontale, assieme al tasto di accensione.
Tutto questo all'interno di un chassis in alluminio con finiture spazzolate di colore nero dalle dimensioni di 33,2 x 21,6 x 19,8 cm il quale integra anche un alimentatore da 500W molto efficiente che nelle nostre prove si è comportato in maniera davvero egregia supportando una CPU Core i7 con TDP di 95W, scheda grafica NVIDIA GeForce GTX 570, HDD e masterizzatore.
Nulla sarebbe stato possibile, però, senza il sistema di raffreddamento I.C.E. dotato di heatpipe e ventola da 92mm che permette di espellere in maniera adeguata l'aria calda presente all'interno del sistema oltre che cercare di tenere a bada le temperature della CPU che comunque hanno raggiunto valori molto elevati ma non tali da mandare in crash il sistema.
La qualità del prodotto, le prestazioni e le sue feature hanno comunque un prezzo, non proprio trascurabile, che si aggira sui 400 euro circa.
Altri dettagli sono disponibili sul sito del produttore a questo indirizzo.