Conclusioni
Da tempo siamo convinti che il passaggio da un disco rigido tradizionale ad un disco allo stato solido comporti un passo importante sia in termini di spesa, a dire il vero di molto ridotta rispetto a qualche anno fa, ma soprattutto in termini di prestazioni. La maggior parte degli SSD SATA3 oggi in commercio riesce a regalare queste "sensazioni". Chi è alla ricerca delle prestazioni all'ultimo grido non sarà certamente d'accordo con quanto stiamo affermando ma è chiaro che, ad occhio nudo, non è facile accorgersi di differenze sulla banda dati quantificabili in pochi MB/s oppure di pochi ms sui tempi di accesso.
Ciò significa che, nel momento in cui scegliete un SSD, è cosa buona e giusta guardare al costo finale. La serie di dischi OCZ Vertex 450 va in questa direzione: offrire un prodotto capace di tener testa ai modelli top di gamma ma senza per questo pesare allo stesso modo sul portafoglio. Il modello da 256 GB da noi testato, ha un prezzo al pubblico rilevato sul mercato italiano (nel momento in cui scriviamo) di 190 Euro circa contro i 260 Euro circa del Vector sempre da 256GB. Sono ben 70 Euro di differenza, 70 Euro che possono essere risparmiati.
Il costo per gigabyte di dati deve tenere in considerazione la capacità reale del prodotto dopo formattato, pari a 238,47GB. Tale valore non è dissimile da quello visto con altri SSD dalla stessa taglia.
Le prestazioni generali del prodotto sono ottime tanto che, grazie alla presenza di un controller come il Barefoot 3 M10, non temono decadimenti dovuti alla poca comprimibilità dei dati che si stanno trattando, come invece accade con i prodotti concorrenti basati su controller Sandforce. In aggiunta la consistenza nel tempo delle prestazioni rimane ottima: dopo svariate operazioni di scrittura e cancellazione i numeri non variano di molto rispetto a quelli fatti registrare la prima volta, con SSD vergine.