Questa recensione va a completare quella dei modelli da 3TB e 4TB, pubblicata un anno fa. Da allora il mercato degli HDD non è cambiato molto, se non per un evento che forse in pochi conoscono: oggi sappiamo che gli HDD si dividono in due categorie, gli SMR e i CMR. Si tratta di una differenziazione che per l'utente consumer può non significare molto, un po' come quando per gli SSD si parla di memorie MLC, SLC o QLC, ma per l'utenza Enterprise la differenza c'è, eccome se c'è. E proprio per questo motivo da circa un anno i produttori di HDD devono specificare che tecnologia utilizzano nei propri prodotti.
Prendiamo quale esempio questa tabella di Seagate. Come potete osservare, i modelli dotati di tecnologia SMR sono quelli dedicati al mercato Consumer, mentre i modelli dedicati ai settori Prosumer o Enterprise sono dotati della tecnologia CMR. A questo punto dovrebbero sorgere un paio di domande: perché? E in cosa consistono queste due tecnologie?
Senza entrare troppo nel dettaglio di queste due tecnologie, quello che ci interessa sapere è che la tecnologia SMR permette una maggior densità di memorizzazione, a scapito però dell'affidabilità. Grazie alla tecnologia SMR i produttori possono commercializzare HDD con meno piatti magnetici, oppure HDD molto più capienti ma con un ottimo rapporto prezzo/capacità. Anche per questo motivo gli HDD consumer hanno un rapporto GB/Euro quasi doppio rispetto agli HDD dotati di tecnologia CMR. In ultimo, poiché gli HDD SMR sono più propensi ad errori di scrittura, questi sono poco adatti a comporre configurazioni RAID. Come abbiamo già visto, proprio per tale ragione non esistono ancora HDD SMR commercializzati sotto i brand professionali.
Grazie a questa esplicativa slide di Western Digital, pubblicata nel 2016, possiamo capire come funziona la tecnologia SMR. Se negli HDD CMR le testine scrivono i dati su tracce indipendenti e parallele, negli HDD SMR queste tracce si vanno in parte a sovrapporre, così da permettere una densità maggiore. Naturalmente questa modalità di scrittura può portare ad errore di lettura o di scrittura, ed appunto per questo in determinati frangenti gli HDD SMR possono risultare molto più lenti degli HDD CMR (ad esempio nella scrittura randomica di file di piccole dimensioni).
Il Toshiba P300 da 6TB, come avrete facilmente immaginato, è proprio un HDD dotato di tecnologia SMR, al pari di tutti i modelli inferiori (a parte quelli da 512GB e 3TB). La velocità di rotazione, inoltre, è pari ad appena 5400 RPM, quindi è un HDD pensato principalmente per memorizzare grosse quantità di dati. Dimenticatevi un suo utilizzo con Steam!
Ora tutti i produttori di HDD devono specificare se i vari modelli sono CMR o SMR, al fine di non subire delle denunce.