Il Toshiba RC500 giunge in una confezione minimale, di piccole dimensioni, ma curata e dalla grafica accattivante, caratterizzata dai colori nero e rosso. All'interno l'SSD è protetto in un voluminoso - se confrontato con il volume dell'SSD m.2 - cofanetto di plastica.
L'SSD è lungo 80mm (Tipologia 2280) e, a parte l'etichetta, è privo di qualsiasi particolarità: nessun LED e PCB di un classico verde marino. Le NAND Flash TLC installate sono prodotte da Toshiba e sono le modernissime BiCS da 96 Layer. Queste utilizzano una litografia da 15nm, quindi sono effettivamente la punta di diamante della casa giapponese. Quattro NAND da 128GB permettono una capacità totale di 512GB. Di questi, 12GB vengono lasciati di riserva, in modo che si possano sostituire eventuali Celle "morte", così da sopperire a problemi di affidabilità (in gergo questa tecnica viene chiamata “over-provisioning”).
Il CTRL NAND TC58NG è prodotto da Toshiba, ma si tratta di una versione su licenza del CTRL di fascia media, quad core, Phison S10. Questo permette la gestione simultanea di otto chip NAND Flash, offrendo così la massima bandwidth disponibile in questo genere di prodotti. Sfortunatamente noi potremo sfruttare solo quattro di questi canali.
Ad accompagnare il CTRL NAND, in qualità di Buffer, c'è un chip di memoria DDR4 (H5AN4G6NBJR-UHC) operante alla frequenza di 2400 MHz. Un buon passo avanti rispetto ai chip DDR3 (da 1333 o 1600 MHz) che fino ad oggi hanno equipaggiato gli SSD M.2.