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E' iniziata l'era dei tablet piccolini. Cupertino non può sottrarsi alla partita: dato che "piccolo è bello", gli è stato imposto di percorrere la via degli under 10 pollici, scontrandosi faccia a faccia con temibili rivali tra cui Google Nexus 7 e la linea Transformer di Asus. La carta da giocare si chiama iPad Mini, che propone un prezzo di vendita interessante per la versione base ed una cura costruttiva elevata, assolutamente difficile da eguagliare.

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Se un mercato è maturo, arrivare secondi può comportare vantaggi. Ci si può guardare intorno per studiare la concorrenza ed agire di conseguenza. Non era questa la situazione in cui si è trovata Apple con le varie iterazioni di iPad da 9,8 pollici: Cupertino ha aperto la strada e, mentre i vari competitors arrancavano in modo difficoltoso, costruiva il vantaggio competitivo. Ad oggi, quando si parla di tablet, la prima cosa che viene in mente è iPad. Tutti sanno cos'è. Concorrenti decisamente validi sono conosciuti in modo soltanto marginale, a dispetto delle specifiche tecniche da urlo e dal supporto software. Oggi Apple arriva seconda e prepara una nuova carta da giocare, chiamata iPad Mini.

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A Cupertino le cose si fanno bene. Tim Cook e Soci sono stati chiari: iPad Mini deve essere un vero e proprio iPad. Non si discute sulla qualità e sulla componentistica! Il cliente deve desiderare di possedere un iPad Mini allo stesso modo di un iPad standard. Il rinfresco del design di prodotto ha aiutato molto in tal senso: simile ad iPhone 5, iPad Mini è il più bell'iPad attualmente in commercio.

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La dotazione di serie è standard per questa classe di prodotti: caricabatterie da rete, cavo USB per la connessione del dispositivo al computer, manuali di istruzioni e chiavetta per aprire il portello ove alloggiare la SIM (per i modelli dotati di connessione LTE). Da completare con pellicola protettiva e custodia integrale, per preservarlo da antiestetici graffi.

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