In concomitanza con il rilascio della versione 8.1 di Android Oreo, il primo grande step dal rilascio della versione 8.0 di fine Agosto, Google svela che all'interno della stessa vi è una versione "alleggerita", dedicata ai dispositivi più economici commercializzati nei mercati emergenti.
Nella fattispecie, questo nuovo Android Go sarà attivabile a discrezione degli OEM in tutti quei dispositivi dotati di quantitativi di RAM inferiori ad 1GB, e ROM pari ad 8GB.
Si tratta dunque di una vera e propria versione "lite" di Android 8.1, la quale vanta una migliore ottimizzazione per alcune determinate applicazioni, verosimilmente le più comuni in uso tra gli utenti. Sarà inoltre in grado di garantire un avvio più veloce del 15% rispetto alla versione standard.
Vengono ridimensionate anche le Google Apps, sia per numero sia per dimensioni effettive, fino a garantire uno spazio occupato inferiore del 50% rispetto a quelle standard, senza rinunciare ad un nuovo e più leggero File Manager denominato Files Go.
Non manca infine una versione dedicata del Play Store, la quale sarà capace di evidenziare le applicazioni ottimizzate appositamente per questa "nuova distribuzione".
L'arrivo di nuovi terminali dotati di Android Go è previsto per i primi mesi del 2018, e crediamo che molto difficilmente ne vedremo qualcuno nel nostro paese (Se non importato dall'estero, Nda).
In poche parole, senza girarci troppo attorno, nell'ultimo "periodo" Google ha dato vita a due ulteriori versioni di Android, oltre a quella base:
- ANDROID ONE - dedicata a chi desidera uno smartphone "puro", con tanto di aggiornamenti garantiti dalla stessa Google, senza dover acquistare un dispositivo della serie Pixel, per lo più adottata da smartphone di fascia ormai mainstream;
- ANDROID GO - versione "limitata e maggiormente ottimizzata" per i dispositivi meno prestanti e più economici disponibili.
A questo mi sorge un dubbio:
"Va bene una versione più leggera per i dispositivi dotati di SoC poco prestanti, dato il continuo appesantimento delle applicazioni (perlopiù social, presenti anch'esse in versioni lite) ma che senso ha continuare a lesinare con lo spazio di archiviazione e quantitativo di memoria RAM, dato l'esiguo costo dei più scadenti chip rispettivamente da 16GB e 2GB disponibili in commercio?"
Inutile dire che il motivo di tutto ciò è il mercato stesso. Date le circostanze, si cerca di guadagnare ancora qualcosa dai chip da 1GB/8GB prodotti in abbondanza ed allo stesso tempo dalle accoppiate da 2GB/16GB che, data la necessità di smaltire le precedentemente citate scorte, "acquisiscono un valore maggiore", e di conseguenza un ulteriore guadagno.