Lanciato nel settembre 2015, poco dopo la beta della soluzione GRID di fine '2014, il servizio GeForce Now ha ormai oltre due anni di vita e si prepara ad evolversi ulteriormente, stando a quanto comunicato da Nvidia al CES 2018 di Las Vegas.
Nato come streaming dei videogame via cloud, o meglio di una lista specifica di alcuni titoli (Al pari di alcuni servizi nati in quegli anni, vedi OnLive ad esempio) da utilizzare tramite i dispositivi SHIELD al costo di 9.90€ al mese, nella sua ultima revisione non fa altro che mettere a disposizione dell'utente la potenza delle GPU GeForce, proprio come se si stesse utilizzando un computer ad alte prestazioni, ma a distanza, visualizzandone solo il flusso audio/video su di un altro terminale dal quale interagire.
Questa soluzione potrebbe essere la più adatta per chi dispone solamente di un notebook di fascia bassa o relativamente economico. Utenti che non hanno la possibilità di giocare a nessun titolo AAA sfruttando la iGPU integrata.
Una volta abbonati al servizio (Quando sarà disponibile, dato che attualmente si trova in fase BETA gratuita per chi riuscirà a scalare le liste d'attesa) non si dovrà fare altro che connettersi al proprio account Steam per sfruttarlo.
Fatto ciò potremo giocare utilizzando la nostra attuale mediocre configurazione - settando però tutti i dettagli grafici al massimo - senza preoccuparci delle prestazioni (Quindi aggiornamenti hardware o software), dello spazio occupato su disco, delle eventuali patch dei videogame, e via discorrendo. Potremo lanciare istantaneamente - o quasi - il pnostro titolo preferito e godercelo.
Per rendere possibile tutto ciò, Nvidia ha messo a disposizione 10 server, dislocati buona parte negli USA e 3 nel centro Europa, dai quali si dovrebbe poter giocare con una latenza di soli 30ms (Connessione dell'utente permettendo).
Ma come funziona nel dettaglio? Si può davvero giocare come se si stesse utilizzando una configurazione in locale? Andiamo a scoprirlo di persona, in quanto la nostra curiosità è elevata tanto quanto la vostra!
Una volta installato il client, dopo aver riscosso il codice dedicato alla beta qualora sarete tra i fortunati a potervi accedere, bisognerà effettuare il login al proprio account Nvidia.
Subito dopo verrà effettuato un test della connessione di rete, come potrete vedere qui sotto:
Nel mio caso sono stato connesso al server EU Central di Nvidia, ottenendo dei discreti risultati (connessione Fibra 100/20Mbps di TIM) se non fosse per il ping un tantino elevato, rispetto ai requisiti consigliati.
Una volta fatto ciò ci troveremo nella home, dove vengono mostrati i vari titoli del momento oppure in base a diverse categorie. Cliccando nel menù a tendina presente in alto a destra è possibile effettuare il login al proprio profilo Steam.
Una volta effettuato il login non ci troveremo altro che una sorta di desktop in streaming, dove appare il client di Steam (si consiglia di utilizzare, a questo punto, la modalità Big Picture).
Da questo punto in poi potremo scaricare tutti i titoli che vorremo, anche se bisogna specificare che nel caso in cui si tratti di uno "non ancora supportato" dal sistema verrà scaricato proprio come accade sui nostri computer (quindi non in pochi secondi, sebbene abbiamo osservato picchi di download del server da 150MB/s), e bisognerà ripetere tale operazione ogni qual volta si avvierà il client (a disposizione dell'utente, per ora, vi è a disposizione una capacità di archiviazione pari a circa 150GB.. che non sono troppi, ma sufficienti dato che i titoli compatibili occupano uno spazio nell'ordine del GB).
Tecnicamente, trattandosi di un "semplice streaming di contenuti", non dovrebbe servire una configurazione troppo prestante per sfruttare questo client.
Prima di tutto ci viene richiesta una connessione con velocità minima di 25Mbps in Download, consigliati 50Mbps o superiori, e l'utilizzo di un router dotato di antenne wireless a 5GHz, laddove non si possa sfruttare il cavo ethernet.
Viene citato naturalmente il supporto a mouse e tastiera oltre che a diversi controller, tra cui ovviamente quelli provenienti dalle XBox 360 & One o similari.
Per quanto riguarda la componentistica minima da utilizzare, viene richiesta quanto meno una CPU Intel Core i3 operante a 3.1GHz, o migliore, accompagnata da almeno 4GB di memoria RAM ed una GPU che supporti almeno le librerie DirectX 9.
Sapete bene che a noi di Bitsandchips.it non piacciono le sfide facili, anzi, e tendiamo sempre a distinguerci in questo campo proprio per questa innata necessità di testare hardware e software superando ogni limite. Anche in questo caso abbiamo esagerato, eheh.
Abbiamo infatti deciso di alzare la posta. Abbiamo detto che si tratta di una soluzione realizzata per chi non ha un computer abbastanza potente per giocare, giusto?
Bene, credo che non possa esservi miglior candidato dello SmartBook 14 Ultra di Mediacom:
Pensateci bene: si tratta di un notebook davvero entry level dal costo inferiore ai 200€, dotato di un modesto Intel Atom X5-Z8300 ed accompagnato da soli 2GB di memoria RAM, che si pone al di sotto dei requisiti consigliati.
Nonostante ciò, ricordiamo che tale notebook vanta un discreto pannello 1080P, che potrebbe calzare a pennello con lo streaming dei videogame. A questo punto vi starete chiedendo se l'esperimento è andato a buon fine.. eh si, ce l'ha fatta!
Abbiamo praticamente tirato il collo a questo povero sistema (vedi screenshot del task manager allegato), che ha sì operato quasi costantemente con la CPU al 100% del carico (la RAM occupata era davvero poca), ma è uscito indenne ed a testa alta dai test.
Uno dei punti chiave di questa evoluzione del servizio GeForce Now è senz'altro la potenza offerta al videogiocatore che ne vuole usufruire, abbastanza da dichiarare fermamente nelle feature "PLAY AAA GAMES AT MAX SETTINGS", concetto rafforzato dalla possibilità di effettuare lo streaming di videogame con risoluzione video fino a 2560*1440p, e framerate da 60 a 120 FPS.
Detto ciò, una volta capito come sfruttare l'applicazione, causa la mia innata curiosità mi son chiesto: "perchè non fare qualche benchmark, così da valutare effettivamente il servizio offerto?". Ho quindi installato la suite 3DMark presente nella mia libreria Steam.
Il mio intento era quello di lanciare il benchmark Time Spy ma, sfortunatamente, ho scoperto che il sistema virtualizzato che viene messo a disposizione dell'utente supporta esclusivamente le librerie DirectX 11, e non le DirectX 12 necessarie per eseguire il benchmark prescelto (Ricordiamo che il servizio è attualmente in fase Beta e quindi probabilmente supporterà le ultime librerie tramite successivi aggiornamenti).
A questo punto era scontato lanciare il benchmark Fire Strike Ultra (DirectX 11).
Il risultato ottenuto è un discreto 5725 punti, nello specifico un graphics score di 5763 punti ed un Physics score di 11810 punti, davvero niente male.
Ricordando sempre che stiamo parlando di un "server remoto", per fare un paragone con un sistema desktop potremo dire che si tratta di un risultato "comparabile" a quanto ottenuibile da una GTX 1080 accoppiata ad un Core i7 6700K.
Rimane a questo punto il dubbio sui dettagli della componentistica utilizzata da tale server.
Proseguendo con i test, ho deciso di sfruttare un titolo che a memoria integra un benchmark integrato capace di mostrare, al termine, la componentistica utilizzata. Bingo!
Il benchmark di Assetto Corsa, oltre a confermare le ottime performance - a risoluzione 1080p con tutti i dettagli grafici settati al massimo - messe a disposizione dell'utente, ci dà finalmente qualche informazione sui componenti di tale server.
A muoverlo vi è una ignota CPU ad 8 core accoppiata alla potente GPU Tesla P40 (3840 CUDA core, architettura Pascal) accreditata di ben 24GB di memoria video GDDR5, il tutto amministrato dal sistema operativo Windows Server 2012 (ecco perchè l'assenza delle DirectX 12, esclusiva di Windows 10/Server 2016).
Passiamo ad un altro titolo di grosso calibro, ossia Rise of The Tomb Raider.
Medesima risoluzione 1080p, settaggi grafici impostati al massimo con SMAA, risultato 60FPS medi circa, davvero niente male!
Concludiamo la tornata di benchmark con l'immancabile Batman: Arkham Knight.
Anche qui medesima risoluzione 1080p, settaggi grafici impostati al massimo con effetti grafici Gameworks disattivati, risultato 127FPS medi.
Dunque, la "connessione regge" e le prestaziono sono davvero elevate come promesso da Nvidia, ma com'è l'effettiva esperienza di gioco?
Per prima cosa, dopo aver connesso al malcapitato notebook - via wireless - il controller della XBox One, ho scelto di provare a percorrere un giro a bordo della Giulia QV al Mugello, su Assetto Corsa, un titolo "non ottimizzato" per il GeForce Now, così da valutare il rendimento e l'eventuale imput-lag.
La qualità a video dello streaming è stata piuttosto buona, non proprio ottimale durante la corsa, ma non ho notato alcun problema durante le varie staccate effettuate a 200Km/h e i prepotenti traversi di rabbia.
Passiamo ad un altro titolo, questa volta facente parte del catalogo degli ottimizzati, Rise of The Tomb Raider.
Anche qui qualità a video dello streaming molto buona, seppur a tratti non proprio perfetta, ma il titolo risultava giocabilissimo, quasi come fosse eseguito in locale.
Giunti a questo punto ho deciso di alzare la posta: tentare di affrontare una intensa sessione di gioco - in compagnia del mio amico Claudio - su GTA Online, eseguendo le missioni introdotte nell'ultima espansione "Il Colpo dell'Apocalisse".
Che dire, anche in questo caso sembra di giocare in locale - salvo alcuni momenti in cui la qualità video veniva un tantino ridotta - e sono riuscito a concludere diverse missioni senza alcun problema.
Stando a quanto abbiamo potuto constatare di persona, si tratta di una tecnologia dalle ottime potenzialità.
Certo, al momento presenta alcuni difetti (Come lo streaming che ogni tanto vede cali di qualità, e qualche sporadico freeze) e mancanze (vedi titoli in DirectX 12 e risoluzione 4K) ma ricordiamo che si tratta pur sempre di una BETA.
Può offrire la medesima esperienza di un computer in locale? Si, connessione permettendo, ne sembra davvero capace. Le unicche incognite riguardano i prezzi e le modalità di tale servizio, non ancora annunciati nonostante le numerose richieste effettuate dagli utenti, ai quali bisogna ricordare che vanno aggiunti i costi dei vari titoli da acquistare su Steam e così via.
Una cosa è certa, laddove si evolvesse a dovere, gli utenti che ne usufruiranno non dovranno preoccuparsi di acquistare una configurazione da gioco prestante, ed allo stesso tempo sempre più costosa, preoccupandosi al contempo dello spazio disponibile su disco e dei consumi in bolletta della macchina stessa ... questo è il futuro signori, ma quanto è ancora distante? E, sopratutto, sarete in grado di accettarlo?
Si ringrazia NVIDIA Italia per averci fornito l'accesso alla fase BETA del servizio GeForce NOW.