Sebbene - generalmente e spesso sbagliando - dai titoli indie ci si aspetti un prodotto non proprio all'altezza di produzioni ben più costose, sappiate che per Close to The Sun non è affatto così, anzi.
I ragazzi di Storm in a Teacup hanno dichiarato che per poter godere di questo titolo su PC Windows c'è bisogno di un hardware sì anziano - ci si riferisce alle GPU - ma da non prendere proprio sotto gamba, se si punta ai settaggi grafici minimi a risoluzione 1080p.
Per giocare a dettagli massimi e con un framerate piuttosto alto, sfruttando magari un monitor 21:9 e così via, viene suggerito l'utilizzo di GPU del calibro della GTX 1060 oppure RX 470, dotate di almeno 6GB di memoria VRAM.
Sarà davvero così esoso di risorse questo titolo? Sì, e lo scoprirete nella pagina successiva!
REQUISITI MINIMI
OS - Windows 10 64-bit
CPU - Intel Core i5 oppure AMD FX-8***
RAM - 8GB
GPU - Nvidia GeForce GTX 760 oppure Radeon R7 260X
VRAM - 2GB
HDD - 50GB
REQUISITI RACCOMANDATI
CPU - Intel Core i7 oppure AMD Ryzen 7
GPU - Nvidia GeForce GTX 1060 oppure AMD RX 470
VRAM - 6GB
Al pari di tanti altri titoli odierni, come il recentemente testato Xenon Racer, anche Close to The Sun è stato realizzato sfruttando il versatile Unreal Engine 4 di Epic Games, ricordiamo basato sulle librerie DirectX 11.
Tra le opzioni grafiche che è possibile gestire dal menù delle opzioni troviamo dei settaggi piuttosto generici relativi alle texture, l'antialiasing, gli effetti e le ombre su vari step, oltre alla possibilità di scalare la risoluzione.
Il risultato ottenuto dagli sviluppatori è senz'altro sbalorditivo. Magari non lo è in maniera assoluta, rispetto ad altri colossi del settore videoludico, ma devo ammettere che non mi sarei mai aspettato nulla del genere da un team indipendente così "ristretto"... tanto di cappello ai ragazzi di Storm in a Teacup!
Gli scenari riprodotti all'interno della Helios, la nave che fa da teatro a tutta la storia, risultano incredibilmente dettagliati ed accattivanti, e sono caratterizzati da quella componente steampunk che cade giusto a pennello in questi casi.
Riflessi, ombre, effetti speciali, eleganti ambienti di fine 1800, morte e decomposizione, momenti di calma apparente e subito dopo scariche di adrenalina, non manca proprio nulla!
All'inizio del gioco ci viene lasciato intendere che si tratta di una nave davvero enorme, ma "una volta dentro" è incredibile notare come sia stata rapportata a puntino la dimensione degli spazi, in quanto esplorando la nave si ha proprio la sensazione di visitare grandi spazi.
Il tutto viene arricchito da un discreto comparto audio, sia per effetti che per i vari sottofondi del caso (Davvero apprezzabile anche il singolo "Close to The Sun" realizzato appositamente da Porcelain PillPorcelain Pill), con un doppiaggio in lingua Italiana davvero ben riuscito.