N.B. per quanto la trama possa risultare più o meno "importante" in un titolo come questo, ci teniamo ad avvisarvi che da questo momento potrete incorrere in spoiler relativi al precedente capitolo.
Al termine del precedente capitolo che ha dato nuova linfa vitale in chiave next-gen alla storica serie, avevamo lasciato il beneamato "Doommguy" - ora ribattezzato ufficialmente "DOOM Slayer" - nell'esatto momento in cui, dopo aver fatto fuori la scienzata Olivia Pierce, venne scagliato fuori dall'orbita di Marte dal Dott. Samuel Hayden, ex-capo della UAC tramutatosi in cattivo.
In quello che sembra un vero e proprio buco di trama, che si colmerà grazie alle tante info rilasciate durante il giocato di questo nuovo capitolo - laddove troverete i giusti collezionabili - e via via verso il termine (I colpi di scena non mancano, ed il tutto sembra lasciare spazio a più possibili capitoli della serie), il nostro eroe si ritrova a bordo della cittadella degli Argent D’nur.
Questa insolita "navicella spaziale" si rivelerà durante il corso della trama un luogo ricolmo di segreti da esplorare oltre che da personalizzare tra una missione e l'altra (Pensate un po, ci sarà una postazione computer dove poter giocare i DOOM originali). Tra le altre cose, dato che "un compagno di viaggio" serve sempre a tutti, il nostro eroe è riuscito ad installarci a bordo l’intelligenza artificiale VEGA, che fungerà da sistema guida durante le infernali spedizioni.
L'obiettivo di questa nuova avventura è sgominare l'invasione demoniaca che sta dilaniando la popolazione mondiale, ridotta ai minimi termini dalle orde guidate dai sacerdoti infernali, oltre che dover affrontare la comandante suprema di una razza di esseri angelici Khan Maykr (E qui sono ucelli senza sale, in quanto il nostro eroe si rivela una come una figura non più casuale ma "dal passato tutto da scoprire").
Nonostante gli sforzi degli sviluppatori, che per questo capitolo sono stati raddoppiati date le informazioni inserite tra le cutscene e le info sparse per i livelli, sappiamo bene che la trama fa solo "da contorno" ad un titolo del genere.
DOOM Eternal punta nuovamente ad essere il re degli sparatutto tra arene e corridoi, forse un po troppi (Ma va bene così per allentare la tensione tra un orda e l'altra, che conterrà anche nuovi demoni per non farsi mancar nulla),il quale offre come previsto un "more of the same" evoluto all'ennesima potenza per rendere quanto più spettacolare l'azione.
A discapito del combattimento che si potrebbe definire nudo e crudo nel reboot del 2016, dove era presente la giusta dose di personalizzazione delle armi e del personaggio, in DOOM Eternal troviamo un ampio sistema di potenziamento delle armi presenti (Ognuna dispone di un doppio modulo che ne amplifica le capacità con mosse specifiche, con tanto di sotto-personalizzazioni), dell'armatura e gestione di salute/armatura/munizioni (Da applicare a propria discrezione tramite i cristalli delle sentinelle ed i miglioramenti dell'Armatura Praetor).
Per non farsi mancare nulla inoltre, è possibile equipaggiare fino a tre rune delle nove disponibili (Ovviamente da sbloccare via via durante lo scorrimento della campagna), così da disporre in battaglia dei relativi bonus - a propria discrezione - che più si adattano al proprio stile di combattimento.